sabato 19 luglio 2008

CHE STIVALE MI METTO OGGI?



ecco, il nucleare si che mi sembra una bella soluzione ai nostri problemi di dipendenza energetica.
e poi ne parlano in maniera prorpio chiara.
io non sono un'esperta ma credo che quattro conti siano molto facili da fare.

Economico è economico. non ci sono dubbi:

0,02 € centrali idroelettriche esistenti
0,02 € carbone
0,03 € nucleare
0,04 € gas
0,05 € biogas
0,07 € geotermico
0,07 € eolico
0,07 € nuove centrali idroelettriche
0,12 € celle a combustibile
0,57 € fotovoltaico

(costo medio KW/ora in euro, la tabella è del 2003)

ma il reale costo sociale è un pò più alto. l'intera spesa che il pubblico deve sostenere per realizzare, gestire e infine smantellare una centrale nucleare comprende qualche voce in più:

Una centrale nucleare necessita un lungo periodo di tempo per essere costruita (in media 10 anni).

Le centrali nucleari producono rifiuti radioattivi la cui gestione è ancora un capitolo aperto per l'intero occidente. Soltanto gli Usa, dopo oltre 25 anni di studi, hanno realizzato una soluzione definitiva realizzando un deposito in profondità (geologico) in cui stoccare le scorie radioattive. Il deposito negli Usa sarà dedicato solo alle scorie di II grado mentre resta ancora incerto il destino delle scorie di III grado (ad alta radioattività) stoccate temporaneamente all'interno delle centrali nucleari





Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato anche il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive



Esempio. per costruire la centrale nucleare Usa di Maine Yankee negli anni '60 sono stati investiti 231 milioni di dollari correnti. Recentemente questa centrale ha terminato il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati allocati 635 milioni di dollari correnti.

Soltanto per smantellare le quattro centrali nucleari italiane l'International Energy Agency ha stimato un costo pari a 2 miliardi di dollari.

quindi: a favore c'è l'emissione nulla di anidride carbonica e altre merde dovute alla combustione del petrolio, la riduzione dell'importazione di petrolio e la dipendenza delle economie dal petrolio. consente ai governi un minore carico di spesa sulla bilancia dei pagamenti con l'estero. Il tutto si traduce in una maggiore stabilità del sistema economico nazionale visto che le principali riserve petrolifere sono concentrate in pochi paesi ad elevata instabilità.

dall'altra:

Le scorie nucleari





Non possono essere distrutte e l'unica soluzione, per il momento, sembra essere lo stoccaggio per migliaia di anni in depositi geologici o ingegneristici. La ricerca di un deposito sicuro è tra i principali obiettivi della UE e degli Usa. Sono necessari anni di studi e grandi investimenti per l'individuazione delle soluzioni di stoccaggio per centinaia di migliaia di anni.

Localizzazione centrali nucleari e proteste locali



Nessuna comunità locale accetta di sacrificare il proprio territorio per ospitare i rifiuti nucleari. La Sardegna, la Puglia, la Basilicata sono i recenti casi italiani di forti proteste antinucleari (2003). Nello stesso anno una comunità locale cinese si oppose con successo alla decisione del governo di costruire un deposito geologico di scorie attuando una dura e prolungata protesta. In entrambi i casi vinsero le popolazioni locali.

Il trasporto di materiale nucleare





Il trasporto di scorie e di materiale nucleare è uno degli aspetti più critici della questione "sicurezza". Durante il trasporto, oltre all'opposizione delle popolazioni che vedranno passare treni o navi con carichi radioattivi vicino alle proprie abitazioni, sussiste il rischio di incidenti e di attentati terroristici. In Francia, il treni speciali adibiti al trasporto di scorie nucleari sono scortati da "carri armati" e da poliziotti a cavallo. L'itinerario del treno cambia in continuazione all'insaputa delle popolazioni residenti nei pressi delle ferrovie. Per questi motivi i depositi di scorie dovrebbero risiedere nei pressi delle centrali nucleari evitando in questo modo la necessità del trasporto delle scorie. La ricerca tecnologica e scientifica non ha ancora trovato il modo per distruggere le scorie all'interno delle stesse centrali nucleari. Si attendono ancora risposte in tale senso.

e se qualcuno di quei terroristi che temete tanto prende le centrali nucleari come obiettivo???è come mettersi una bomba sotto il letto e sperare che nessuno schiacci il detonatore. ma non avevate paura dei terrosristi???



e l'ERRORE UMANO!?!?!?!



poi vorrei ricordare che l'uranio non è rinnovabile!!!
è distribuito sul pianeta in maniera poco uniforme, anche se giacimenti di dimensioni minori possono essere trovati praticamente ovunque, tre soli paesi contengono circa il 58% delle riserve note. Questi tre paesi sono anche i principali produttori di uranio:

australia - 28% delle riserve mondiali
canada - 12% delle riserve mondiali
kazakhstan - 18% delle riserve mondiali

e poi, in misura minore:

Russia 4%
Namibia 6%
Niger 2%
Uzbekistan 4%
Stati Uniti 3%
Sudafrica 8%
Brasile 4%
Mongolia 2%
(In Italia è stata scoperta negli anni '50 una piccola miniera di uranio nei pressi di Novazza (a circa 40km a nord est di Bergamo), da cui si ritiene che si possano ricavare in tutto circa 1300 tonnellate di ossido di uranio. La miniera non è mai stata sfruttata (qualche progetto elaborato negli anni '70 non è andato a buon fine), anche se dal 2007 avrebbero dovuto iniziare alcune valutazioni preliminari per decidere se l'estrazione del minerale sia conveniente.
in realtà in rete non si trova niente di più recente del 2006)

volete indovinare contro chi saranno le prossime guerre preventive, di esportazione della democrezia, quali i prossimi stati canaglia?




in italia il referendum abrogativo del 1987 si era risolto così:

Abrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.984.110) 80,60%
RISPOSTA NEGATIVA NO 5 (voti: 5.059.819) 19,40%

Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 20.618.624) 79,70%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 5.247.887) 20,30%

Esclusione della possibilità per l'Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero.
RISPOSTA AFFERMATIVA SÌ (voti: 18.795.852) 71,90%
RISPOSTA NEGATIVA NO (voti: 7.361.666) 28,10%

quindi la situazione delle nostre centrali nucleari al momento è questa:



Centrale nucleare di Latina
Il reattore nucleare GCR di Latina era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1986 ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 900 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.

Il centro nucleare di Trino Vercellese
Il reattore nucleare PWR di Trino Vercellese era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1987 a seguito dell'esito referendario contro l'uso dell'energia nucleare in Italia. Attualmente vi sono stoccati 780 mc di scorie radioattive e 47 elementi di combustibile irraggiato (14,3 tonnellate). E' sotto gestione ENEL.

Il reattore nucleare di Caorso
Il reattore nucleare PWR di Caorso era originariamente destinato alla produzione di energia elettrica. Venne arrestato nel 1988 a seguito dell'esito del referendum contro il nucleare in Italia. Attualmente è disattivato. Vi sono stoccati 1.880 mc di rifiuti radioattivi e 1032 elementi di combustibile irraggiato (187 tonnellate). Gli impianto sono in gestione ENEL.

Centrale nucleare del Garigliano
Il reattore nucleare BWR del Garigliano era originariamente destinata alla produzione di energia elettrica. Venne fermata nel 1978 per problemi di varia natura ed è attualmente disattivata. Vi sono stoccati circa 2.200 mc di scorie radioattive. E' sotto gestione ENEL.


ABBIAMO GIA' DECISO!
BRINDIAMO AI NOSTRI POLITICI, beviamo tutti dallo stesso bicchiere, porci bastardi.



fonti:
ecoage.it
Greenpeace
Wiki
qualche blog qua e la

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Come mai l’Italia è l’unica nazione dei G8 che non produce elettricità attraverso il nucleare? Insomma siamo circondati da centrali nucleari, ma nel nostro paese il costo per MWH è circa 100 euro, mentre la media europea è meno di 50 euro. Il totale fa 15 miliardi di euro in più. Forse è il caso di darsi una mossa…

Grisù ha detto...

daccordissimo, ma non attraverso il nucleare. ci sono tante altri parti da cui iniziare per darsi una mossa. 8)
ciao

Anonimo ha detto...

se vuoi posso fornirti altre fonti...di notizie.pero'non te l'assicuro.comunque il nucleare e' sconveniente anche se adesso e' piu' sicuro e redditizio in termini energetici.perche' le centrali comunque esistenti sono di vecchia generazione.e poi non si puo' tremare ogni volta che si accende una spia rossa.ma e' proprio vero che la gente si dimentica in fretta.ma vi ricordate seveso?(lo so,non c'entra col nucleare.infatti e' stato meno pericoloso)cmq gli incidenti nelle centrali nucleari sono all'ordine del giorno.in quelle eoliche puo' darsi,non lo so ma di certo non rischio di pescare un pesce con 3 occhi.a gia',le centrali eoliche deturpano il paesaggio con tutte quelle distese di mulini a vento,come del resto il fotovoltaico con intere vallate ricoperte di pannelli...vuoi mettere lo skyline di una centrale nucleare?dove nel raggio di chilometri nessuno vuole viverci?

Grisù ha detto...

mi ricordo eccome la diossina seveso! anche se non c'ero ancora. alcuni dei miei più cari amici viveno li. e negli anni 90 si vedevano ancora alcune conseguenze.
ciao e grazie 8)