
in principio era il piede .. qualche milione di anni fa il proto uomo non era così diverso dalle bestie..e tutto sommato dopo secoli di evoluzione, adesso è anche peggio se possibile. le bestie interagiscono in equilibrio con l'ambiente. l'uomo, a differenza della sua appartenenza alla razza dei mammiferi, lo colonizza e lo esaurisce per poi insediarsi in un nuovo ambiente. probabilmente è più vicino alla forma dei virus (citazione).
ma dunque..vediamo questo capolavoro che ci ha permesso di dominare nella lotta della sopravvivenza: il cervello.
il cervello è un organo che richiede un notevole dispendio di energia per poter funzionare. un cervello più grande obbliga il corpo a maggior consumi, in un uomo a condizione di riposo, il cervello è responsabile del 20% dei costi metabolici. perciò non si sarebbe sviluppato se non avesse dato un contributo significativo al successo della specie.
quindi a cosa serviva? in cosa consisteva questo favoloso vantaggio, che ci ha permesso di dominare il mondo e rovinarlo per sempre?
in realtà sembrerebbe molto banale: Fialkowski ha proposto un'ingegnosa soluzione: quel cervello enorme serviva per correre. correre dietro alla cena o al pranzo!
gli ominidi non avevano grandi zanne, nè grandi artigli per cacciare, ma avevano il piede.
un cervello di maggiori dimensioni serviva all'erectus per correre sotto il sole di mezzogiorno, cioè quando la maggior parte dei predatori cercava ombra, riposo e acqua.. fialkowski basa la sua teoria sull'ipotesi che, avendo un numero più elevato di cellule cerebrali, il cervello dell'erectus fosse più resistente in situazioni di stress termico durante le corse su lunga distanza. la loro perdita di efficienza porta al disorientamento, alle convulsioni, al collasso e infine alla morte. il cervello dell'erectus può essersi sovradimensionato prorpio per agire con successo nelle condizioni di stress termico che si producono durante la caccia della selvaggina su lunghe distanze.
gli uomini non sono i corridori più veloci del regno animale. anzi, i loro 30 km/h fanno ridere rispetto i 70 dei cavalli e i 100 dei ghepardi. ma quando si tratta di correre su lunghe distanze, gli uomini riescono a superare tutti.
tutt'oggi alcune popolazioni indigene sfruttano questa capacità per cacciare animali, rincorrendoli talvolta per giorni interi (nel messico settentrionale si insegue il daino per due giorni fino a quando questo cade a terra sfinito con gli zoccoli consumati)
la teoria di fialkowski sullo stress termico come motivo della crescita dimensionale del cervello si acccorda bene con altri elementi come: l'altezza adatta a disperdere calore, lo sviluppo di ghiandole sudorifere (gli uomini ne hanno più di ogni altro mammifero) e la perdita di pelo a differenze delle scimmie. l'aria doveva passare indisturbata sopra la pellicola umida del sudore per raffredare il corpo. ecco spiegata la partticolare nudità dell'uomo.
visto che correva su due gambe, l'erectus veniva colpito dai raggi del sole sulla sommità del capo, a differenza degli animali quadrupedi.
quindi probabilmente la transizione dall'erectus al sapiens implica una fondamentale riorganizzazione di questa grande massa di cervello.
come per il pc, più è complicato il problema da risolvere, più l'hard disk necessita di spazio e unità di memoria (non sono un'esperta ma più o meno dovrebbe essere così)
più o meno come dire che i polmoni si sono evoluti dalle sacche d'aria che i pesci usavano non per respirare ma per galleggiare. perciò potrebbe non essere un caso sostenere che il cervello che noi usiamo per pensare si sia evoluto da quello che gli erectus usavano per correre.
in definitiva tutto questo nostro grande vantaggio che ci permette di giocare il ruolo di dio nel confronti del mondo vegetale e animale è tutta una storia di piedoni puzzolenti e sudati..c'è chi ne andrebbe fiero
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