lunedì 29 dicembre 2008

venerdì 5 dicembre 2008

venerdì 28 novembre 2008

domenica 16 novembre 2008

giovedì 23 ottobre 2008

un pomeriggio improbabile

melograno: protagonista

porcospino detto anche portoschino e porcoskin: coprotagonista

doors: sottofondo

superenalotto: abbiamo dato i numeri!

sono contenta di avere un paio di buoni amici!

lunedì 20 ottobre 2008

ne scelgo uno a caso

chi si ricorda del caso enron?
Nel 2002 la Enron improvvisamente fallì. L’avvenimento giunse del tutto inaspettato poiché ufficialmente l’azienda negli ultimi 10 anni aveva avuto una crescita molto rapida, decuplicando il proprio valore e raggiungendo il 7° posto nella classifica delle più importanti multinazionali degli USA.

La Enron, colosso dell'energia, settima industria Usa per fatturato, un giro d'affari superiore a quello di molti stati africani messi assieme, e' fallita licenziando migliaia di dipendenti.

Ma questo fallimento e' stato particolarmente disastroso perche' i dirigenti della Enron avevano avuto un'idea geniale: vendere azioni dell'azienda ai dipendenti costringendoli pero' a un accordo che li vincolava a non rivendere le azioni. Cosi' quando il valore della Enron e' crollato in borsa da 86 dollari a 26 centesimi, bruciando quasi 60 miliardi di dollari nel giro tre mesi, i dipendenti che avevano investito tutti i loro risparmi in quei titoli hanno guardato crollare le quotazioni in borsa, senza poter fare nulla.

Questo disastro da 60 miliardi di dollari ha colpito banche, assicurazioni, e milioni di risparmiatori.

Le azioni Enron erano considerate solidissime e negli anni '90 il loro valore era cresciuto di 10 volte. La stampa Usa magnificava la Enron: nel 1996 la rivista Fortune la indicava come l'azienda piu' innovativa del pianeta e il Financial Times nel 2000 l'aveva proclamata "Azienda energetica dell'anno".

Tutti compravano Enron, il suo amministratore delegato, Kenneth Lay, era amico intimo dei presidenti Bush, e tutti nell'alta societa' parlavano bene di lui e facevano a pugni per essergli amico.

E Bush si e' mostrato veramente rattristato davanti alle disgrazie che hanno colpito il suo amico.

Ora potete immaginare lo stupore di milioni di risparmiatori americani quando si scopre che i dirigenti della Enron non hanno perso una lira nel crollo in borsa. Anzi, pare ci abbiano guadagnato. Si', perche' loro non avevano firmato nessun impegno a non vendere le azioni della Enron in loro possesso.

La gente ha iniziato a sentire puzza di bruciato e si e' chiesta: ma come e' possibile che un colosso come la Enron fallisca cosi' improvvisamente? Dove sono finiti tutti i soldi? La Enron era arrivata a fatturare 130 miliardi di dollari all'anno.

Cosi' sono state fatte ricerche, aperte inchieste, ed e' stato come spalancare il coperchio dell'inferno.

Innanzi tutto si e' scoperto che quelli della Enron avevano trovato un metodo efficacissimo per essere simpatici: pagavano l'amicizia a peso d'oro.

Due milioni di dollari a George W. Bush dal 1993 a oggi, e piu' di 400 mila dollari al partito repubblicano negli ultimi 3 anni.

97.350 dollari a Phil Gramm, senatore repubblicano del Texas.

Ma a volte i favori non vengono pagati in denaro ma con sistemi piu' raffinati. Hanno ingenti pacchetti azionari il vice presidente Dick Cheney, Karl Rove, capo di gabinetto (250 mila dollari) Donald Rumsfeld segretario della difesa, il suo vice William Winkenwerder, il ministro della giustizia John Ashcroft, il vicesegretario al tesoro Mark Weinberger, il sottosegretario all'economia Kathleen Cooper, il sottosegretario all'educazione Eugene Hickock e gli ambasciatori in Russia, Irlanda e Emirati Arabi.

Alcuni dirigenti (e azionisti) della Enron sono poi entrati direttamente nel governo del paese: Larry Lindsay e' oggi consigliere economico del presidente, e Robert Zoellick e' diventato rappresentante Usa per il commercio. Facevano di tutto per dare l'idea che se gli affari andavano bene per Enron andavano bene per tutti. E non erano tanto schifiltosi: il 70% delle loro donazioni andava ai repubblicani, il 30% ai democratici. Tanto che Clinton minaccio' di interrompere gli aiuti al Mozambico se non fosse stato concesso alla Enron il diritto di costruire i suoi oleodotti.

E gia' che c'erano finanziavano anche i politici inglesi. Perfino il partito di Tony Blair ha ricevuto almeno 50 mila dollari da questa organizzazione benefica e John Wakenam, ex ministro dell'energia nel governo di Margaret Tatcher e supervisore allora della privatizzazione dell'industria elettrica britannica, siede nel consiglio di amministrazione della Enron.

Ma nessuno e' in grado di dire quanti politici e funzionari pubblici la Enron abbia foraggiato in tutto il mondo, si parla di decine e decine di milioni di dollari e di opere faraoniche realizzate per compiacere i politici.

Il 7 aprile 2000 la famiglia Bush siede al completo, in tribuna d'onore, per l'inaugurazione dello stadio di Houston, che la Enron ha pagato circa100 milioni di dollari. L'appalto della costruzione e' stato affidato alla Brown & Root, azienda che fa parte di un gruppo il cui amministratore delegato e' Dick Cheney, oggi vicepresidente degli Stati Uniti.

In cambio dello stadio e della sua gentilezza, la Enron ha ottenuto, negli anni una serie notevole di ammorbidimenti legislativi sull'energia e l'inquinamento.

E ha anche firmato un contratto da 200 milioni di dollari per la fornitura di energia elettrica alla citta'.

Tra gli altri risultati di questa politica lungimirante il fatto che oggi Houston, capitale del Texas, sia una delle citta' piu' inquinate degli Usa.

Ma perche' Kenneth Lay voleva avere tanti amici? Perche' aveva un progetto ambizioso che comprendeva una specie di monopolio dell'energia in buona parte del mondo, oleodotti che attraversano mezzo pianeta (Kosovo e Afghanistan compresi), leggi di sgravio fiscale per le aziende energetiche e addirittura una borsa on-line mondiale dell'energia e delle materie prime, controllata interamente dalla Enron e che, nata nel 1999, e' arrivata a registrare 6000 transazioni al giorno per circa 2,5 miliardi di dollari.

La Enron chiedeva aiuti, spallate a regolamenti comunali, deroghe ai controlli antitrust, robetta.Ma via via che oggi le inchieste procedono viene fuori ben altro.

Innanzi tutto i procedimenti penali in corso mettono alle strette, insieme a molti dirigenti, l'ex vicepresidente della Enron, Clifford Baxter. Alle richieste sempre piu' insistenti di fornire documentazioni contabili la Enron oppone un fermo rifiuto, vengono pubblicate dalla stampa fotografie di dipendenti Enron che portano via casse e casse di documenti dalla sede della compagnia. Ma l'inchiesta va avanti e un mattino Clifford Baxter viene trovato morto in un'auto, all'interno di un parcheggio di Houston. Ha una pistola in mano e la polizia dice che si e' suicidato sparandosi alla testa.

Ma la situazione diventa ancora piu' grave quando si scopre che i dirigenti della Enron avevano costituito una rete di societa' che prendevano commesse di lavoro dalla Enron fatturando cifre vertiginose che finivano in compiacenti paradisi fiscali. E non si tratta delle misere 64 societa' fantasma del povero Berlusconi.

Le societa' sussidiarie della Enron sono 881, domiciliate in alcuni tra i piu' affidabili paradisi fiscali del pianeta: 692 alle Cayman, 119 alle Turks e Caicos, 43 alle Mauritius, 8 alle Bermuda. Questo meccanismo raffinatissimo e' servito per stornare guadagni prima e per nascondere le perdite. La Enron nella sua fase discendente e' riuscita a contabilizzare 600 milioni di profitti inesistenti. Tra l'altro, grazie a questo sistema la Enron e' riuscita a non pagare una lira di tasse in 4 degli ultimi 5 anni. Anzi, nel 2000 un'imposta di 112 milioni di dollari si era trasformata alla fine in un credito di 278 milioni di dollari.

Sostanzialmente si svuotavano le casse dell'azienda e si faceva a meta' con i politici e con le istituzioni addette al controllo della regolarita' dei bilanci.

Si', perche' la Enron era sottoposta, in teoria, a fior di controlli. E oggi, a fianco dei dirigenti Enron, sul banco degli imputati siede anche David Duncan, dirigente della societa' di certificazione, Arthur Andersen, accusato di aver distrutto documenti rilevanti riguardanti la Enron.

Duncan, appellandosi al Quinto emendamento costituzionale, ha dichiarato di non voler testimoniare contro se stesso, a meno che non gli venga garantita l'immunita'. Ma il deputato James Greenwood, presidente della sottocommissione della Camera davanti alla quale Duncan e' comparso, e' andato giu' pesante. Si e' rivolto a Duncan dicendo: "La Enron svaligiava la banca, la Arthur Andersen forniva l'auto per scappare e lei era al volante".

Ma questa e' una storia piena di colpi di scena.
E in effetti la rapina in banca e' stata la piu' grande della storia del mondo. E i metodi usati lasciano a bocca aperta.

Come sapete Los Angeles e' la citta' che in 15 anni ha sconfitto l'inquinamento. Pochi sanno pero' che questo e' avvenuto nonostante una serie impressionante di cause intentate contro l'amministrazione della citta' e lo stato della California, accusati dai produttori di auto di limitare la liberta' di commercio con leggi che impediscono la circolazione delle auto piu' inquinanti.

Ma la strada legale deve essere sembrata troppo incerta alla lobby del petrolio e allora la Enron ha organizzato un dispetto di proporzioni bibliche. E' riuscita a diventare fornitrice di energia elettrica anche in California e ora e' accusata da molti di aver scientemente organizzato il grande, disastroso black aut dell'anno scorso al solo scopo di mettere in difficolta' la politica antinquinamento della citta' e ottenere maggiore liberta' nella produzione di energia elettrica.

E c'e' infine chi ricorda che la Enron, la prima finanziatrice della campagna presidenziale di Bush, sia l'azienda che ha tratto i maggiori guadagni dalla guerra in Kuwait e in Kosovo e, se non fosse fallita, avrebbe ricavato guadagni enormi anche dalla guerra in Afghanistan... E c'e' infine chi ricorda un film nel quale un presidente inventa una guerra finta per distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dallo scandalo che sta per travolgerlo. Ma nei film e' tutto finto. Nella realta' le guerre si combattano davvero con vere bombe e veri morti.

sabato 18 ottobre 2008

froci e finocchi - luoghi comuni #2


(foto diane arbus)

i maschi eterosessuali del mondo occidentale considerano abitualmente i maschi omosessuali effeminati.
ma da un punto di vista storico ed etnografico la forma più comune di relazioni omosessuali maschili istituzionalizzate non si riferisce ad arredatori o coreografi bensì a GUERRIERI.



nell'antichità per esempio, i soldati greci erano regolarmente accompagnati in battaglia da giovani ragazzi che avevano la funzione di partner sessuali e ai quali, in cambio, venivano insegnate le arti del combattimento.
a tebe c'era un corpo di uomini scelti detto Battaglione Sacro, la cui fama di invincibile coraggioera dovuta all'unità e alla devozione delle sue coppie di guerrieri maschi.



gli antropologi hanno osservato in molte parti del mondo questi comportamenti:
gli Azande, nel sudan meridionale avevano un esercito permanente costituito da giovani scapoli. questi giovani guerrieri "sposavano" altri ragazzi con i quali soddisfacevano i prorpio bisogni sessuali fino a quando raggiungevano la ricchezza (in bestiame) necessaria per sposare una donna.



negli altipiani della papua nuova guinea le relazioni omosessuali fra ragazzi apprendisti guerrieri e giovani guerrieri sono parte integrante di un lungo ciclo di iniziazione maschile destinato a creare guerrieri coraggiosi. nella bellicosa tribù dei Sambia i ragazzi in età pre puberale sono tolti alle madri e messi in circoli di soli maschi sui 20 anni. per circa 7 anni il più giovane pratica la fellatio a quello più vecchio. solo se inghiotte, il ragazzo potrà diventare un uomo fortunato e un guerriero coraggioso...poi si sposano con le donne.
tra i sambia e altre società analoghe della papua nuova guinea la solidarietà che si crea nei circoli maschili, l'addestramento alla crudeltà, e alla mascolinità, la distribuzone di liquido seminale donatore di vita danno la loro ricompensa sui campi di battaglia.



per tornare alla grecia classica la forma di apprendistato omosessuale militare si trasformò in un apprendistato filosofico; dal simposio di platone si evince che: dormire con le donne aveva cm unico risultato la procreazione di un corpo, dormire con gli uomini permetteva l'elevazione della vita spirituale.
( in realtà in grecia antica, come in cina, nella persia medievale, a bisanzio l'mosessualità era consacrata innanzitutto allo sfruttamento di persone di rango inferiore di entrambi i sessi ad opera delle potenti classi dominanti fortemente androcentriche).

ancora un esempio: gli omosessuali indiani del Nord america, noti col nome di berdache, sono un esempio di categoria sessuale non uomo-non donna rispettata e considerata fruitrice di doni soprannaturali e sciamanici. i berdache si vestivano come le donne e offrivano le loro prestrazioni sessuali a un guerriero particolarmente valoroso, di fatto in qualità di moglie, di fianco alle altri mogli del guerriero. per un guerriero avere un berdache rappresentava un grande onore e non intaccava la sua mascolinità. per la moglie femmina, era un grande aiuto per le faccende domestiche.



potrei andare aventi ancora ma credo il punto sia chiaro.

l'ostilità verso i comportameni omosessuali, culturalmente insita nei comportamenti umani, è una scoperta piuttosto recente:
reagendo alla possibilità di un diffuso fallimento riproduttivo causato dal passaggio dell'economia agricola a quella industriale, i datori di lavoro promossero una legislazione che condannava e puniva severamente ogni forma di rapporto sessuale non riproduttivo. questa politica aveva l'obiettivo di rendere il sesso un privilegio, accordato dalla società solo a chi ne faceva uso per la procrazione: omosessualità, mastrurbazione, rapporti prematrimoniali, contraccezione, aborto divennero i nemici principali delle forze schierate a favore del sesso riproduttivo...

sabato 11 ottobre 2008

fatemelo dire

sicchè poter dire: "io l'avevo detto" mi fa gongolare l'ego..
in risposta a chi dice che studiare storia sia palloso e inutile...

vorrei dire che io di questa stracazzo di crisi mondiale parlo almeno da un anno.
che inoltre mi sono tolta quei quattro soldi dalla banca già da un bel pò
(che anche se sarà inutile perchè magari si manifesterà come licenziamenti o che altro..che ne so, mica sono un'economista)
e che ho consigliato alla mamma e a papà, che stanno entrambi cercando casa, di trovarsela con un bel pezzettino di terra per farsi l'orto.
dio mi è testimone!!

parlo un pò di quello che mi piace - luoghi comuni #1

continuo a discutere con persone che hanno della storia una concezione scolasticamente italiana: pedantesca e superficiale.

la cosa che mi disturba di più è quando tolgono dignità scientifica alla storia perchè (cito a memoria) "è scritta dai vincitori".


quindi ho deciso di annoiarvi un pò spiegando come abbiano scoperto l'acqua calda e come ciò sia un processo assolutamente naturale per la storiografia.


non è che gli storici influenzano la storia, la fanno.

e gli storici sono figli del proprio tempo.

mi spiego: la storia non è un nocciolo di fatti, ma interpretazione, un continuo processo di interazione tra storico e fatti storici, un dialogo fra presente e passato.


alla domanda "cos'è la storia?", la nostra risposta riflette, con maggiore o minore consapevolezza la nosstra situazione odierna e contiene in se la risposta ad un altra domanda "qual'è il nostro giudizio sulla società in cui viviamo?"

l'800 è stato l'età doro dei fatti e si sosteneva (per esempio ranke) che il compito dello storico fosse semplicemente quello di mostrare le cose come erano andate.

ai positivisti non parve vero: accolsero questo culto dei fatti a braccia aperte.

è questa l'immagine che il senso comune ha della storia: la storia consiste in un complesso di fatti accertati, lo storico trova i fatti nei documenti.


per quanto riguarda i fatti che, per cos' dire, costituiscono la colonna dorsale della storia (es: la battaglia di hasting fu combattuta nel 1066 ed è fuor di dubbio che sia stata nel 66, non nel 64, non nel 68 e qui non c'è niente da interpretare) la scelta di questi fatti fondamentali (identici per tutti gli storici) non dipende da una qualità intrinseca dei fatti stessi, ma da una decisione a priori dello storico.

prendiamo mommsen e la sua "storia di roma": mommsen era un liberale tedesco (metà 800 ca.) disilluso dagli esiti delle rivoluzioni del '48 e dalla confusione che ne seguì. egli avverte la necessità di un uomo forte che facesse piazza pulita delle macerie lasciate dalle fallimentari aspirazioni del popolo.

non si potrebbe valutare la sua opera storica correttemente se non ci rendessimo conto che la sua visione idealizzata di cesare è frutto di questo desiderio di uomo forte capace di salvare la germania dal disastro.

per cui quell'opera ci dice tanto dell'antica roma quanto della germania di metà 800.

ma ciò non inficia la qualità dell'opera: la grande storiografia nasce quando la visione del passato da parte dello storico è illuminata dalla comprensione dei problemi del presente.


consideriamo ora questa altra cosa: non tutti i fatti del passato sono fatti storici.

che io ieri sia uscita a bermi una birra con gli amici è un fatto del passato tanto quanto cesare che passa il rubicone.

si dice che i fatti parlino da soli.

non è così: è lo storico a decidere quali fatti debbano esssere presi in considerazione, in quale ordine e in quale contesto.. i fatti del passato che diventano fatti storici, quindi,tributano agli storici il loro status

es: un venditore nel 1850 in seguito ad un litigio, fu linciato da una folla inferocita.

è un fatto storico? direi di no

questo episodio è stato registrato da un testimone oculare in un semignorato libro di memorie, tuttavia non era mai stato citato in un libro di storia.

ad un certo pnt un professorone di oxford (tale Clark) lo cita nelle sue lezioni universitarie.

è diventato un fatto storico? direi ancora di no.

si è solo avanzata la sua candidatura nel ristretto club dei fatti storici. poi si aspetta che qualcuno lo presenti e se ne faccia garante, prima nelle note a piè di pagina, poi in qualche articolo di riviste scientìfiche, poi nei libri... oppure potrebbe essere ignorato.

ciò che porterà all'una o all'altra alternativa sarà l'accettazione o meno di altri storici, della comunità scientifica, della validità e dell'importanza della tesi o dell'interpretazione.


è, in definitiva, un problema di interpretazione.

un esempio molto quotidiano: nel medioevo gli uomini erano profondamente religiosi... una cosa che si legge spesso.

ma in che modo sappiamo questo?ciò che sappiamo della storia medioevale è stato scelto per noi da generazioni di cronisti legati professionalmente alle pratiche religiose, che pertanto ritenevano la religione molto importante.

è possibile che una quantità di altri fatti, che potevano dimostrare il contrario siano stati taciuti.


la storia che leggiamo è una serie di giudizi tradizionalmente accettati.


questo il motivo per cui la storia di genere sia una scoperta piuttosto recente, ovvero da quando la donna ha iniziato ad essere riconosciuta come individuo.

qusto il motivo per cui la forte tradizione anticlericale (italiana) del rinascimento passa quasi completamente sotto silenzio nei libri di storia delle superiori e sopravvive solo nelle poche pagine dedicate al genere delle pasquinate nei manualoni di italiano delle superiori (vd rinascimento anticlericale - niccoli)

questo il motivo per cui (parere personalissimo) la bibbia non possa essere un testo di riferimento per chicchessia


poi si potrebbe parlare di come sia molto più difficile il ruolo dello storico che si occuopa di storia contemporanea rispetto al medievista... magari la prossima volta.


stesso discorso per i documenti: non ci troviamo dentro una verità, non possono dirci di più di quanto l'autore pensava.

l'uso che lo storico ne fa è un'elaborazione di un'elaborazione.
ovviamnete fatti e documenti sono indispensabili per lo storico. non bisogna tuttavia farne dei feticci.
in conclusione dice collingwood: "i fatti storici non ci giungono mai in forma "pura" dal momento che in qs forma non esistono e non posono esistere: essi ci giungono sempre riflessi nella mente di chi li registra".

lo storico si impradonosce del tipo di fatti che ha deciso di cercare.
la storia è essenzialmente interpretazione e interazione fra passato e presente
il motivo per cui ci si scandalizza tanto di questa cosa è che nelle scuole dell'obbligo non si studia storia, ma libri a memoria

tutto ciò non toglie nulla alla storia. è la storia.

giovedì 9 ottobre 2008

quando qualcuno ha il coraggio di dire le cosa in faccia

guardate questo, e grazie a chavez.. non dico altro

http://it.youtube.com/watch?v=TI0_VzFxTzs

(grazie anche a cri)

è gradita presenza numerosissima

MILANO - SABATO 11 OTTOBRE 2008

ALLE ORE 11.00

PRESSO L'OSPEDALE LUIGI SACCO

In Via Giovanni Battista Grassi 74

PRESIDIO DI PROTESTA


In risposta alle inaccettabili affermazioni della dottoressa Chiara Atzori:
che dichiara:

"Nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell'omosessualità i risultati sanitari sono stati devastanti"

DIFFONDETE NELLE MAILING LIST E SUI SITI!

da Gay.it:
Ai microfoni di Radio Maria, l'infettivologa Chiara Atzori sostiene che i gay hanno un comportamento promiscuo e narcisista che avrebbe effetti sanitari devastanti.

Secondo l'infettivologa Chiara Atzori, che durante la trasmissione radiofonica "Il medico in diretta" risponde alle domande degli ascoltatori di Radio Maria, la 'normalizzazione' dell'omosessualità attraverso il riconoscimento dell'orientamento omosessuale come non patologico, la legislazione sulle coppie di fatto e sui diritti delle persone LGBT, ha effetti sanitari devastanti in termini di diffussione di malattie come l'Hiv. Lo dimostrerebbero, a suo dire, i dati sanitari statunitensi e anglosassoni (che cita senza approfondire). Ancora più pericolosi, da questo punto di vista diventanoi bisessuali che, sempre secondo la dottoressa Atzori, farebbero da 'ponte' tra il mondo gay e quello etero, espondendo quest'ultimo ad un maggiore rischio di contagio. Guardate il video per sentire tutto l'intervento della dottoressa.


riferimenti:
http://www.gaynews.it/view.php?ID=79396

ecco la trascrizione della puntata:

Chiara Atzori. Pronto?

Pronto?

Chiara Atzori. Bongiorno?

Bongiorno.

Telefono da La Spezia, faccio parte di un gruppo religioso, del terz'ordine francescano. Tra di noi c'è nè tanti che pensano di legalizzare l'omosessualità. Anche io incontrato frati e preti che pensano di legalizzare così. E io penso anche come legalizzare la droga leggera.

Secondo lei se si legalizza tutta questa storia che per me non va legalizzata perchè come diceva appunto lei Dio ci ha fatto così e così dobbiamo essere.

Secondo lei va ad aumentare questo aids o va a diminuire...

Chiara Atzori. Sì...

Questa è la mia domanda.

Chiara Atzori. Bhe direi che la domanda è molto chiara e che la risposta era già nella conversazione di oggi però personalmente credo che non sia ragionevole negare che nei paesi dove è avvenuta la normalizzazione dell'omosessualità, e quindi in qualche modo la depatologizzazione intesa come, così, equiparazione un modo di essere come un altro i risultati sanitari sono stati devastanti.

E questo è un dato di realtà che si evince sia dagli studi epidemiologici degli Stati uniti d'America, direi ancora di più dai dati inglesi, in cui veramente la prevalenza delle infezioni nella popolazione omosessuale sono estremamente elevate ma sopratutto dove, purtroppo, anche la propagazione di una normalizzazione dell'omosessualità non fa altro che incrementare anche i comportamenti cosìdetti esplorativi.

Cosa vuol dire?

Che appunto anche la bisessualità diventa una norma ma se nel gruppo del comportamento omosessuale esiste un altissimo rischio il ponte della bisessualità lo porta fuori dal gruppo dell'omosessualità e lo, in qualche modo, apre anche a quella che è la maggior parte della popolazione che è eterosessuale. Questo è il dato di realtà.

Cioè il dato interessante è proprio questo cioè che non si tratta di stigmatizzare come brutti, sporchi e cattivi quelle persone, quegli individui, che hanno un orientamento omosessuale, ma riconoscere un dato oggettivo: in quel tipo di orientamento esiste una tendenza alla promiscuità, a comportamenti autodistruttivi, narcisistici, all'abuso di droghe ecc. che è legato intrinsecamente a che cosa?

A quell'orientamento, perchè si è visto che cosa?

Contrariamente a quello che si ipotizzava, che fossero così diciamo a volte strani o trasgressivi perchè non erano accettati, che questo tipo di comportamento invece è continuato e anzi si è dilagato proprio nei paesi in cui è avvenuta la cosìdetta "normalizzazione".

per cui non è la normalizzazione che fa scendere o anzi porta ad una crescita o una maturazione umana di queste persone, continua a persistere una gravissima forma di immaturità, tra virgolette, della persona e questo a discapito del fatto che però la normalizzazione apre le porte, anche a livello educativo, a dei modelli che non sono buoni.

Quindi in questo senso è chiaro che dobbiamo essere molto realistici, al di là del credo religioso, sul fatto che dove una nazione normalizza a livello proprio legislativo equiparando per esempio le unioni omosessuali a quelle eterosessuali, il modello educativo trasmesso fa si che quello che comunque a livello culturale veniva considerato diciamo una eccezione, quelcosa di particolare, venga considerato come normale e che quindi non si vede perchè non deve essere praticato, percorso, ricercato.

E' questa la pericolosità quindi di rendersi conto che la normalizzazione non è come si pensa un modo per dire alle persone che hanno questo orientanto "ti voglio bene" quelllo glielo posso dire indipendentemente dalla normalizzazione, ma riconoscere che la persona con un certo orientamento ha una ferita, e quindi le voglio bene, ma riconosco la ferita e quindi non normalizzo la ferita, altrimenti quello che è tra virgolette una ferita, potremmo definire patologia, considerata come normalità è chiaro che verrà ad essere una trappola per quelli che invece vi si inoltrano pensando che sia qualcosa di normale [...]

lunedì 6 ottobre 2008

S-Coerenze

(da queerblog)

francia: Dopo la morte di Bernard Kessdijian,si sta cercando il nuovo successore al ruolo di ambasciatore francese in Vaticano... i nomi proposti e rispediti al mittente non sono pochi: Max Gallo non ha accettato fin dall’inizio la proposta, un secondo nome non è stato approvato perché si stato sposato per ben tre volte, con due divorzi alle spalle e il terzo “papabile” era Jean-Loup Kuhn-Delforge, segretario generale aggiunto del Quai d’Orsay, omosessuale dichiarato e militante. Nulla di fatto.

che dire, almeno sono coerenti

austria: l'estrema destra di Haider, volto del neonazismo a tinte populista austriaco, stravince a fine settembre le elezioni. Evidentemente non ha nuociuto a Jorg Haider la campagna di stampa che ha rivelato una sua presunta passione per i giovani militanti maschi del suo partito. una serie di foto lo ritraggono dentro un bar a bere birra, allacciato a giovanissimi ragazzi (minorenni) tutti di sesso maschile. In atteggiamenti che è solo un eufemismo definire “camerateschi"
qui qualche foto



ecco il vero maschio di destra!!

insulsi..
mi chiedo come mai nel nostro illuminato Paese non esista un ministero per l'etica e l'integrità.. prorpio come in uganda..sarà solo questione di tempo..
Il Papa lancia la lettura integrale della Bibbia in televisione...

sarà...

a me ricorda tanto i predicatori o i flagellanti che giravano di città in città nel medioevo.


(goya)

venerdì 19 settembre 2008

vita a milano #1


immigrati non andatevene.

non lasciateci soli coi milanesi.

domani corteo organizzato da associazione punto rosso. alle 14.30 dai bastioni di porta venezia (tra gli organizzatori moni ovadia e dario fo)


(europarlamentari al campo nomadi di roma:
Sono bastate cinque ore di pioggia battente su Roma per trasformare il campo nomadi di Casilino 900 in un'enorme pozza di fango. Una situazione "semplicemente assurda e disastrosa", secondo la delegazione della Commissione Liberta' civili, Giustizia e Affari interni del Parlamento europeo (Libe).
"Non ci sono parole per descrivere quello che ho visto", ha dichiarato incredulo Gerardo Deprez, presidente della commissione Libe, "e' una situazione di assoluta emergenza: qui non ci sono ne' acqua potabile ne' fogne ne' tanto meno l'elettricita'". Per Claudio Fava, capogruppo Pse nella commissione Libe, "si tratta di una situazione davvero grave cui bisogna subito porre rimedio". L'europarlamentare ha poi riferito che "l'iniziativa della comunita' rom del campo di costruire a proprie spese e senza costo alcuno a carico del comune casette in legno al posto di roulotte e baracche e' lodevole, ed e' invece vergognoso che il comune di Roma le abbia messe sotto sequestro per un cavillo burocratico". )

vita a milano #2

il giorno dopo gli arresti per ecomafia in brianza è stata trovata rotta la lapide in memoria di peppino impastato.. più o meno a cento passi da viale Monza.



la notizia la trovate nel podcast di radio pop, metroregione, seconda edizione del 19/9

so easy

e così sotterriamo una delle ultime storie oneste.

parassiti e affini: facciamogli i conti in tasca.

nel 2008 la cei ha ricevuto oltre un miliardo di euro dallo stato.
le prime due voci riguardano esigenze di culto e sostentamento del clero.

(qui l'articolo intero)

Otto per mille: solo il 20% va ai poveri
l’otto per mille assegnato nell’anno 2008, la Chiesa cattolica ha incassato oltre un miliardo di euro (1.002.513.715,31 euro): non è stato superato il risultato record di 1.016 milioni del 2003, ma c’è un aumento di oltre 10 milioni rispetto al 2007 (dovuto alla crescita complessiva del gettito Irpef, non ad un maggior numero di firme che registra solo uno 0,01% in più), quando invece la cifra si fermò a 991 milioni.

Nella comunicazione esterna, il Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa dice che l’89,82% dei contribuenti ha firmato per destinare l’otto per mille alla Chiesa cattolica, ma in realtà la percentuale si riferisce solo a coloro che esprimono effettivamente una scelta: una minoranza (poco più del 40%) rispetto alla totalità dei contribuenti.

Infatti, su oltre 40 milioni di contribuenti, solo 16 milioni e 700mila hanno firmato per assegnare l’otto per mille ad una confessione religiosa o allo Stato, e fra questi quasi 15 milioni (appunto l’89,82%) hanno optato per la Chiesa cattolica. Pertanto solo il 37% dei contribuenti italiani sceglie volontariamente di destinare alla Chiesa l’otto per mille delle proprie tasse, ma grazie al meccanismo di ripartizione che assegna le quote non espresse in misura proporzionale alle preferenze dichiarate dagli altri contribuenti, la Chiesa cattolica incassa quasi il 90% del gettito complessivo.


La gestione dei fondi da parte della Chiesa cattolica contiene un altro luogo comune da sfatare: mentre le campagne pubblicitarie insistono a spiegare che l’otto per mille destinato alla Chiesa viene usato per la carità, per i poveri e per il Terzo mondo, in realtà solo un quinto del totale – per il 2008 si tratta di 205 milioni di euro – è impiegato per “interventi caritativi”, cioè assegnati alle diocesi per le iniziative di carità (90 milioni), destinati ad interventi nei Paesi del Terzo mondo (85 milioni) e ad esigenze caritative di rilievo nazionale (30 milioni). Quasi la metà dei soldi raccolti dalla Chiesa cattolica viene invece destinata alle esigenze di culto: 424 milioni di euro (160 milioni alle diocesi "per culto e pastorale", 185 per l'edilizia, 32 al Fondo per la catechesi e l'educazione cristiana, 38 per iniziative religiose di rilievo nazionale e 9 ai Tribunali ecclesiastici regionali).
E oltre un terzo dell'intero incasso, 373 milioni di euro, viene invece destinato all'Istituto centrale per il sostentamento del clero, che assicura uno stipendio mensile ai 39mila sacerdoti in servizio nelle diocesi italiane e ai 600 preti diocesani impegnati nelle missioni all'estero: poco più di 850 euro al mese ad "inizio carriera", che arrivano a 1.300 euro mensili per un vescovo alle soglie della pensione (ma va aggiunto anche che ogni sacerdote può attingere ai cosiddetti "diritti di stola": battesimi, matrimoni, funerali, ecc.).


potete anche dare un occhio al sito della cei. ma ovviamente li tutto questo non si trova.

lunedì 15 settembre 2008

il grande bastone colpisce ancora

devo dire che anche nel 2005 la bolivia fu sull'orlo della guerra civile.
poi salì al governo Evo Morales.



che Morales mi fosse simpatico si era capito.

che Morales sia nel giusto ora mi sembra molto probabile.


(qui)


quel maledetto corollario di Roosevelt alla dottrina di Monroe, il big stick, continua a incombere.. a più di 100 anni dalla sua formulazione.


e poi...

che scarso senso teatrale... potevano anticipare all'undici settembre.

povero allende...ogni volta muore per niente.


senza speranza

dopo quasi quattro anni di vita da single ho appurato che per riuscire a fare un buon purè ci vogliono ottime doti culinarie.


inviti a cena sono ben accetti

sabato 13 settembre 2008

grazie per l'aiuto

(vi ricordate la puntata di italian job su la7?)
prendo uno a caso che esce dal motore di ricerca:

POLONIA: LA CHIESA APRE UN CENTRO PSICHIATRICO PER LA CURA DELL`OMOSESSUALITA`
(27/05/2008) Il centro di riabilitazione di Odwaga dove si "cura l`omosessualità" apre i battenti. Curare le inversioni sessuali è ancora oggi una realtà praticata da numerosi credo religiosi. (...)
Tra i rischi delle cosiddette cure ci sono danni psicologici irreparabili che possono portare anche al suicidio. Oltre alla chiesa cattolica romana, sono molti i gruppi che tentano di curare l'omosessualità. Tra questi le chiese evangeliche, gli ebrei ultra ortodossi e molte chiese musulmane. Tra le terapie usate le più frequenti sono l'elettrochoc, la terapia dell'avversione, droghe psicotropiche e l'ipnosi. Memorabile il caso di una ragazza di 14 anni, Lyn Duff, costretta a subire mesi di torture per volere dei genitori e dopo 168 giorni di trattamento è riuscita a fuggire e a denunciare alla polizia la famiglia e la chiesa che gestiva il centro.



leggeteli, anche se sono un pò lunghi, spero riusciate a riderci sopra:


http://www.jonahweb.org/sections.php?secId=13 (qui difficile dire quello che preferisco.. tutti molto volgari, dispregiativi e pseudo scientifici... se proprio devo dirne uno.. forse forse...

giovedì 11 settembre 2008

in attesa di capire se diventerò harold o maude

l'altro mondo: 11 settembre

comunicato stampa:

il grupppo terroristio MILITIA CHRISTI rivendica i quattro dirottamenti che nei giorni scorsi hanno dato un nuovo corso alla storia.

i 19 giovani suddivisi nei quattro aerei, al grido di "gesù ti odia", si sono schiantati sulla mecca, su villaggi indù, sulla sede nazionale di arcigay e sulla sede nazionale di aborto, eutanasia e libero pensiero.




immediate le reazioni del presidente dell' ex-mondo-libero:

"la nostra missione d'ora in avanti sarà di dare la caccia al papa; come supremo mandante degli attentati egli rappresenta il male. la crescita improvvisa della folta barba ne è dimostrazione al di la di ogni ragionevole dubbio.
fuori dalle chiese ci saranno militari, i nostri coraggiosi ragazzi, che faranno perquisizioni approfondite prima e dopo ogni messa.
saranno inasprite leggi contro l'immigrazione di cattolici e anche di cristiani tutti.



in gioco ci sono la nostra democrazia, i nostri valori, la nostra identità...più le cospicue casse del vaticano (da oggi rinominato il postribolo dei demoni)

la kulturkrieg e la الحرب الثقافيه sono iniziate!

(madonna speriamo che i servizi segreti non mi blocchino il blog!!!)
e per la cronaca, se pensate che sia così fantascientifico, date un occhio al sito di militia christi o altri simili

mercoledì 10 settembre 2008

l'autarchica e avariata (già loopa e presto genio!) colpisce ancora!!!

http://www.flickr.com/photos/30296694@N02/

questo sopra è lo spazio in flickr del fantomatico gruppo "miniSTERO della difesa".
date un'occhiata e mettetevi al lavoro anche voi!
MENO militari veri, PIU' soldatini!

se piazzate qualche truppa in giro (a proposito i soldatini sono INTROVABILI! ... tranne che al mercato di piazzale Lagosta a Milano), fotografate e mandate all'indirizzo qui sotto:

helmutgustav@rocketmail.com

io invece sto meditando di infiltrarmi nelle file di cl per farne un resoconto dettagliato... in pieno spirito di emulazione di milena gabanelli.
ma non conosco nessuno. suggerimenti?

giovedì 4 settembre 2008

tutto in una notte

ultimo weekend d'estate:


milano ferrara


busker ferrara



ferrara bormio

bormio laghi di cancano

tot km in orizzontale 1050 (più o meno)
metri in verticale 1800


il suono dell'estate #3



busker

martedì 2 settembre 2008

il suono dell'estate #2



per tutti quelli che ogni volta mi chiedono che suono fanno le bolle

il suono dell'estate #1



(scusate la mano che trema..mi sa che avevo un pò la pressione bassa)
un'illuminazione...guardate anche gli altri video!

thanx to delia

sabato 30 agosto 2008

da queerblog

15 motivi per i quali qualcuno nel web non vuole che i matrimoni gay vengano mai concessi al popolo italiano.

1. Essere gay non e’ naturale. I veri italiani rifiutano ciò che è innaturale, come gli occhiali, le scarpe, il poliestere e l’ aria condizionata.

2. Il matrimonio gay spingerà le persone ad essere gay, allo stesso modo in cui far andare in giro persone alte vi fa diventare alti.

3. Legalizzare il matrimonio gay aprirà la strada a ogni tipo di stile di vita folle. Le persone vorranno sposare i propri animali domestici, perché ovviamente un cane ha una personalità giuridica e i diritti civili per sposarsi, nonché la capacità di dichiararsi consenziente o meno al contratto giuridico.

4. Il matrimonio eterosessuale esiste da moltissimo tempo e non e’ mai cambiato minimamente; le donne infatti sono ancora una proprietà del marito, le nozze sono decise dai genitori, il padre ha il diritto di vita e di morte sui figli, i neri non possono sposare i bianchi e il divorzio non esiste.

5. Il matrimonio eterosessuale perderà valore se sarà permesso anche ai gay di sposarsi. La santità dei sette matrimoni di Liz Taylor verrebbe distrutta.

6. I matrimoni eterosessuali sono validi perché sono fertili e producono figli. Le coppie gay, come anche quelle sterili e le persone anziane, non devono potersi sposare perché i nostri orfanotrofi sono vuoti e il mondo ha bisogno di più bambini.

7. Ovviamente i genitori gay tirerebbero su figli gay, proprio come da genitori eterosessuali nascono soltanto figli eterosessuali.

8. Il matrimonio gay e’ vietato dalla religione. Dunque in una teocrazia come la nostra i valori di una religione devono essere imposti all’intera nazione. Ecco perché’ in Italia c’è una sola religione e tutti i bambini devono essere battezzati alla nascita.

9. I bambini non saranno mai sereni ed equilibrati senza un modello maschile e uno femminile a casa. Per questo nella nostra società quando un genitore é da solo, o perché è vedovo o perché è stato lasciato, gli vengono tolti anche i figli.

10. Il matrimonio gay cambierà i fondamenti della nostra società e noi non potremmo mai adattarci alle nuove norme sociali. Proprio come non ci siamo mai adattati alle automobili, al lavoro in fabbrica e all’allungamento della vita media.

11. Le relazioni gay non sono durature perché i gay per natura sono promiscui. Infatti i mariti etero e le mogli etero non hanno MAI relazioni extraconiugali e non divorziano mai.

12. I bambini cresciuti da una coppia gay verranno derisi e discriminati dagli altri coetanei. A differenza di quelli con le orecchie a sventola, quelli con il naso grosso, quelli grassi, quelli effeminati, quelli di colore, quelli con la erre moscia, o quelli troppo bassi che sono accettati da tutti i coetanei e mai presi in giro da nessuno.

13. Perché la religione cattolica vieta l’atto omosessuale che è considerato peccato, e dunque loro non possono sposarsi ma possono farlo assassini, pedofili, maniaci sessuali, ladri, mafiosi, serial killer, truffatori, mercanti di organi, commercianti di bambini , di schiavi, di pellicce, papponi e chiunque non sia un omosessuale.

14. Perché il matrimonio omosessuale comporta l’atto omosessuale. Ma la Bibbia considera peccato l’atto omosessuale così come la masturbazione, i rapporti sessuali prima del matrimonio e i rapporti sessuali che non hanno il fine di procreare.

15. Perché verrebbe meno l’antica tradizione calcistica Italiana, dato che di sicuro ci saranno meno calciatori. Infatti si sa che i gay odiano il calcio e porteranno a odiarlo anche ai loro bambini impedendogli quindi di praticare qualsiasi tipo di sport che non sia danza classica, ginnastica ritmica, pattinaggio sul ghiaccio, shopping, manicure, lampada e bolle di sapone.



(qua sopra)Kanako Otsuji, brillante e attivissima politicante 33 enne, candidata alla corsa parlamentare per il Partito Democratico giapponese, si è sposata un annetto fa,ad un mese dalle lezioni, dando vita al primo matrimonio tra donne ufficiale (ma non riconosciuto) della storia del giappone.
per contro, il suo partito non solo non l'ha silurata ma ha ricevuto sostegno e felicitazioni direttamente dal leader del partito democratico e dal governatore di Osaka, circoscrizione a cui Otsuji deve la propria entrata in politica.

venerdì 29 agosto 2008

corso di economia per leghisti:
"le leggi del mercato spiegate facili facili"
da sprayliz n8 (mi pare) - 1995








ps: davanti quella bella scogliera di cui avete visto le foto qualche post fa, stasera sbarcava un gommone pieno pieno di ragazzi neri.
è uno dei miei film preferiti da sempre, uno dei pochi che secondo me innalza il cinema a forma d'arte.

questa foto di steichen me lo ricorda molto. non so se l'abbia scattata per quel film.. il periodo è quello.

indovinate che film è?!

ogni volta che ascolto un telegiornale mi pare di essere buttata in un quadro della neue sachlichkeit



a meno che non sia studio aperto, li tiro un sospiro di sollievo e mi sento come quando da ragazzina sfogliavo il cioè

giovedì 28 agosto 2008

non mi sono mangiata le unghie per quasi un mese.
senza neanche pensarci.

ho riniziato ieri

domenica 24 agosto 2008

cap 91100



scusate la lunghezza, ma non volevo tagliare la canzone sul più bello
ringrazio vito campanelli per le foto nel suo atelier.

lunedì 11 agosto 2008

tutta la merda alla russia.
e a tutti quelli che ora si preoccupano o si indignano solo perchè la guerra non è così lontana come nel medio oriente

domenica 10 agosto 2008

un'accenno di serietà

quello che mi sembra un buon modo di operare, rispettoso, democratico e responsabile.
arriva ancora della bolivia di evo morales

Contestato nelle regioni delle pianure, dove si sono svolti referendum autonomisti, ritenuti illegali dal governo centrale, Morales ha contrattaccato con una consultazione sul suo operato indetta in tutto il Paese. Se i «no» supereranno i consensi con i quali è stato eletto il 18 dicembre 2005, Morales rimetterà il suo mandato.


leggi qui
domani me ne vado al mare.
assieme all'esplorazione dei fondali e scalare le rocce,
cercherò di arrampicarmi fino alla cima della piramide di maslow

venerdì 8 agosto 2008

quasi rimpiango rutelli. bondi ministro

non vorrei commentare, credo di essere troppo di parte.
qui la notizia.


mitico!
nella puntata di ieri di lupin, l'ispettore zenigata, nel solito tentativo di prendere i tre ladri, scavalcava il suo collega egiziano nel dirigere le operazioni. di fronte alle lamentele di questo, zaza rispondeva:

"chi ha il megafono ha il potere"



direttamente dagli anni 70, mi ha fatto sorridere.

giochino estivo: trova le differenze

riportarmi alla realtà dopo due giorni di mare.
chi poteva riuscirci meglio?

farò finta di essere ancora in spiaggia e di giocare a trova le differenze sulla settimana enigmistica:

Una scopa blu in una mano ed un raccogli rifiuti nell'altra. Silvio Berlusconi si presenta per la settima volta a Napoli e per un quarto d'ora diventa il presidente 'spazzino'









sulla questione, mi vengono in mente un paio di considerazioni:
come può berlusconi aver risolto il problema della spazzatura da solo in cosi poco tempo e tutti quelli prima di lui invece no?
come mai al tg non dicono come ha fatto?
mi viene solo in mente che il mercato dei rifiuti è della mafia e dei politici corrotti.
il che spiega anche il fatto che nessuno ha mai parlato alla tele delle cause.

qualcuno la pensa cosi:

Solo a chi non conosce i fatti, a chi non è informato sulle vicende, che hanno origine almeno dal 1998,, dal decreto Ronchi e dal progetto di Napolitano, Berlusconi può apparirte oiggi come il salvatore dell'emergenza. Solo chi non sa che l'emergenza è stata causata dalla Fibe Impregilio, la stessa ditta che Berlusconi "ringrazia" per aver ripreso i lavori ad Acerra "nonostante" la Magistratura che ha valutati criminali gli appalti e le gestioni. Ora informarsi è difficile in un paese che ha provveduto a concentrare nelle mani del potere politico ma sopratutto economico il controllo dei mass madia, ma non è impossibile: Chi vuole davvero capire prima di appuluadire ed acclamare, chi vuole davvero pensare può informarsi leggendo; ci sarebbero gli atti delle Commissioni Parlamentari d'inchiesta, ma sarebbe dispersivo. Basta meno: leggere "eco balle" di Rabitti, un consulente tecnico della Procura di Napoli, per togliere la bernda dai vostri occhi. E poi applaudite pure chi volete!

e poi leggete QUESTO: sarà tutto molto più chiaro.ed è veramente interessante.

mercoledì 30 luglio 2008

non di sole impronte...

Si chiama Edvige il nuovo software della polizia francese con cui saranno schedati anche i minorenni (a partire dai 13 anni) considerati pericolosi per l’ordine pubblico: di loro si potranno registrare e conservare anche informazioni sull’orientamento sessuale e sullo stato di salute.

Gay e sieropositivi, quindi, anche se 13enni rischiano di finire schedati negli archivi del ministero dell’Interno francese, nonostante il parere negativo della Cnil, l’autorità transalpina per la protezione dei dati personali.

leggi il resto qui

a bocca aperta

nella "civilissima" america ci sono leggi che vietano a sieropositivi e malati hiv di viaggiare o immigrare negli stati uniti.

la legge è del 1987, riconfermata nel 1993, tutt'ora vigente e da poco rimessa in discussione.

abrogata in cina, è ancora in vigore in sudan, arabia saudita, libia e russia

qui trovate info
io intanto vado a curarmi con un salasso.

pieno medioevo.

lunedì 28 luglio 2008

italiani, cosa fate? cincischiate? E' UNA COSA SERIA!



IL FATTO stop al reintegro dei lavoratori precari

L'ENNESIMO ATTACCO AI NOSTRI DIRITTI.

L'ENNESIMO TENTATIVO DI MINARE LA DIGNITA' DEI LAVORATORI.

UNA LEGGE CHE SARA' GRAVISSIMA.

UN'IMBOSCATA IN PIENA REGOLA, MENTRE PER MOLTI E' GIA' VACANZA.


E NOI!?!?!?!





VERGOGNA! VERGOGNA LORO E VERGOGNA NOI!

PER QUESTE COSE SI SCENDE IN PIAZZA.

PER QUESTE COSE SI LOTTA.



QUESTE COSE SONO IL NOSTRO FUTURO E LA NOSTRA VITA.

NON SI GIRA LA TESTA! RIGUARDANO TUTTI NOI!




STASERA, INVECE CHE SPARARE CAZZATE, COI VOSTRI AMICI DAVANTI UNA BIRRA.

INVECE CHE SPECULARE SU QUEL REGISTA, SU QUEL LIBRO, SU QUELL'ARTISTA.
SOLO PER FAR VEDERE QUANTO NE SAPETE E QUANTO SIETE DI SINISTRA.

STASERA ORGANIZZIAMOCI!!!

sabato 26 luglio 2008

nella velenosa brianza




un grande personaggio della cultura metropolitana.
la loopa. autarchica e avariata.
solo nelle migliori città.

ps: grazie diana per la tua "opera"!!! che è finita tra le altre

lunedì 21 luglio 2008

18 luglio 1988

ok, il tempismo non è il mio forte.
ma non volevo mancare.



a vent'anni esatti la storia di NICO la potete leggere qui

domenica 20 luglio 2008

quelle cose che in italia nessuno sa più dire - evo morales




Il presidente della Bolivia scrive ai governi europei a proposito della Direttiva rimpatrio. E ricorda quando erano gli europei a migrare, in America del nord e in America latina. «La mia solidarietà va ai 'clandestini'»

Fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l’Europa fu un continente d’emigranti. Decine di milioni di europei partirono verso l’America per colonizzare, sfuggire alla miseria, alle crisi finanziere, alle guerre, ai totalitarismi europei ad alle persecuzioni inflitte minoranze etniche.
Oggi, sto seguendo con molta preoccupazione il processo d’approvazione della cosiddetta «direttiva rimpatrio». Il testo convalidato, il passato 5 giugno dai Ministri degli interni dei 27 paesi dell’Unione Europea, dovrà essere sottoposto al voto del Parlamento Europeo il 18 giugno. Ho l’impressione che questa direttiva indurisca in maniera drastica le condizioni di detenzione e d’espulsione degli emigranti senza documenti, indipendentemente dal loro tempo di permanenza nei paesi europei, dalla loro condizione lavorativa, dai loro legami familiari, dalla loro volontà d’integrazione e dal raggiungimento della stessa.

Gli Europei giunsero in massa nei paesi latino americani ed in America settentrionale, senza visto e senza alcuna condizione imposta dalle autorità. Furono sempre i benvenuti e continuano ad esserlo, all’ interno dei nostri paesi del Continente Americano, che assorbirono la miseria economica dell’ Europa e le sue crisi politiche. Vennero al nostro
Continente a sfruttare le ricchezze locali e trasferirle in Europa, con altissimo costo per le popolazioni originarie d’America. Come nel caso del nostro Cerro Rico di Potosi e delle sue favolose miniere d’argento che permetterò di dare massa monetaria al Continente Europeo dal secolo XVI fino allo XIX. Le persone, i beni ed i diritti degli migranti europei furono sempre rispettati.

Oggi l’Unione Europea é la destinazione principale degli emigranti di tutto il mondo, fatto questo, dovuto alla sua immagine positiva di spazio di prosperità e di libertà pubbliche. La stragrande maggioranza degli migranti giunge nell’Unione Europea per contribuire questa prosperità, non per approfittarsi. Svolgono i lavori delle opere pubbliche della costruzione,
nei servizi delle persone e negli ospitali, lavori che non vogliono svolgere gli europei. Contribuiscono al dinamismo demografico del continente europeo, a mantenere le relazioni tra attivi e inattivi che fanno possibili i suoi generosi sistemi di sicurezza sociale e fanno diventare dinamico il mercato interno e la coesione sociale. I migranti offrono una soluzione ai problemi demografici e finanzieri dell’Ue.

Per noi, i nostri migranti rappresentano l’aiuto allo sviluppo che gli Europei non ci concedono, dato che ben pochi paesi raggiungono realmente il minimo obbiettivo dal 0,7% dal suo interno lordo nell’aiuto allo sviluppo. America Latina ha ricevuto nel 2006, 68.000 milioni di dollari in bonifici, in altre parole più del totale degli investimenti stranieri nei nostri paesi. A livello mondiale raggiungono 300.000 milioni di dollari, che superano i 104.000 milioni concessi per la cooperazione allo sviluppo Il mio paese, la Bolivia, ricevette rimesse superiori al 10% del proprio PIL (1.100 milioni di dollari) e pari a un terzo delle nostre esportazioni annuali di gas.

Questo significa che i flussi migratori sono benefici tanto per gli Europei ed in maniera marginale per noi del Terzo Mondo, dal momento che allo stesso tempo perdiamo contingenti di mano d’opera qualificata formata da milioni di persone nelle quali i nostri Stati, benché poveri, hanno investito in una forma o nell’altra importanti risorse umane e finanziarie.

Purtroppo, il progetto di “direttiva rimpatrio” complica terribilmente questa realtà. Si concepiamo che ogni Stato o gruppi di Stati possono definire le loro politiche migratorie in piena sovranità, non possiamo accettare che i diritti fondamentali delle persone siano negati ai nostri compatrioti e fratelli latinoamericani. La “direttiva rimpatrio” prevede la possibilità d’un scarceramento dei migranti indocumentati fino a 18 messi prima della loro espulsione o “allontanamento”, secondo il termine della direttiva. 18 mesi! Senza giudizio né giustizia! Tale come esiste oggi il progetto di testo della Direttiva, viola chiaramente gli articoli 2, 3, 5, 6,7,8 e 9 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Ed in particolare l’articolo 13 della Dichiarazione dice:

1. “Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di
residenza entro i confini di ogni Stato.
2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese,
incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese.”

Ed il peggio di tutto esiste anche la possibilità di incarcerare a madri di famiglia ed i minori d’età, senza prendere in considerazione la loro situazione familiare o scolastica, in questi centri d’internamento che come sappiamo occorrono depressioni, scioperi della fame, suicidi . Come posiamo accettare senza reagire che siano concentrati in campi compatriote
e fratelli latinoamericani senza documenti tra i quali la gran maggioranza sta da anni lavorando ed integrandosi? Da che parte sta oggigiorno il dovere di ingerenza umanitaria? Dove risiede la libertà di circolare e la protezione contro le detenzioni arbitrarie?

Allo stesso tempo l’Unione Europea cerca di convincere alla Comunità Andina delle Nazioni (Bolivia, Colombia, Ecuador e Peru) a firmare un “Accordo d’Associazione” che nella suo terzo pilastro un Trattato di Libero Commercio, la cui natura ed il cui contenuto sono uguali a quelli imposti dagli Stati Uniti. Siamo sottoposti ad una grande pressione da parte della
Commissione Europea affinché vengano accettate condizioni di profonda liberalizzazione del commercio, dei servizi finanziari, della proprietà intellettuale e dei nostri servizi pubblici. Inoltre, a titolo della “protezione giuridica” siamo sottoposti a continue pressioni a causa del processo di nazionalizzazione dell’acqua, del gas e delle telecomunicazioni
realizzato durante la giornata mondiale dei lavoratori. Chiedo, in questo caso: dove risiede la “sicurezza giuridica” per le nostre donne, gli adolescenti, i bambini ed i lavoratori che cercano orizzonti migliori in Europa?

Promuovere la liberta della circolazione di merce e delle finanze mentre di fronte vediamo incarceramenti senza giudizio per i nostri fratelli che cercano di circolare liberamente. Quello e negare i fondamenti della liberta e dei diritti democratici.

A queste condizioni, nel caso in cui la “direttiva rimpatrio” venga approvata, ci troveremmo nell’impossibilità etica di approfondire le negoziazioni con l’Unione Europea e ci riserviamo il diritto di applicare nei confronti dei cittadini europei le stesse obbligazioni in materia di
visti che vengono imposte a noi boliviani dal primo di aprile 2007, sulla base del principio diplomatico della reciprocità. Non lo abbiamo esercitato fino ad ora nell’intento d’attendere giustamente dei segnali positivi da parte dell’Unione Europea.

Il mondo, i suoi continenti, i suoi oceani ed i suoi poli conoscono importanti difficoltà globali: il riscaldamento climatico, l’inquinamento, la sparizione lenta ma sicura delle risorse energetiche e delle biodiversità mentre allo stesso tempo aumentano la fame e la povertà in tutti i paesi, rendendo più fragili le nostre società. Fare degli emigranti, con o senza documenti, i capri espiatori di questi problemi globali non è una soluzione.
Non corrisponde a nessuna realtà. I problemi di coesione sociale che soffre l’Europa non sono imputabili agli emigranti ma sono il frutto del modello di sviluppo imposto dal Nord, che distrugge il pianeta e smembra le società umane.



A nome del popolo Boliviano, di tutti i miei fratelli del continente e delle regioni del mondo quali il Maghreb ed i paesi africani, mi appello alla coscienza dei leaders e dei deputati europei, dei popoli, dei cittadini e degli attivisti d’Europa, affinché il testo della “direttiva rimpatrio” non venga approvato. La direttiva, così come la conosciamo oggi, é una direttiva
della vergogna. Invito anche l’Unione Europea a elaborare nei prossimi mesi una politica sull’immigrazione rispettosa dei diritti umani, che permetta il mantenimento di questo dinamismo vantaggioso per entrambi i continenti e che onori, una volta per tutte, il tremendo debito storico, economico ed ecologico che i paesi europei hanno con la maggior parte del terzo mondo, affinché chiuda, una buona volta, le vene ancora aperte dell’America Latina. Oggi, non potete fallire nelle vostre “politiche di integrazione” così come avete fallito nella vostra pretesa “missione civilizzatrice” al tempo delle colonie.

Ricevete tutti voi, autorità, europarlamentari, compagne e compagni i saluti fraterni dalla Bolivia. Ed in particolare modo la nostra solidarietà a tutti i “clandestini”.



Evo Morales Ayma
Presidente della Repubblic


sabato 19 luglio 2008

LA SENTENZA CHE ASPETTAVO DA 7 ANNI

5 anni, 4anni, 3 mesi. PRESCRIZIONE
valgono così poco i miei diritti? i miei ideali? LA MIA SALUTE?



PORCI BUFFONI

LONDRA - Per il Guardian la vera storia che nessuno vuole raccontare sul G8 di Genova è "il comportamento fascista della polizia italiana". Il quotidiano progressista britannico giunge a questa conclusione in un lungo reportage sui fatti accaduti quel luglio del 2001 per le strade del capoluogo ligure. Nessun politico italiano è stato portato in tribunale benché vi sia il forte sospetto che la polizia abbia agito come ha agito perché qualcuno gli ha promesso l'impunità", accusa il giornale. Che oltre a ricostruire gli episodi della Diaz e di Bolzaneto, raccoglie le testimonianze di chi era presente quei giorni a Genova e di chi ha "combattuto" perché i responsabili di quella "macelleria messicana" fossero infine condannati.

"Se non fosse stato per il coraggio del Pm Emilio Zucca, della fermezza del tribunale, e dell'aiuto fornito da Mark Covell la polizia sarebbe forse riuscita a farla franca", scrive ancora il Guardian. E solo ieri Covell - il giornalista inglese picchiato a sangue dai poliziotti italiani prima del raid alla Diaz - commentando la sentenza del processo Bolzaneto aveva detto:

"Ho perso gli anni migliori della mia vita quel 21 luglio: i risarcimenti in denaro vanno bene ma non ci si può riprendere dopo una cosa del genere. Io morirò 10 anni più giovane del dovuto a causa dei traumi subiti e ognuno di noi soffre di crisi direttamente connesse allo stress subito".

Il Guardian ha poi fatto notare come "nessuno dei 15 poliziotti condannati sconterà mai la pena inflitta grazie a indulto e prescrizione" e che "nessuno ha mai chiesto a Gianfranco Fini- l'allora vice primo ministro, che secondo alcuni giornali era in quei giorni al quartier generale della polizia - di spiegare quali ordini abbia dato, ammesso che ne abbia dati".

LEGGETE QUI
OPPURE RIGUARDATE IL MIO VECCHIO POST

CHE STIVALE MI METTO OGGI?



ecco, il nucleare si che mi sembra una bella soluzione ai nostri problemi di dipendenza energetica.
e poi ne parlano in maniera prorpio chiara.
io non sono un'esperta ma credo che quattro conti siano molto facili da fare.

Economico è economico. non ci sono dubbi:

0,02 € centrali idroelettriche esistenti
0,02 € carbone
0,03 € nucleare
0,04 € gas
0,05 € biogas
0,07 € geotermico
0,07 € eolico
0,07 € nuove centrali idroelettriche
0,12 € celle a combustibile
0,57 € fotovoltaico

(costo medio KW/ora in euro, la tabella è del 2003)

ma il reale costo sociale è un pò più alto. l'intera spesa che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare comprende qualche voce in più:

Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita (in media 10 anni).

Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi la cui gestione è ancora un capitolo aperto per l'intero occidente. Soltanto gli Usa, dopo oltre 25 anni di studi, hanno realizzato una soluzione definitiva realizzando un deposito in profondità (geologico) in cui stoccare le scorie radioattive. Il deposito negli Usa sarà dedicato solo alle scorie di II grado mentre resta ancora incerto il destino delle scorie di III grado (ad alta radioattività) stoccate temporaneamente all'interno delle centrali nucleari





Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive



Esempio. per costruire la centrale nucleare Usa di Maine Yankee negli anni '60 sono stati investiti 231 milioni di dollari correnti. Recentemente questa centrale ha terminato il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati allocati 635 milioni di dollari correnti.

Soltanto per smantellare le quattro centrali nucleari italiane l'International Energy Agency ha stimato un costo pari a 2 miliardi di dollari.

quindi: a favore c'è l'emissione nulla di anidride carbonica e altre merde dovute alla combustione del petrolio, la riduzione dell'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale visto che le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità.

dall'altra:

Le scorie nucleari





Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.

Localizzazione centrali nucleari e proteste locali



Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.

Il trasporto di materiale nucleare





Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.

e se qualcuno di quei terroristi che temete tanto prende le centrali nucleari come obiettivo???è come mettersi una bomba sotto il letto e sperare che nessuno schiacci il detonatore. ma non avevate paura dei terrosristi???



e l'ERRORE UMANO!?!?!?!



poi vorrei ricordare che l'uranio non è rinnovabile!!!
è distribuito sul pianeta in maniera poco uniforme, anche se giacimenti di dimensioni minori possono essere trovati praticamente ovunque, tre soli paesi contengono circa il 58% delle riserve note. Questi tre paesi sono anche i principali produttori di uranio:

australia - 28% delle riserve mondiali
canada - 12% delle riserve mondiali
kazakhstan - 18% delle riserve mondiali

e poi, in misura minore:

Russia 4%
Namibia 6%
Niger 2%
Uzbekistan 4%
Stati Uniti 3%
Sudafrica 8%
Brasile 4%
Mongolia 2%
(In Italia è stata scoperta negli anni '50 una piccola miniera di uranio nei pressi di Novazza (a circa 40km a nord est di Bergamo), da cui si ritiene che si possano ricavare in tutto circa 1300 tonnellate di ossido di uranio. La miniera non è mai stata sfruttata (qualche progetto elaborato negli anni '70 non è andato a buon fine), anche se dal 2007 avrebbero dovuto iniziare alcune valutazioni preliminari per decidere se l'estrazione del minerale sia conveniente.
in realtà in rete non si trova niente di più recente del 2006)

volete indovinare contro chi saranno le prossime guerre preventive, di esportazione della democrezia, quali i prossimi stati canaglia?




in italia il referendum abrogativo del 1987 si era risolto così:

Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.984.110) 80,60%
RISPOSTA NEGATIVA NO 5 (voti: 5.059.819) 19,40%

Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.618.624) 79,70%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 5.247.887) 20,30%

Esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 18.795.852) 71,90%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 7.361.666) 28,10%

quindi la situazione delle nostre centrali nucleari al momento è questa:



Centrale nucleare di Latina
Il reattore nucleare GCR di Latina era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1986 ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 900 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.

Il centro nucleare di Trino Vercellese
Il reattore nucleare PWR di Trino Vercellese era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1987 a seguito dell'esito referendario contro l'uso dell'energia nucleare in Italia. Attualmente vi sono stoccati 780 mc di scorie radioattive e 47 elementi di combustibile irraggiato (14,3 tonnellate). E' sotto gestione ENEL.

Il reattore nucleare di Caorso
Il reattore nucleare PWR di Caorso era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1988 a seguito dell'esito del referendum contro il nucleare in Italia. Attualmente è disattivato. Vi sono stoccati 1.880 mc di rifiuti radioattivi e 1032 elementi di combustibile irraggiato (187 tonnellate). Gli impianto sono in gestione ENEL.

Centrale nucleare del Garigliano
Il reattore nucleare BWR del Garigliano era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1978 per problemi di varia natura ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 2.200 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.


ABBIAMO GIA' DECISO!
BRINDIAMO AI NOSTRI POLITICI, beviamo tutti dallo stesso bicchiere, porci bastardi.



fonti:
ecoage.it
Greenpeace
Wiki
qualche blog qua e la