sui km non ci giurerei, ma la russia fa parte del sistema economico e culturale europeo da molto più tempo che il medio oriente (ammesso che si possa dire che oggi ne faccia parte).
la faccio un pò lunga ma è un argomento che mi piace molto:
L'Idea di europa, per dirla come rousseau, funziona più o meno così: "tutte le potenze dell'europa costituiscono tra di loro una specie di sistema che le unisce con una stessa religione, con un identico diritto delle genti, con i costumi, con le lettere, con il commercio e con una sorta di equilibrio che è l'effetto necessario di tutto ciò. aggiungeteci la particolare situazione dell'europa, più ugualmente popolata, più ugualmente fertile più unita in tutte le sue parti, l'intreccio continuo di interessi che i vincoli di sangue e gli affari commercili, le arti, le colonie hanno stabilito fra i sovrani..l'umore incostante degli abitanti che li trascina a viaggiare senza posa, l'invenzione della stampa e l'inclinazione generale alle lettere che ha costituito fra essi una comunanza di studi e di conoscenze.. tutte queste cause insieme fanno dell'europa non soltanto, come l'asia o l'africa, una collezione ideale di popoli che non hanno in comune che un nome, ma una società reale che ha la sua religione, i sui costumi, le sue abitudini e perfino le sue leggi [...]"
Infatti coscienza europea significa differenziazione dell'europa come entità politica e morale da altre entità. in realtà la prima contrapposizione tra europa e qualcosa che europa non è, è opera del pensiero greco. la contrapposizione greco/barbaro diventa romano/barbaro. nel medioevo l'identità aggregante diventa la christianitas poi latini e franchi vs greco e bizantino e così avanti passando per le riflessioni di macchiavelli, montaigne, il mito del buon selvaggio,la definizione di civiltà, ovviamente voltaire fino a mazzini e poi chabod.
la russia che alla fine del medioevo faceva parte dei domini mongolo tartari, non ha fatto parte del sistema europa fino al *600 quando pietro il grande inizia l'occidentalizzazione. il passaggio obbligato è stato, neanche a dirlo una guerra. nel 16 sec emersero fra gli stati europei due sistemi di stati (quello del mar baltico considerato fuori della cristianità latina vs il sistema degli stati meridionali che ruotava attorno alla lotta che opponeva francia con gli ottomani agli ausburgo d'austria e di spagna). tra mosca e gli ausburgo c'era un'implicita comunine di interessi che li opponeva alla francie e ai suoi alleati. durante la reggenza della sorella di pietro il grande, sofia, venne stipulato un'alleanza con l'austria (e polonia). grazie a ciò la corte di vienna riconobbe la russia dei romanov come parte del sisitema, anche se non come membro effettivo della "repubblica europea" per il momento l'occidentalizzazione della cultura russa rimase una moda di corte superficiale non spontanea. pietro il grande continuò qs politica di occidentalizzazione rendendola più radicale. era affascinato dai commercianti e artigiani olandesi (protestanti), era convinto che per controllare lo stato russo dovesse padroneggiare le tecniche occidentali nel campo militare, la sua passione per il mare, la marina lo avvicinò a inbhilterra e olanda. pietro introdusse a forza una forma ecclettica e russificata della civiltà occidentale. continuarono la sua opera caterina i, le zarine anna e elisabetta. potremmo considerare il 1760 la data della piena accettazione della russia nella famiglia europea come grande potenza quandpo elisabetta firrmò con maria teresa un accordo segreto sull'annesione della prussia orientale. poi caterina ii la grande che era occidentale e non una russa affascinata dall'occidente e alessandro i che introdusse ufficialmente la russia tra le 5 grandi potenze europee rendendo la russia una delle protagoniste della sconfitta di napoleone. al congresso di vienna (che non a caso si chiama concerto europeo) alessandro e i suoi ministri furono tra le figure di maggior rilievo. nell' ottocento il popolo si europeizzò e la disputa fra filo occidentalie slavofili si spostò all'interno dell'individo.
poi secondo me, le due rotture (rivoluzione bolscevica e guerra fredda)dipendaono dal fatto che la russia si è occidentalizzata peer propria scelta e non in modo coatto, ma che cmq è stata indotta a compiere qs scelta a causa dell'espansione dell'europa (come il giappone) o anche le lunghe discussioni che ci sono state per accettare i paesi dell'ex unione sovietica nella comunità europea.
quindi in ultima analisi non so chi sia affettivamento più vicino ma la russia, pur con delle contraddizioni, appartiene al sistema europa, il medio oriente, secondo me no (anche se appartiene ad altri sistemi). ciò mi fa percepire la russia come più vicina 8)
3 commenti:
il medio oriente non è più vicino?
io e la geografia...
sui km non ci giurerei, ma la russia fa parte del sistema economico e culturale europeo da molto più tempo che il medio oriente (ammesso che si possa dire che oggi ne faccia parte).
la faccio un pò lunga ma è un argomento che mi piace molto:
L'Idea di europa, per dirla come rousseau, funziona più o meno così: "tutte le potenze dell'europa costituiscono tra di loro una specie di sistema che le unisce con una stessa religione, con un identico diritto delle genti, con i costumi, con le lettere, con il commercio e con una sorta di equilibrio che è l'effetto necessario di tutto ciò. aggiungeteci la particolare situazione dell'europa, più ugualmente popolata, più ugualmente fertile più unita in tutte le sue parti, l'intreccio continuo di interessi che i vincoli di sangue e gli affari commercili, le arti, le colonie hanno stabilito fra i sovrani..l'umore incostante degli abitanti che li trascina a viaggiare senza posa, l'invenzione della stampa e l'inclinazione generale alle lettere che ha costituito fra essi una comunanza di studi e di conoscenze.. tutte queste cause insieme fanno dell'europa non soltanto, come l'asia o l'africa, una collezione ideale di popoli che non hanno in comune che un nome, ma una società reale che ha la sua religione, i sui costumi, le sue abitudini e perfino le sue leggi [...]"
Infatti coscienza europea significa differenziazione dell'europa come entità politica e morale da altre entità. in realtà la prima contrapposizione tra europa e qualcosa che europa non è, è opera del pensiero greco.
la contrapposizione greco/barbaro diventa romano/barbaro.
nel medioevo l'identità aggregante diventa la christianitas poi latini e franchi vs greco e bizantino e così avanti passando per le riflessioni di macchiavelli, montaigne, il mito del buon selvaggio,la definizione di civiltà, ovviamente voltaire fino a mazzini e poi chabod.
la russia che alla fine del medioevo faceva parte dei domini mongolo tartari, non ha fatto parte del sistema europa fino al *600 quando pietro il grande inizia l'occidentalizzazione.
il passaggio obbligato è stato, neanche a dirlo una guerra.
nel 16 sec emersero fra gli stati europei due sistemi di stati (quello del mar baltico considerato fuori della cristianità latina vs il sistema degli stati meridionali che ruotava attorno alla lotta che opponeva francia con gli ottomani agli ausburgo d'austria e di spagna).
tra mosca e gli ausburgo c'era un'implicita comunine di interessi che li opponeva alla francie e ai suoi alleati.
durante la reggenza della sorella di pietro il grande, sofia, venne stipulato un'alleanza con l'austria (e polonia). grazie a ciò la corte di vienna riconobbe la russia dei romanov come parte del sisitema, anche se non come membro effettivo della "repubblica europea"
per il momento l'occidentalizzazione della cultura russa rimase una moda di corte superficiale non spontanea.
pietro il grande continuò qs politica di occidentalizzazione rendendola più radicale. era affascinato dai commercianti e artigiani olandesi (protestanti), era convinto che per controllare lo stato russo dovesse padroneggiare le tecniche occidentali nel campo militare, la sua passione per il mare, la marina lo avvicinò a inbhilterra e olanda.
pietro introdusse a forza una forma ecclettica e russificata della civiltà occidentale.
continuarono la sua opera caterina i, le zarine anna e elisabetta.
potremmo considerare il 1760 la data della piena accettazione della russia nella famiglia europea come grande potenza quandpo elisabetta firrmò con maria teresa un accordo segreto sull'annesione della prussia orientale.
poi caterina ii la grande che era occidentale e non una russa affascinata dall'occidente e alessandro i che introdusse ufficialmente la russia tra le 5 grandi potenze europee rendendo la russia una delle protagoniste della sconfitta di napoleone.
al congresso di vienna (che non a caso si chiama concerto europeo) alessandro e i suoi ministri furono tra le figure di maggior rilievo.
nell' ottocento il popolo si europeizzò e la disputa fra filo occidentalie slavofili si spostò all'interno dell'individo.
poi secondo me, le due rotture (rivoluzione bolscevica e guerra fredda)dipendaono dal fatto che la russia si è occidentalizzata peer propria scelta e non in modo coatto, ma che cmq è stata indotta a compiere qs scelta a causa dell'espansione dell'europa (come il giappone)
o anche le lunghe discussioni che ci sono state per accettare i paesi dell'ex unione sovietica nella comunità europea.
quindi in ultima analisi non so chi sia affettivamento più vicino ma la russia, pur con delle contraddizioni, appartiene al sistema europa, il medio oriente, secondo me no (anche se appartiene ad altri sistemi).
ciò mi fa percepire la russia come più vicina
8)
dimenticai: vedi Bull e Watson, Chabod
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