mercoledì 30 luglio 2008

non di sole impronte...

Si chiama Edvige il nuovo software della polizia francese con cui saranno schedati anche i minorenni (a partire dai 13 anni) considerati pericolosi per l’ordine pubblico: di loro si potranno registrare e conservare anche informazioni sull’orientamento sessuale e sullo stato di salute.

Gay e sieropositivi, quindi, anche se 13enni rischiano di finire schedati negli archivi del ministero dell’Interno francese, nonostante il parere negativo della Cnil, l’autorità transalpina per la protezione dei dati personali.

leggi il resto qui

a bocca aperta

nella "civilissima" america ci sono leggi che vietano a sieropositivi e malati hiv di viaggiare o immigrare negli stati uniti.

la legge è del 1987, riconfermata nel 1993, tutt'ora vigente e da poco rimessa in discussione.

abrogata in cina, è ancora in vigore in sudan, arabia saudita, libia e russia

qui trovate info
io intanto vado a curarmi con un salasso.

pieno medioevo.

lunedì 28 luglio 2008

italiani, cosa fate? cincischiate? E' UNA COSA SERIA!



IL FATTO stop al reintegro dei lavoratori precari

L'ENNESIMO ATTACCO AI NOSTRI DIRITTI.

L'ENNESIMO TENTATIVO DI MINARE LA DIGNITA' DEI LAVORATORI.

UNA LEGGE CHE SARA' GRAVISSIMA.

UN'IMBOSCATA IN PIENA REGOLA, MENTRE PER MOLTI E' GIA' VACANZA.


E NOI!?!?!?!





VERGOGNA! VERGOGNA LORO E VERGOGNA NOI!

PER QUESTE COSE SI SCENDE IN PIAZZA.

PER QUESTE COSE SI LOTTA.



QUESTE COSE SONO IL NOSTRO FUTURO E LA NOSTRA VITA.

NON SI GIRA LA TESTA! RIGUARDANO TUTTI NOI!




STASERA, INVECE CHE SPARARE CAZZATE, COI VOSTRI AMICI DAVANTI UNA BIRRA.

INVECE CHE SPECULARE SU QUEL REGISTA, SU QUEL LIBRO, SU QUELL'ARTISTA.
SOLO PER FAR VEDERE QUANTO NE SAPETE E QUANTO SIETE DI SINISTRA.

STASERA ORGANIZZIAMOCI!!!

sabato 26 luglio 2008

nella velenosa brianza




un grande personaggio della cultura metropolitana.
la loopa. autarchica e avariata.
solo nelle migliori città.

ps: grazie diana per la tua "opera"!!! che è finita tra le altre

lunedì 21 luglio 2008

18 luglio 1988

ok, il tempismo non è il mio forte.
ma non volevo mancare.



a vent'anni esatti la storia di NICO la potete leggere qui

domenica 20 luglio 2008

quelle cose che in italia nessuno sa più dire - evo morales




Il presidente della Bolivia scrive ai governi europei a proposito della Direttiva rimpatrio. E ricorda quando erano gli europei a migrare, in America del nord e in America latina. «La mia solidarietà va ai 'clandestini'»

Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Europa fu un continente d’emigranti. Decine di milioni di europei partirono verso l’America per colonizzare, sfuggire alla miseria, alle crisi finanziere, alle guerre, ai totalitarismi europei ad alle persecuzioni inflitte minoranze etniche.
Oggi, sto seguendo con molta preoccupazione il processo d’approvazione della cosiddetta «direttiva rimpatrio». Il testo convalidato, il passato 5 giugno dai Ministri degli interni dei 27 paesi dell’Unione Europea, dovrà essere sottoposto al voto del Parlamento Europeo il 18 giugno. Ho l’impressione che questa direttiva indurisca in maniera drastica le condizioni di detenzione e d’espulsione degli emigranti senza documenti, indipendentemente dal loro tempo di permanenza nei paesi europei, dalla loro condizione lavorativa, dai loro legami familiari, dalla loro volontà d’integrazione e dal raggiungimento della stessa.

Gli Europei giunsero in massa nei paesi latino americani ed in America settentrionale, senza visto e senza alcuna condizione imposta dalle autorità. Furono sempre i benvenuti e continuano ad esserlo, all’ interno dei nostri paesi del Continente Americano, che assorbirono la miseria economica dell’ Europa e le sue crisi politiche. Vennero al nostro
Continente a sfruttare le ricchezze locali e trasferirle in Europa, con altissimo costo per le popolazioni originarie d’America. Come nel caso del nostro Cerro Rico di Potosi e delle sue favolose miniere d’argento che permetterò di dare massa monetaria al Continente Europeo dal secolo XVI fino allo XIX. Le persone, i beni ed i diritti degli migranti europei furono sempre rispettati.

Oggi l’Unione Europea é la destinazione principale degli emigranti di tutto il mondo, fatto questo, dovuto alla sua immagine positiva di spazio di prosperità e di libertà pubbliche. La stragrande maggioranza degli migranti giunge nell’Unione Europea per contribuire questa prosperità, non per approfittarsi. Svolgono i lavori delle opere pubbliche della costruzione,
nei servizi delle persone e negli ospitali, lavori che non vogliono svolgere gli europei. Contribuiscono al dinamismo demografico del continente europeo, a mantenere le relazioni tra attivi e inattivi che fanno possibili i suoi generosi sistemi di sicurezza sociale e fanno diventare dinamico il mercato interno e la coesione sociale. I migranti offrono una soluzione ai problemi demografici e finanzieri dell’Ue.

Per noi, i nostri migranti rappresentano l’aiuto allo sviluppo che gli Europei non ci concedono, dato che ben pochi paesi raggiungono realmente il minimo obbiettivo dal 0,7% dal suo interno lordo nell’aiuto allo sviluppo. America Latina ha ricevuto nel 2006, 68.000 milioni di dollari in bonifici, in altre parole più del totale degli investimenti stranieri nei nostri paesi. A livello mondiale raggiungono 300.000 milioni di dollari, che superano i 104.000 milioni concessi per la cooperazione allo sviluppo Il mio paese, la Bolivia, ricevette rimesse superiori al 10% del proprio PIL (1.100 milioni di dollari) e pari a un terzo delle nostre esportazioni annuali di gas.

Questo significa che i flussi migratori sono benefici tanto per gli Europei ed in maniera marginale per noi del Terzo Mondo, dal momento che allo stesso tempo perdiamo contingenti di mano d’opera qualificata formata da milioni di persone nelle quali i nostri Stati, benché poveri, hanno investito in una forma o nell’altra importanti risorse umane e finanziarie.

Purtroppo, il progetto di “direttiva rimpatrio” complica terribilmente questa realtà. Si concepiamo che ogni Stato o gruppi di Stati possono definire le loro politiche migratorie in piena sovranità, non possiamo accettare che i diritti fondamentali delle persone siano negati ai nostri compatrioti e fratelli latinoamericani. La “direttiva rimpatrio” prevede la possibilità d’un scarceramento dei migranti indocumentati fino a 18 messi prima della loro espulsione o “allontanamento”, secondo il termine della direttiva. 18 mesi! Senza giudizio né giustizia! Tale come esiste oggi il progetto di testo della Direttiva, viola chiaramente gli articoli 2, 3, 5, 6,7,8 e 9 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Ed in particolare l’articolo 13 della Dichiarazione dice:

1. “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di
residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese,
incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.”

Ed il peggio di tutto esiste anche la possibilità di incarcerare a madri di famiglia ed i minori d’età, senza prendere in considerazione la loro situazione familiare o scolastica, in questi centri d’internamento che come sappiamo occorrono depressioni, scioperi della fame, suicidi . Come posiamo accettare senza reagire che siano concentrati in campi compatriote
e fratelli latinoamericani senza documenti tra i quali la gran maggioranza sta da anni lavorando ed integrandosi? Da che parte sta oggigiorno il dovere di ingerenza umanitaria? Dove risiede la libertà di circolare e la protezione contro le detenzioni arbitrarie?

Allo stesso tempo l’Unione Europea cerca di convincere alla Comunità Andina delle Nazioni (Bolivia, Colombia, Ecuador e Peru) a firmare un “Accordo d’Associazione” che nella suo terzo pilastro un Trattato di Libero Commercio, la cui natura ed il cui contenuto sono uguali a quelli imposti dagli Stati Uniti. Siamo sottoposti ad una grande pressione da parte della
Commissione Europea affinché vengano accettate condizioni di profonda liberalizzazione del commercio, dei servizi finanziari, della proprietà intellettuale e dei nostri servizi pubblici. Inoltre, a titolo della “protezione giuridica” siamo sottoposti a continue pressioni a causa del processo di nazionalizzazione dell’acqua, del gas e delle telecomunicazioni
realizzato durante la giornata mondiale dei lavoratori. Chiedo, in questo caso: dove risiede la “sicurezza giuridica” per le nostre donne, gli adolescenti, i bambini ed i lavoratori che cercano orizzonti migliori in Europa?

Promuovere la liberta della circolazione di merce e delle finanze mentre di fronte vediamo incarceramenti senza giudizio per i nostri fratelli che cercano di circolare liberamente. Quello e negare i fondamenti della liberta e dei diritti democratici.

A queste condizioni, nel caso in cui la “direttiva rimpatrio” venga approvata, ci troveremmo nell’impossibilità etica di approfondire le negoziazioni con l’Unione Europea e ci riserviamo il diritto di applicare nei confronti dei cittadini europei le stesse obbligazioni in materia di
visti che vengono imposte a noi boliviani dal primo di aprile 2007, sulla base del principio diplomatico della reciprocità. Non lo abbiamo esercitato fino ad ora nell’intento d’attendere giustamente dei segnali positivi da parte dell’Unione Europea.

Il mondo, i suoi continenti, i suoi oceani ed i suoi poli conoscono importanti difficoltà globali: il riscaldamento climatico, l’inquinamento, la sparizione lenta ma sicura delle risorse energetiche e delle biodiversità mentre allo stesso tempo aumentano la fame e la povertà in tutti i paesi, rendendo più fragili le nostre società. Fare degli emigranti, con o senza documenti, i capri espiatori di questi problemi globali non è una soluzione.
Non corrisponde a nessuna realtà. I problemi di coesione sociale che soffre l’Europa non sono imputabili agli emigranti ma sono il frutto del modello di sviluppo imposto dal Nord, che distrugge il pianeta e smembra le società umane.



A nome del popolo Boliviano, di tutti i miei fratelli del continente e delle regioni del mondo quali il Maghreb ed i paesi africani, mi appello alla coscienza dei leaders e dei deputati europei, dei popoli, dei cittadini e degli attivisti d’Europa, affinché il testo della “direttiva rimpatrio” non venga approvato. La direttiva, così come la conosciamo oggi, é una direttiva
della vergogna. Invito anche l’Unione Europea a elaborare nei prossimi mesi una politica sull’immigrazione rispettosa dei diritti umani, che permetta il mantenimento di questo dinamismo vantaggioso per entrambi i continenti e che onori, una volta per tutte, il tremendo debito storico, economico ed ecologico che i paesi europei hanno con la maggior parte del terzo mondo, affinché chiuda, una buona volta, le vene ancora aperte dell’America Latina. Oggi, non potete fallire nelle vostre “politiche di integrazione” così come avete fallito nella vostra pretesa “missione civilizzatrice” al tempo delle colonie.

Ricevete tutti voi, autorità, europarlamentari, compagne e compagni i saluti fraterni dalla Bolivia. Ed in particolare modo la nostra solidarietà a tutti i “clandestini”.



Evo Morales Ayma
Presidente della Repubblic


sabato 19 luglio 2008

LA SENTENZA CHE ASPETTAVO DA 7 ANNI

5 anni, 4anni, 3 mesi. PRESCRIZIONE
valgono così poco i miei diritti? i miei ideali? LA MIA SALUTE?



PORCI BUFFONI

LONDRA - Per il Guardian la vera storia che nessuno vuole raccontare sul G8 di Genova è "il comportamento fascista della polizia italiana". Il quotidiano progressista britannico giunge a questa conclusione in un lungo reportage sui fatti accaduti quel luglio del 2001 per le strade del capoluogo ligure. Nessun politico italiano è stato portato in tribunale benché vi sia il forte sospetto che la polizia abbia agito come ha agito perché qualcuno gli ha promesso l'impunità", accusa il giornale. Che oltre a ricostruire gli episodi della Diaz e di Bolzaneto, raccoglie le testimonianze di chi era presente quei giorni a Genova e di chi ha "combattuto" perché i responsabili di quella "macelleria messicana" fossero infine condannati.

"Se non fosse stato per il coraggio del Pm Emilio Zucca, della fermezza del tribunale, e dell'aiuto fornito da Mark Covell la polizia sarebbe forse riuscita a farla franca", scrive ancora il Guardian. E solo ieri Covell - il giornalista inglese picchiato a sangue dai poliziotti italiani prima del raid alla Diaz - commentando la sentenza del processo Bolzaneto aveva detto:

"Ho perso gli anni migliori della mia vita quel 21 luglio: i risarcimenti in denaro vanno bene ma non ci si può riprendere dopo una cosa del genere. Io morirò 10 anni più giovane del dovuto a causa dei traumi subiti e ognuno di noi soffre di crisi direttamente connesse allo stress subito".

Il Guardian ha poi fatto notare come "nessuno dei 15 poliziotti condannati sconterà mai la pena inflitta grazie a indulto e prescrizione" e che "nessuno ha mai chiesto a Gianfranco Fini- l'allora vice primo ministro, che secondo alcuni giornali era in quei giorni al quartier generale della polizia - di spiegare quali ordini abbia dato, ammesso che ne abbia dati".

LEGGETE QUI
OPPURE RIGUARDATE IL MIO VECCHIO POST

CHE STIVALE MI METTO OGGI?



ecco, il nucleare si che mi sembra una bella soluzione ai nostri problemi di dipendenza energetica.
e poi ne parlano in maniera prorpio chiara.
io non sono un'esperta ma credo che quattro conti siano molto facili da fare.

Economico è economico. non ci sono dubbi:

0,02 € centrali idroelettriche esistenti
0,02 € carbone
0,03 € nucleare
0,04 € gas
0,05 € biogas
0,07 € geotermico
0,07 € eolico
0,07 € nuove centrali idroelettriche
0,12 € celle a combustibile
0,57 € fotovoltaico

(costo medio KW/ora in euro, la tabella è del 2003)

ma il reale costo sociale è un pò più alto. l'intera spesa che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare comprende qualche voce in più:

Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita (in media 10 anni).

Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi la cui gestione è ancora un capitolo aperto per l'intero occidente. Soltanto gli Usa, dopo oltre 25 anni di studi, hanno realizzato una soluzione definitiva realizzando un deposito in profondità (geologico) in cui stoccare le scorie radioattive. Il deposito negli Usa sarà dedicato solo alle scorie di II grado mentre resta ancora incerto il destino delle scorie di III grado (ad alta radioattività) stoccate temporaneamente all'interno delle centrali nucleari





Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive



Esempio. per costruire la centrale nucleare Usa di Maine Yankee negli anni '60 sono stati investiti 231 milioni di dollari correnti. Recentemente questa centrale ha terminato il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati allocati 635 milioni di dollari correnti.

Soltanto per smantellare le quattro centrali nucleari italiane l'International Energy Agency ha stimato un costo pari a 2 miliardi di dollari.

quindi: a favore c'è l'emissione nulla di anidride carbonica e altre merde dovute alla combustione del petrolio, la riduzione dell'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale visto che le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità.

dall'altra:

Le scorie nucleari





Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.

Localizzazione centrali nucleari e proteste locali



Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.

Il trasporto di materiale nucleare





Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.

e se qualcuno di quei terroristi che temete tanto prende le centrali nucleari come obiettivo???è come mettersi una bomba sotto il letto e sperare che nessuno schiacci il detonatore. ma non avevate paura dei terrosristi???



e l'ERRORE UMANO!?!?!?!



poi vorrei ricordare che l'uranio non è rinnovabile!!!
è distribuito sul pianeta in maniera poco uniforme, anche se giacimenti di dimensioni minori possono essere trovati praticamente ovunque, tre soli paesi contengono circa il 58% delle riserve note. Questi tre paesi sono anche i principali produttori di uranio:

australia - 28% delle riserve mondiali
canada - 12% delle riserve mondiali
kazakhstan - 18% delle riserve mondiali

e poi, in misura minore:

Russia 4%
Namibia 6%
Niger 2%
Uzbekistan 4%
Stati Uniti 3%
Sudafrica 8%
Brasile 4%
Mongolia 2%
(In Italia è stata scoperta negli anni '50 una piccola miniera di uranio nei pressi di Novazza (a circa 40km a nord est di Bergamo), da cui si ritiene che si possano ricavare in tutto circa 1300 tonnellate di ossido di uranio. La miniera non è mai stata sfruttata (qualche progetto elaborato negli anni '70 non è andato a buon fine), anche se dal 2007 avrebbero dovuto iniziare alcune valutazioni preliminari per decidere se l'estrazione del minerale sia conveniente.
in realtà in rete non si trova niente di più recente del 2006)

volete indovinare contro chi saranno le prossime guerre preventive, di esportazione della democrezia, quali i prossimi stati canaglia?




in italia il referendum abrogativo del 1987 si era risolto così:

Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.984.110) 80,60%
RISPOSTA NEGATIVA NO 5 (voti: 5.059.819) 19,40%

Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.618.624) 79,70%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 5.247.887) 20,30%

Esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 18.795.852) 71,90%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 7.361.666) 28,10%

quindi la situazione delle nostre centrali nucleari al momento è questa:



Centrale nucleare di Latina
Il reattore nucleare GCR di Latina era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1986 ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 900 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.

Il centro nucleare di Trino Vercellese
Il reattore nucleare PWR di Trino Vercellese era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1987 a seguito dell'esito referendario contro l'uso dell'energia nucleare in Italia. Attualmente vi sono stoccati 780 mc di scorie radioattive e 47 elementi di combustibile irraggiato (14,3 tonnellate). E' sotto gestione ENEL.

Il reattore nucleare di Caorso
Il reattore nucleare PWR di Caorso era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1988 a seguito dell'esito del referendum contro il nucleare in Italia. Attualmente è disattivato. Vi sono stoccati 1.880 mc di rifiuti radioattivi e 1032 elementi di combustibile irraggiato (187 tonnellate). Gli impianto sono in gestione ENEL.

Centrale nucleare del Garigliano
Il reattore nucleare BWR del Garigliano era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1978 per problemi di varia natura ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 2.200 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.


ABBIAMO GIA' DECISO!
BRINDIAMO AI NOSTRI POLITICI, beviamo tutti dallo stesso bicchiere, porci bastardi.



fonti:
ecoage.it
Greenpeace
Wiki
qualche blog qua e la

silenzio! parla agnese



sabina is back!
meno male. falso allarme. ma intanto:

Il garante italiano sulla privacy, Francesco Pizzetti, nella Relazione Annuale al Parlamento, ha posto l'accento sui pericoli derivanti da internet e le sue emanazioni, colpevoli della sempre maggiore diffusione di notizie e scambio di dati, con il tutto che avviene con "spensieratezza".

L'intervento di Pizzetti è proseguito sottolineando la promozione delle innovazioni da parte dell'Authority, identificate in iniziative "come quelle promosse da Google", riferendosi a Google Earth (un software per la localizzazione geografica via rete di satelliti), ma ribandendo la potenziale nocività dei vari strumenti di social networking come MySpace, Facebook e dell'onnipresente Youtube.

domenica 13 luglio 2008

TORINO COME...

ci risiamo!
come tutte le volte che patti smith torna in italia tutti i miei impegni spariscono
come tutte le volte inizio il passaparola con l'entusiasmo di una bimba
e come tutte le volte mi godo l'attesa come si aspettano i pacchi a natale

ma quest'anno è stato diverso.

quest'anno è stato i n s u p e r a b i l e !!!

quest'anno la trasferta aveva meta a torino al parco della pellerina: tempo incerto, compagnia incerta, destinazione traffic
il viaggio è stato piacevole e caldo, mano fuori dal finestrino e occhialoni di sonia per me alla guida. musica a manetta e tante cose da raccontarci con so che è reduce di 9 mesi tra le vaches di un paesino della francia.
cose c'è di meglio di un viaggio in macchina con la tua migliore amica per rimettersi alla pari?
e con delia ovviamente.. aparte qualche scazzo da fidanzate, ero veramente contenta che potesse conoscere questo aspetto di me. perchè il concerto di patti non è una serata.. è un'emozione.

e che dio inculi i petrolieri..noi si va a metano.

quando arriviamo è ancora presto..i massimo volume che poetano qualche nota..bravi bravi..li ascolto di sfuggita mentre cerco qualche posto per fare pipì..tutti gli alberi sono a guardia di tende..così..in cerca del mio angolino, mi giro un pò tutto il parco, guardo le persone e mi chiedo perchè ho smesso di andarmene in giro, visto che stò così bene.

intanto che aspettiamo che patti esca inizia a piovere.. prima quattro gocce.
fra me e me penso: no rain no rain e mi ritrovo a canticchiare la canzone di woodstock ad alta voce.





il cielo si scurisce



ma inizia a scendere come la madonna, i tuoni sono forti e i lampi cadono sempre più spesso.

così ci mettiamo in un angolino ma l'ombrello non basta più.
mi sembra un bel ricordo del passato: un bel problema da risolvere e nessun mezzo per farlo!!
niente che mi piaccia di più che fare robinson crusoe: mi metto all'opera e in 5 minuti costruisco una tettoia. strappo qualche laccio con la chiave della macchina e tiro un telo delle transenne legandolo con un pezzo di catena che trovo in giro.



un francese-gallese azzoppato ci presta la stampella per completare la struttura.
chiacchieriamo e dividiamo birra e riparo con altri due ragazzi e gli amici del francese-gallese.

mi sporco e mi infango per fare tutto questo: sono molto fiera di me. mi ricorda tanto quando me ne stavo a Guvano e poi in giro per le città.
quando smontavo e rimontavo la mia casa di posto in posto, mi creavo le cose di cui avevo bisogno con quello che trovavo in giro.
mi ricordo di quando qualcuno degli elfi aveva costruito un forno.

mi chiedo perchè non sono ancora così, a stare per strada.
poi mi ricordo di come era dura e di tutte le cose brutte e mi sento contenta che, a fine serata, ritorno alla mia casa.

eppure mi sento molto più in gamba di tutti quei fenomeni che nel mezzo del temporale si rifugiano sotto un albero.

li sotto la sò tira fuori il suo neo-francese adenoidale, ma mi piace, sorrido.
anche questo mi ricorda tante persone che ho incontrato sulla strada.belle persone.

ma il nostro riparo non dura molto, patti decide di uscire proprio mentre il cielo si sfoga con tutta la sua violenza di temporale estivo.

salto il più avanti che posso con delia per mano, ho su il cappuccio, cerco di stare sotto l'ombrello ma dopo le prime quattro note ho già deciso che non me ne frega un cazzo dell'acqua.





dopo otto note ci conosciamo già tutti fra di noi, quelli che eravamo vicini: due o tre ragazzi di biella. uno dice: non si esce vivi dagli anni 80. e siamo già in confidenza. poi dei ragazzi che cercano di rubare il telo dove si riparavano quelli davanti. più quelli si incazzano, più noi dietro, ci godiamo l'acqua..che aumenta sempre di più.

salto come una disperata, come al solito patti mi ha preso fin dentro le viscere, una, di fianco, salta e balla con me. si appoggia spesso a me, è piena, o fatta, ma mi piace il contatto. io, che odio le persone.
uno con la mantellina gialla continua a chiedere dei suoi amici. ma come faccio a sapere io dove sono i suoi amici.
si sta bene, fa caldo, nonostante l'acqua. c'è un buon odore di sigaretta e sudore e fumo.

voglio andare più sotto. calpesto quello che devono essere giornali e plastica ridotti in pappa. per terra è tutto morbido.
arrivo quasi davanti ma sotto deve essersi formata una pozzanghera gigante.
ho l'acqua fin sopra le caviglie.
qualcuno dietro si toglie una scarpa e la svuota sopra di noi. rinuncio al cappuccio.
ho l'acqua fin dentro le mutande. gli ombrelli davanti si sono chiusi sotto minaccia di quelli dietro che non vedevano.





tra una canzone e l'altra grido a patti: vieni qui sotto con noi!!
forse avrei dovuto gridarglielo in inglese
fulmine e tuona..a tempo di musica

le canzoni che fa sono quelle che io definisco per un concerto standard: i grandi successi senza poesie o introspezioni...l'interpretazione è magnetica, come ha detto bene delia.
rock puro e semplice. energia.







poi because the night. Prima di questa canzone Patti Smith si è rivolta al pubblico dicendo:
"Dio ci ha mandato la pioggia stasera, ma quando tornerete a casa dopo il concerto o domani o in qualunque momento, sedetevi tranquilli sul divano, rilassatevi con una doccia o un thè caldo e cominciate a sognare...."



mentre canta rock'n'roll nigger mi ritrovo uno sopra la testa che ondula tra le teste e le braccia, mi prendo una pedata sul collo e lo aiuto a passare oltre.
non ci credo.. stiamo pogando..non mi succedeva da anni
è incredibile. non mi divertivo così da un sacco di tempo.
lei dice: you are the future
free money, people have the power.
è il delirio
poi una si sente male, proprio davanti a me. le faccio spazio a braccia per arrivare alla transenna davanti, non più di due metri, che mi sfiaccano.
chiamo uno dall'altra parte, lo aiuto a sollevarla per farla andare di la e finalmete....sono prorpio sotto.



sta smettendo di piovere,le luci del palco si riflettono sulla nostra pelle bagnata. io sono fradicia. tra una canzone e l'altra mi strizzo capelli e maglietta. fa sempre molto caldo.

le ultime canzoni:salto come una disperata e canto a squarcia gola. sono sfinita e in tachicardia. per fortuna finisce anche il concerto. sennò li davanti, sarei andata avanti fino allo sfinimento!

saluto la patti, come se fosse venuta li solo per me, mi guardo intorno, cerco sonia e delia che ho perso da un pò, intanto chiacchiero con qualcuno.
ha smesso di piovere. ci ritroviamo e ci sediamo a prendere fiato. siamo tutti entusiasti e distrutti, come se fosse durato 20 ore invece di 45 minuti. ho dato e preso tutto.



poi gli afterhours (ma perchè dopo la patti????)

lei ritorna e chiude mi pare con dancing barefoot duettando con manuel agnelli.



aspettavo il lancio dei suoi petrali, come ad ogni concerto, ma lo fa ora che ormai sono lontana.
ci mettiamo dove la gente inizia appena a strigersi per non sentire il freddo che è pungente e bastardo, nel parco con i vestiti bagnati.
su qualche canzone che mi piace veramente tanto spendo le mie ultime energie.
e su qualche rif accattivante cerco di scaldarmi.



non male gli afterhours..ma quello...è stato solo un concerto.

venerdì 11 luglio 2008

QUASI IL MOMENTO DI SCROLLARMI LA PAURA DI GENOVA

Il simbolo italiano è la bandiera
e a me della bandiera italiana
me ne passa p’ ’o cazzo
pirciò nun è quistione r’unità d’Italia, patria fede o razza
è quistione ca nuie già stammo esaurite
e tu staje cacanno fuori dalla tazza
munnezza
è quistione che a cchella ladrona ’e Roma
l’he chiammata mamma fino a che nc’he svacantato ’a zizza
e a nuie camorra, pizza e furmaggio salato.
Te sì guardato?
Va’ càgnate ’o vestito
c’ ’a mmumente m’affucavo p’ ’e rrisate
he vuluto ’o carnevale anticipato e l’he avuto
mo’ miettete ’o pigiama e va te cocche
ch’è notte
o si no t’anticipammo capodanno
e a capodanno ’o ssaie ca nuie sparammo ’e bbotte
e Umberto ’o ssape bbuono ca ’n se spara c’ ’a vocca
’e bbotte so’ na cosa delicata
e Umberto è nu pagliaccio
si nce aggi’a fà nu piezzo ce ’o faccio e sia
nuie ca nun facimmo minacce
nuie ca addivinammo profezie.
Pagherete caro
tutta l’arroganza del vostro danaro
pagherete tutto
non ho niente da perdere se non miseria e lutto
[non so, non so più cosa tentare
tanto ho seri dubbi che tu possa capire
non so, non so più cosa tentare
forte è la tentazione di farti del male]

Pagherete caro
tutta l’arroganza del vostro danaro
pagherete tutto
non ho niente da perdere se non miseria e lutto
[non so, non so più cosa tentare
tanto ho seri dubbi che tu possa capire
non so, non so più cosa tentare
forte è la tentazione di farti del male]

Vorrei essere una maga
di quelle che
non si fanno scrupoli a lanciare anatemi e scintille
fuoco e fiamme e incantesimi
ti scaglierei addosso senza troppi problemi
sai che divertimento
che pariamiento
che soddisfazione
finalmente
era ora che emozione
e mo’ ti vengo a cercare
ma non vorrei rischiare
di dare troppa importanza
alla tua ignoranza
alla tua arroganza
non vorrei rischiare
di dedicare troppo tempo a chist’ommo ’e niente
non so, non so più cosa pensare
forte è la tentazione di farti del male
dimentichi la storia, eppure a scuola tu ci sei potuto andare
torna a studiare
perciò non teorizzare
non sproloquiare
no, non ti invasare
se no qui finisce male.

Pagherete caro
tutta l’arroganza del vostro danaro
pagherete tutto
non ho niente da perdere se non miseria e lutto
[non so, non so più cosa tentare
tanto ho seri dubbi che tu possa capire
non so, non so più cosa tentare
forte è la tentazione di farti del male]

I miei fratelli Baschi, Irlandesi
Curdi, Palestinesi
Autonomen, autonomisti nelle terre del Chiapas
no màs
si faranno ammazzare, ma domare no, mai
chi ruba in terra altrui cerca guai
e so’ guai che troverai
rivoltoso che non sai
ti manca lo spessore, non ce l’hai
poverino
ma che te sbatte a fà, ognuno ha il suo destino:
io morirò gridando e tu sul tuo divano
lontano dalla fame, la galera
dal mirino del cecchino
non lo sai e non fare l’imprudente
per guidare la rivolta non basta la patente
necessita esperienza in autostrada, conoscenza del veicolo
chiarezza sul percorso, e soprattutto un bel motivo convincente
na cosa intelligente
esattamente ciò che manca a te e alla tua gente:
vuó bbene ê figlie
‘a villa è bbella
l’azienda rende
’a vita è ghiuta
e titò t’è ghiuta pure bbona
anatema a te e â rivolta padana
assaggia
gusto pieno della vita nella mia città
assaggia
ccà se more pure pe nu “caravaggio”
mannaggia
’o sango spierzo e chi non t’è maie muorto emigrato
o t’è muorto e t’ ’o sì pure scurdato
coglione
e vuò fà ‘a rivoluzione
ma siente a me, chi t’ ’o fa fà
siente a ’o zio, nuie ccà
nun facimmo minacce
nuie cà addivinammo profezie.

Non so, non so più cosa tentare
tanto ho seri dubbi che tu possa capire
non so, non so più cosa tentare
forte è la tentazione di farti del male

where is sabina?

il suo blog è clamorosamente scomparso dalla rete!

una fatalità tecnica?
un errore telematico?
prove di trasmissione?


strano..proprio subito dopo le polemiche di piazza navona

il nostro bel paese: SILENZIO, PARLA AGNESE !



MASSIMO APPOGGIO ALLA GUZZANTI, A GRILLO, A TRAVAGLIO

mercoledì 9 luglio 2008

IL PADRE DI TUTTI I FENOMENI!



GENTILINI: A BORGHEZIO GLI FA UNA PIPPA!!!
NON PERDETEVI I SUOI VIDEO SU UTUBE!!!

INTANTOP QUALCHE PERLA:

No all’apertura di negozi stranieri nei punti privilegiati della città. Il vice sindaco Giancarlo Gentilini è furibondo: «In luoghi di caratura storica e architettonica e di valenza turistica non voglio etnie diverse da quelle italiane. Su questo punto io sono razzista».

SOLO SU QUESTO PUNTO??!?!??!

parlò di "perdigiorno extracomunitari", dicendo che: Bisognerebbe vestirli da leprotti per fare pim pim pim col fucile

Bisogna sparare sui gommoni e sulle carrette del mare, logicamente non quando sono ancora piene di clandestini, ma sugli scafisti, anche con un colpo di bazooka, i gommoni vanno distrutti, perché, a un certo punto, bisogna puntare ad altezza d'uomo.

Io non ho nulla contro i gay, le prostitute, le lesbiche: ognuno è arbitro del proprio corpo. Non tollero però che queste esibizioni amorose, o altro, avvengano nella provincia di Treviso. Pulizia etnica quindi significa tabula rasa

E VISTO CHE, ANCHE SE FA RIDERE, SEMPRE DI POLITICA SI TRATTA:

Nel 2008 è uscita la notizia che sotto l'amministrazione Gentilini i primi assegnatari di case popolari a Treviso sono stati consiglieri comunali leghisti e loro parenti

MA IL MEGLIO DEL MEGLIO LO TROVATE SU:
http://www.artesottomarina.it/sceriffo/

IL FENOMENO - ACT 2

RAGAZZI !!!! IL RISPETTO PER LE ISTITUZIONI!!!!




MARA CARFAGNA: MINISTRO DELLE PARI OPPORTUNITA'

e il discorso sul gay pride ve lo ricordate?

IL FENOMENO - ACT 1

Bondi: «Eco ha faticato a darmi la mano» Il ministro: «Certi episodi amareggiano perché danno la misura del vuoto culturale di una certa sinistra»

sono stra felice di essere un vuoto culturale della sinistra.
poi si è rintanato dietro le solite cose: una carica dello stato deve essere rispettata bla bla bla bla
hei! fenomeno: è proprio per rispettare il ministero dei beni culturali che gli intellettuali ti si oppongono!
e poi non mi pare che aver assunto la carica di ministro ti abbia reso più intelligente o esente da critiche..ops dimenticavo che la libertà di pensiero è retaggio della prima repubblica..
adesso la libertà di pensiero è: non amare il paese, essere comunista, essere immorale, essere deviato, essere strano...


spiega il ministro - c’è un odio quasi antropologico.


ma chi ti si fila...nessuno ti odia...magari il rispetto prova a meritartelo. e quella mano prova a meritartela. mica ti è tutto dovuto!
non ti possiamo sparare ma mica fartici andare a genio per forza.
sei in grado di accetare che nella vita magari puoi non piacere a tutti? manco sei sei ministro?

ma quanti anni ha bondi?

Sandro Bondi non è Sandro Bondi ma il simbolo del male sulla terra

madonna come ti senti importante...ha a qualcosa a che fare col tuo migliore amico? quello che si sente dio? dev'essere una devianza antropologica.

ma poi nn sei grande per il vittimismo?

provaci ancora sandro!

lunedì 7 luglio 2008

boccata d'aria

meno male che una volta all'anno viene!

http://www.trafficfestival.com/events/mainstage/Patti_Smith.asp

credo che tutto il resto possa andare a farsi fottere.