venerdì 21 marzo 2008

questo mi ha fatto sorridere

se immaginate lucifero in questo modo:



non dimenticate che la chiesa ha canonizzato un san lucifero, vescovo di Cagliari nel IV secolo d.C. che fu sicuramente il più strenuo difensore della ortodossia cristiana contro l'eresia di Ario.
i suoi seguaci si chiamano luciferiani e ovviamente il santo ha tanto di chiesa e di cappella




e tanto per fare un pò di chiarezza (pur di non studiare mi inventerei di tutto!)

Lucifero è il nome con cui, erroneamente, si identifica correntemente Satana. In realtà, secondo l'esoterismo, anche cristiano, la differenza è notevole, in quanto si tratta di due entità decadute appartenenti a due ordini gerarchici diversi.
Secondo la dottrina manichea, è Satana o Arimane il tentatore di Lucifero, colui che ha sottratto Lucifero alle schiere divine, e alla fine dei tempi Lucifero sarà redento. Dunque, Lucifero è "l'Angelo decaduto" per antonomasia.
L'azione di Lucifero si esplica soprattutto nell'ambito delle passioni superiori mentre Satana ha il dominio sulla materia.
È il tentatore di Adamo, lo tenta nell'orgoglio 'uguali a Dio' e in effetti, anche se deviata, offre un'illuminazione per quanto riguarda il bene e il male.

Il nome Lucifero deriva chiaramente dal latino lux (luce) e ferre (portare) e significa "Portatore di Luce", "Stella del mattino", ovvero il pianeta Venere. Il collegamento fra questo termine e Satana deriva dalla Patristica (Girolamo, Tertulliano, Gregorio Magno) che lo desunse, con un'interpretazione molto dubbia, da un passo di Isaia (14,12):

Come mai sei caduto dal cielo, Luce del mattino (Lucifero), figlio dell'aurora?

Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

La storia riportata dalla Bibbia cristiana e dagli scritti dei Padri della Chiesa, è che in origine Lucifero fosse l'Arcangelo più bello, più splendente e più vicino a Dio, chiamato quindi Lucifero, che però, proprio per questa sua vicinanza, credette d'essere non solo come Dio, ma più potente dell'Onnipotente stesso, peccando cosi di superbia e ribellandosi al volere di Dio (come è scritto: "Similis ero Altissimo", cioè "Sarò simile all'Altissimo", Isaia, 14,14). Raduna a sé un terzo delle schiere angeliche e muove guerra contro l'Onnipotente, che ovviamente lo vince e lo precipita dal Cielo insieme ai suoi angeli devoti. La loro caduta dura 9 giorni, ed infine l'Inferno si spalanca sotto di loro, inghiottendoli. Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più (Lucifero è dunque solo una metafora per il suo originario splendore), e col comando che venga chiamato da allora in avanti "Satàn" (cioè, l'"Avversario"). Comunque, lontani dalla luce divina, i meravigliosi angeli si mutano in orridi demoni, e da allora il solo scopo del demonio, invidioso e furente, è quello di trascinare gli uomini, novelli e privilegiati figli di Dio, nella sua dimora di disperazione per l'eternità. La dettagliata e straordinaria storia di Lucifero/Satana è narrata dal poeta inglese John Milton nel poema epico "Paradiso Perduto" ("Paradise Lost", 1667), che racconta esattamente della ribellione e della guerra in Cielo, della caduta, della Creazione del mondo (posteriore alla caduta di Lucifero) e dell'uomo, e infine della tentazione e della caduta di Adamo ed Eva.

In realtà questa interpretazione è da considerarsi errata dal punto di vista filologico: l'appellativo di "Portatore di Luce", o "Stella del mattino" era infatti uno dei titoli del re di Babilonia e, in questo passo, Isaia non si riferirebbe a Satana, ma fa un parallelo fra la sconfitta di Satana e la sconfitta di Babilonia.
L'incongruenza dell'interpretazione classica è ancora più evidente se si legge il proseguo del testo (Isaia 14, 16-17):
Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. È questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni,
che riduceva il mondo a un deserto,che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?
Dal punto di vista filologico, quindi, Lucifero non è un demone, ma il re di Babilonia che, nemico del popolo eletto, è destinato alla punizione divina ed a giacere nell'inferno.



(da wiki)

1 commento:

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