giovedì 27 dicembre 2007
giovedì 20 dicembre 2007
banale?
dicembre mi innervosisce.. natale mi incattivisce.. preferivo il letargo.. o la muta della pelle.
intanto bado bene di farmi terra bruciata intorno.
intanto bado bene di farmi terra bruciata intorno.
domenica 16 dicembre 2007
Non ho paura non sento più il dolore
fatevi sotto, io sono qua che aspetto.
Non sono preoccupato
ci sono già passato
ma sono ancora in piedi,
ho un cuore blindato. Io posso stare nudo sotto i riflettori
e poi non abbassare mai lo sgaurdo.
Io posso camminare sul filo della lama
niente mi confonde,
ho un cuore blindato. Voglio un cuore blindato
a custodire le intuizioni
a difenderle dall'odio e dal rumore.
Voglio uno sguardo tagliente
puntato sul bersaglio
come un mirino
voglio un cuore blindato
Sono calmo, sicuro sereno come un lago
so chi sono, dove voglio andare.
Insultate, gridate,
schernite, minacciate
ma non potete toccarmi,
ho un cuore blindato.
Io so che verrà un giorno
un giorno non lontano
in cui vi metteranno sotto tiro.
E allora griderete e chiederete aiuto
ma nessuno è interessato ad aiutarvi.
Voglio un cuore blindato
a custodire le intuizioni
a difenderle dall'odio e dal rumore.
Voglio uno sguardo tagliente
puntato sul bersaglio
come un mirino
voglio un cuore blindato
(mcr)
fatevi sotto, io sono qua che aspetto.
Non sono preoccupato
ci sono già passato
ma sono ancora in piedi,
ho un cuore blindato. Io posso stare nudo sotto i riflettori
e poi non abbassare mai lo sgaurdo.
Io posso camminare sul filo della lama
niente mi confonde,
ho un cuore blindato. Voglio un cuore blindato
a custodire le intuizioni
a difenderle dall'odio e dal rumore.
Voglio uno sguardo tagliente
puntato sul bersaglio
come un mirino
voglio un cuore blindato
Sono calmo, sicuro sereno come un lago
so chi sono, dove voglio andare.
Insultate, gridate,
schernite, minacciate
ma non potete toccarmi,
ho un cuore blindato.
Io so che verrà un giorno
un giorno non lontano
in cui vi metteranno sotto tiro.
E allora griderete e chiederete aiuto
ma nessuno è interessato ad aiutarvi.
Voglio un cuore blindato
a custodire le intuizioni
a difenderle dall'odio e dal rumore.
Voglio uno sguardo tagliente
puntato sul bersaglio
come un mirino
voglio un cuore blindato
(mcr)
martedì 4 dicembre 2007
considerate le immanenti scadenze che mi impediscono una normale gestione del cosiddetto tempo libero.
considerato il fottuto periodo prenatalizio che è sempre più pre e sempre meno natalizio.
cansiderato che il suddetto porta inequivocabilmente umorismo alla boldi e de sica.
mi permetto di omologarmi al clima festaiolo e tipicamente italiano:
considerato il fottuto periodo prenatalizio che è sempre più pre e sempre meno natalizio.
cansiderato che il suddetto porta inequivocabilmente umorismo alla boldi e de sica.
mi permetto di omologarmi al clima festaiolo e tipicamente italiano:
lunedì 19 novembre 2007
giovedì 15 novembre 2007
mercoledì 7 novembre 2007
difficile non fare di un lutto così grande per la cultura e l'etica italiana una bandiera politica.
solo una considerazione: qualcuno della mia generazione si sente in grado di raccogliere una eredità così alta? ci sono ancora grandi personalità pubbliche così brillanti e tutte di un pezzo?
goditi il silenzio da tutto questo parlare a vuoto, goditi la tua quiete.
sabato 27 ottobre 2007
martedì 16 ottobre 2007
una delle mie gatte si chiama guzz
l'italia è intorno al 40 posto per libertà di stampa nella classifica mondiale, ma alcune fonti la fanno cadere anche al 60
1 Finlandia 0,50
2 Islanda 0,50
3 Norvegia 0,50
4 Paesi Bassi 0,50
5 Canada 0,75
6 Irlanda 1,00
7 Germania 1,50
8 Portogallo 1,50
9 Svezia 1,50
10 Danimarca 3,00
11 Francia 3,25
12 Australia 3,50
13 Belgio 3,50
14 Slovenia 4,00
15 Costa Rica 4,25
16 Svizzera 4,25
17 Stati Uniti 4,75
18 Hong Kong 4,83
19 Grecia 5,00
20 Equador 5,50
21 Benin 6,00
22 Inghilterra 6,00
23 Uruguay 6,00
24 Cile 6,50
25 Ungheria 6,50
26 Africa del Sud 7,50
27 Austria 7,50
28 Giappone 7,50
29 Spagna 7,75
30 Polonia 7,75
31 Namibia 8,00
32 Paraguay 8,50
33 Croazia 8,75
34 El Salvador 8,75
35 Taiwan 9,00
36 Mauricio 9,50
37 Perú 9,50
38 Bulgaria 9,75
39 Corea del Sud 10,50
40 Italia 11,00
41 Repubblica Ceca 11,25
42 Argentina 12,00
43 Bosnia-Erzegovina 12,50
44 Mali 12,50
45 Romania 13,25
46 Capo Verde 13,75
47 Senegal 14,00
48 Bolivia 14,50
49 Nigeria 15,50
50 Panama 15,50
51 Sri Lanka 15,75
52 Uganda 17,00
53 Niger 18,50
54 Brasile 18,75
55 Costa de Marfil 19,00
56 Libano 19,67
57 Indonesia 20,00
58 Comoras 20,50
59 Gabon 20,50
60 Yugoslavia 20,75
61 Seychelles 20,75
62 Tanzania 21,25
63 Repubblica africana 21,50
64 Gambia 22,50
65 Madagascar 22,75
66 Tailandia 22,75
67 Bahrein 23,00
68 Ghana 23,00
69 Congo 23,17
70 Mozambico 23,50
il secolo scorso, anzi due secoli fa
la nostra situazione è davvero miserevole: un breve lasso di tempo da vivere, pieno di fatica, misera, angoscia e dolore, senza minimamente sapere da dove veniamo, dove andiamo e perchè viviamo, e per soprammercato anche i preti di tutte le razze con le loro rispettive rivelazioni in proposito, accompagnate da minaccie contro i miscredenti.
l'umanità sta stretta nella religione così come un bambino, crescendo, diventa troppo grande per il suo vestito; e non c'è niente da fare: il vestito si strappa
nei secoli passati la religione era come una foresta dietro la quale gli eserciti potevano fermarsi e nascondersi.. dopo tanti tagli di alberi sono rimasti solo cespugli, dietro ai quali ogni tanto si nascondono dei farabutti, occorre perciò stare in guardia contro costoro che vorrebbero tirarla in ballo dappertutto e respingerli col proverbio: detras de la cruz esta el diablo.
(Schopenhauer)
l'umanità sta stretta nella religione così come un bambino, crescendo, diventa troppo grande per il suo vestito; e non c'è niente da fare: il vestito si strappa
nei secoli passati la religione era come una foresta dietro la quale gli eserciti potevano fermarsi e nascondersi.. dopo tanti tagli di alberi sono rimasti solo cespugli, dietro ai quali ogni tanto si nascondono dei farabutti, occorre perciò stare in guardia contro costoro che vorrebbero tirarla in ballo dappertutto e respingerli col proverbio: detras de la cruz esta el diablo.
(Schopenhauer)
lunedì 8 ottobre 2007
in principio era il piede
in principio era il piede .. qualche milione di anni fa il proto uomo non era così diverso dalle bestie..e tutto sommato dopo secoli di evoluzione, adesso è anche peggio se possibile. le bestie interagiscono in equilibrio con l'ambiente. l'uomo, a differenza della sua appartenenza alla razza dei mammiferi, lo colonizza e lo esaurisce per poi insediarsi in un nuovo ambiente. probabilmente è più vicino alla forma dei virus (citazione).
ma dunque..vediamo questo capolavoro che ci ha permesso di dominare nella lotta della sopravvivenza: il cervello.
il cervello è un organo che richiede un notevole dispendio di energia per poter funzionare. un cervello più grande obbliga il corpo a maggior consumi, in un uomo a condizione di riposo, il cervello è responsabile del 20% dei costi metabolici. perciò non si sarebbe sviluppato se non avesse dato un contributo significativo al successo della specie.
quindi a cosa serviva? in cosa consisteva questo favoloso vantaggio, che ci ha permesso di dominare il mondo e rovinarlo per sempre?
in realtà sembrerebbe molto banale: Fialkowski ha proposto un'ingegnosa soluzione: quel cervello enorme serviva per correre. correre dietro alla cena o al pranzo!
gli ominidi non avevano grandi zanne, nè grandi artigli per cacciare, ma avevano il piede.
un cervello di maggiori dimensioni serviva all'erectus per correre sotto il sole di mezzogiorno, cioè quando la maggior parte dei predatori cercava ombra, riposo e acqua.. fialkowski basa la sua teoria sull'ipotesi che, avendo un numero più elevato di cellule cerebrali, il cervello dell'erectus fosse più resistente in situazioni di stress termico durante le corse su lunga distanza. la loro perdita di efficienza porta al disorientamento, alle convulsioni, al collasso e infine alla morte. il cervello dell'erectus può essersi sovradimensionato prorpio per agire con successo nelle condizioni di stress termico che si producono durante la caccia della selvaggina su lunghe distanze.
gli uomini non sono i corridori più veloci del regno animale. anzi, i loro 30 km/h fanno ridere rispetto i 70 dei cavalli e i 100 dei ghepardi. ma quando si tratta di correre su lunghe distanze, gli uomini riescono a superare tutti.
tutt'oggi alcune popolazioni indigene sfruttano questa capacità per cacciare animali, rincorrendoli talvolta per giorni interi (nel messico settentrionale si insegue il daino per due giorni fino a quando questo cade a terra sfinito con gli zoccoli consumati)
la teoria di fialkowski sullo stress termico come motivo della crescita dimensionale del cervello si acccorda bene con altri elementi come: l'altezza adatta a disperdere calore, lo sviluppo di ghiandole sudorifere (gli uomini ne hanno più di ogni altro mammifero) e la perdita di pelo a differenze delle scimmie. l'aria doveva passare indisturbata sopra la pellicola umida del sudore per raffredare il corpo. ecco spiegata la partticolare nudità dell'uomo.
visto che correva su due gambe, l'erectus veniva colpito dai raggi del sole sulla sommità del capo, a differenza degli animali quadrupedi.
quindi probabilmente la transizione dall'erectus al sapiens implica una fondamentale riorganizzazione di questa grande massa di cervello.
come per il pc, più è complicato il problema da risolvere, più l'hard disk necessita di spazio e unità di memoria (non sono un'esperta ma più o meno dovrebbe essere così)
più o meno come dire che i polmoni si sono evoluti dalle sacche d'aria che i pesci usavano non per respirare ma per galleggiare. perciò potrebbe non essere un caso sostenere che il cervello che noi usiamo per pensare si sia evoluto da quello che gli erectus usavano per correre.
in definitiva tutto questo nostro grande vantaggio che ci permette di giocare il ruolo di dio nel confronti del mondo vegetale e animale è tutta una storia di piedoni puzzolenti e sudati..c'è chi ne andrebbe fiero
mercoledì 3 ottobre 2007
martedì 2 ottobre 2007
pensierino mentre l'acqua bolle..facile pensare a stomaco pieno
le forme di potere tendo ad autopreservarsi..questo è il motivo per cui è tutta la stessa cacca..le forme istituzionalizzate di dissenso sono gestite dal potere costituito in modo da non poter nuocere al potere stesso.. è tutto inutile eccetto i movimenti di rottura.. chiamati rivoluzioni.. e per chi ha da dire che ghandi ha fatto scuola.. attenzione.. era l'inghilterra stessa che non considerava più conveniente avere un'impero così vasto.. il problema che rivoluzione oggi è definito terrorismo o comunismo.. è solo il mio punto di vista.
domenica 30 settembre 2007
sabato 22 settembre 2007
l'arte globale ovvero l'impegno politico settoriale..nient'altro che una bella canzone
dedicato a quelli che in ogni cosa devono tirare fuori citazioni, lezioni e disussioni culturalmente alte.
Fottetevi voi e il vostro narcisismo intellettuale di sinistra.. venduti, sapere non per apparire ma per essere.
imparate a godervi le cose per la bellezza in se stessa.
siete come tutti gli altri porci
grazie MCR e Marquez
Fottetevi voi e il vostro narcisismo intellettuale di sinistra.. venduti, sapere non per apparire ma per essere.
imparate a godervi le cose per la bellezza in se stessa.
siete come tutti gli altri porci
grazie MCR e Marquez
venerdì 21 settembre 2007
il mondo delle favole
certo che vi prendete certe libertà con me
voi non vedete i buchi che faccio nel muro con martello, ne la mano che sanguina quando prendo a pugni qualsiasi cosa in casa immaginando che sia la vostra faccia
certo che credete che io sia buona e gentile e solare, pronta ad accogliere con un sorriso ogni vostra battuta stronza. voi non mi vede a 140 all'ora sulla strada sperando solo di impattare con qualsiasi cosa, voi non mi vedete bere fino quasi l'incoscienza, e voi non vedete come sto quando prendo le mie medicine,le mie medicine tossiche, facendo male a me per non doverlo fare a voi
non avete visto mai le testate che tiro al muro immaginando che sia le vostra testa che si apre, e il mio malditesta il vostro sangue che esce, caldo e lento
continuate a giudicarmi, ma neanche vi faccio vedere la superficie di me.
continuate a inquadrarmi ma sono così distante dai vostri pensieri e dal vostro sentire.
il mio stomaco che brucia pieno di alcol è come i vostri gridi di terrore mentre morite soffocati nei vostri stessi stereotipi
non avete mai visto le mie unghie mangiate fino alla matrice
per questo non mi rispettate e non avete paura di me
non conoscete la parte peggiore di me..e ringraziatemi per questo.
e non venitemi a dire che esisto solo io.. è per non uccidere tutti voi che cerco di rivolgere verso di me la rabbia
quando stavo a roma, alla mensa della caritas in stazione termini c'era un vecchio che non poteva a mangiare, non so per quale motivo.
io ero in coda come lui, ma con molta più giovinezza nel cuore, molta più pazienza.
e lui aveva fame e non poteva entrare, ma più che la fame, era affamato di giustizia, di smettere di subire le decisioni prese dagli altri per lui, le definizioni date dagli altri per lui.dover lottare per dei diritti che gli spettavano e basta. la stanchezza. la vedevo, chiara, sentivo la sconfitta nel mio cuore come fosse il suo.
e io me lo ricordo bene come protestò davanti quelli del servizio civile.
me lo ricordo così' bene che ogni tanto mi torna negli incubi
credo ci abbia pensato qualche momento
credo di averlo visto esitare per qualche istante
poi tirò fuori la lama
e io non avevo capito se era per se o per quelli che gli stavano attorno
ma lui aveva già deciso, e si tagliò lòa gola
non ci sono alternative quando le alternative stanno nel giudizio degli altri.e sei solo a sapere quello che provi, sempre la forza nella regola del branco
si era lamato per non fare del male agli altri.. ed era così pieno.. io lo avevo sentito..
poi sono arrivati gli sbirri ma io me ne stavo andando perchè mio faceva del male, vedere una persona senza alternative.quanto avesse colpito me
ora ditemi: viviana, silvia, antonio, erika..e tutti quelli che si sentono meglio di me solo perchè non sgomito come voi per un pezzetto di polvere.. quanto pensate che io possa resistere senza lamare me..o voi?
lunedì 10 settembre 2007
piccoli protocolli crescono
ogni pagina bianca di internet consuma 74 watt.
ogni pagina scura ne "brucia" solo 59.
www.lifegate.it/gaatle
come google.. ma più kioto
ogni pagina scura ne "brucia" solo 59.
www.lifegate.it/gaatle
come google.. ma più kioto
giovedì 6 settembre 2007
ripensavo recentemente alle polemica di qualche mese su fa al concerto del 1 maggio di roma, quando l'osservatore romano ha tacciato il conduttore rivera di terrorismo poichè aveva attaccato il Papa, e la Chiesa che "non si è mai evoluta": "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non è stato così per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana" aveva detto più o meno dal palco.
dal corriere della sera leggo che in risposta(la versione online del quotidiano cattolico non sembra avere un'archivio consultabile) le testuali parole erano state: «Anche questo è terrorismo. È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. È vile e terroristico - stigmatizza ancora l'organo della Santa Sede - lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere».
ora, non voglio entrare nella merito della disputa, che tra l'altro sembra ampiamente archiviata dall'attenzione mass mediatica e dal dibattito politico, nel casetto cose scomode da far passare al più presto in secono piano.
mi piacerebbe invece riflettere su alcune personalità lontane della quella piazza rossa, retaggio di un anticlericalismo ateo e comunista, troppo impegnata in un culto della personalità di stampo stalinista, presa dai trastullamenti di un amore libero e immorale, fornicatrice e se possibile anche drogata. quella folla facilmente eccitabile in effetti assomiglia troppo alle masse devote delle parate militari e ginniche dei regimi comunisti al di la della cortina di ferro.
ed in effetti mi pareva di aver letto da qualche parte che il collosseo avesse qualcosa di tristemente simile ai gulag siberiani.
no no per l'amor del signore, parliamo di cose serie, parliamo di grandi personaggi che hanno fatto grande la storia del nostro Paese. parliamo di chi ha fatto il nostro Paese.
vediamo: c'era un tizio una volta, si chiamava Garibaldi. l'eroe dei due mondi, uomo senza ideologie,sottomesso alla monarchia e repubblicano nel cuore, pronto a mettere la spada a disposizione del re pur di vedere la sua Italia libera e unita.. si si proprio quello a cui è intitolata la tua via..quello che ci è stato corteggiato da Lincoln (gli offre il comando delle truppe nordiste), da Palmestron, da La Marmora..acclamato in tutto il mondo da milioni di persone e guida per moderati e democratici; eletto deputato nei parlamenti di mezzo mondo (a MOntevideo, nell'Uruguay; nel regno di Sardegna; a Roma; a Parigi). Proprio quello che disse la celebra frase: "qui si a l'Italia o si muore"..già..ma disse anche: "il papa è il demonio", un pò meno celebre.
afferma in un manifesto: "in Italia bisogna assicurare la libertà messa in pericolo da clericalismo e dai suoi complici"... se non è terrorismo questo!!!
ce n'era un altro, questo non ve lo siete dimenticati, era Camillo Benso, conte di Cavour.. si si proprio l'esponente più brillante della Destra storica. quello che impresse la svolta liberoscambista alla politica economica piemontese. il liberale moderato che vedeva nel libero scambio sinonimo di progresso ed espansione del benessere genrale.. bhè proprio lui, quel terrorista di Cavour, seguì una politica ecclesiastica volta alla laicizzazione del matrimonio, regolandolo come un mero contratto civile (il progetto naufragò). riusci a ridurre il numero degli ordini ecclesiastici negli stati sardi; a incamerare i beni di quelli soppressi, destinandoli alla beneficenza e all'insegnamento; a togliere alle congregazioni religiose personalità giuridica.
non vorrei neanche scomodare quell'intrigante bandito di nome Giuseppe Mazzini che addirittura portò avanti il progetto terroristico della Terza Roma: "dopo la Roma degli imperatori, dopo la roma dei papi, verrà la Roma del Popolo"
Direi proprio che l'Italia, una e indipendente, porta un vizio d'origine: un Paese nato grazie all'azione,al sacrificio,alla brilantezza e all'amor di patria di esponenti terroristici.
dal corriere della sera leggo che in risposta(la versione online del quotidiano cattolico non sembra avere un'archivio consultabile) le testuali parole erano state: «Anche questo è terrorismo. È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. È vile e terroristico - stigmatizza ancora l'organo della Santa Sede - lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere».
ora, non voglio entrare nella merito della disputa, che tra l'altro sembra ampiamente archiviata dall'attenzione mass mediatica e dal dibattito politico, nel casetto cose scomode da far passare al più presto in secono piano.
mi piacerebbe invece riflettere su alcune personalità lontane della quella piazza rossa, retaggio di un anticlericalismo ateo e comunista, troppo impegnata in un culto della personalità di stampo stalinista, presa dai trastullamenti di un amore libero e immorale, fornicatrice e se possibile anche drogata. quella folla facilmente eccitabile in effetti assomiglia troppo alle masse devote delle parate militari e ginniche dei regimi comunisti al di la della cortina di ferro.
ed in effetti mi pareva di aver letto da qualche parte che il collosseo avesse qualcosa di tristemente simile ai gulag siberiani.
no no per l'amor del signore, parliamo di cose serie, parliamo di grandi personaggi che hanno fatto grande la storia del nostro Paese. parliamo di chi ha fatto il nostro Paese.
vediamo: c'era un tizio una volta, si chiamava Garibaldi. l'eroe dei due mondi, uomo senza ideologie,sottomesso alla monarchia e repubblicano nel cuore, pronto a mettere la spada a disposizione del re pur di vedere la sua Italia libera e unita.. si si proprio quello a cui è intitolata la tua via..quello che ci è stato corteggiato da Lincoln (gli offre il comando delle truppe nordiste), da Palmestron, da La Marmora..acclamato in tutto il mondo da milioni di persone e guida per moderati e democratici; eletto deputato nei parlamenti di mezzo mondo (a MOntevideo, nell'Uruguay; nel regno di Sardegna; a Roma; a Parigi). Proprio quello che disse la celebra frase: "qui si a l'Italia o si muore"..già..ma disse anche: "il papa è il demonio", un pò meno celebre.
afferma in un manifesto: "in Italia bisogna assicurare la libertà messa in pericolo da clericalismo e dai suoi complici"... se non è terrorismo questo!!!
ce n'era un altro, questo non ve lo siete dimenticati, era Camillo Benso, conte di Cavour.. si si proprio l'esponente più brillante della Destra storica. quello che impresse la svolta liberoscambista alla politica economica piemontese. il liberale moderato che vedeva nel libero scambio sinonimo di progresso ed espansione del benessere genrale.. bhè proprio lui, quel terrorista di Cavour, seguì una politica ecclesiastica volta alla laicizzazione del matrimonio, regolandolo come un mero contratto civile (il progetto naufragò). riusci a ridurre il numero degli ordini ecclesiastici negli stati sardi; a incamerare i beni di quelli soppressi, destinandoli alla beneficenza e all'insegnamento; a togliere alle congregazioni religiose personalità giuridica.
non vorrei neanche scomodare quell'intrigante bandito di nome Giuseppe Mazzini che addirittura portò avanti il progetto terroristico della Terza Roma: "dopo la Roma degli imperatori, dopo la roma dei papi, verrà la Roma del Popolo"
Direi proprio che l'Italia, una e indipendente, porta un vizio d'origine: un Paese nato grazie all'azione,al sacrificio,alla brilantezza e all'amor di patria di esponenti terroristici.
sabato 1 settembre 2007
forse non tutti sanno che..
il cardinale (testo del 2002) joseph ratzinger è al vertice di un'istituzione cattolica, la Congregazione per la dottrina della fede. questa denominazione è piuttosto recente poichè data al 1965 e probabilmente è sconosciuta a molti laici, ma l'istituzione è una delle più antiche ed ha alle spalle una storia unica e gravida di conseguenze che risale al xiii sec. nel 1542 prese il nome di Sant'Uffizio ed in precedenza era denominata Santa Inquisizione. il cardinale ratzinger, quindi, è il Grande Inquisitore dei tempi moderni.
[...]
fra tutti i ministeri in cui è divisa la Chiesa, la Congregazione per la dottrina della fede è il più potente e probabilmente ratzinger è, fra i cardinali, quello più vicino al papa. sicuramente essi hanno molti lati in comune: ambedue desiderano restaurare alcuni valori preconciliari (concilio vaticano ii) e non amano i teologi, che ratzinger ritiene abbiano esposto la Chiesa all'azione corrosiva delle influenze secolari. uomo con un'impronta assai pessimistica, ratzinger ha la sensazione che la Chiesa stia crollando. pensa che solo la soppressione di qualsiasi dissenso possa assicurarne la sopravvivenza come fede unificata e giudica "ciechi o illusi" coloro che non condividono il suo pessimismo.
come in passato l'Inquisizione, anche la Congregazione è, in larga misura, un tribunale. la Congregazione ha i propri giudici, il capo dei quali è chiamato assessore. l'assessore è coadiuvato da un commissario e da due monaci domenicani che hanno il compito specifico di istruire qualunque indagine la Congregazione decida di intraprendere. generalmente le indagini riguardano le violazioni alla dottrina commesse da ecclesistici, o altri aspetti che possono rappresentare una minaccia per l'unità della chiesa. come avveniva nel medioevo, le indagini sono condotte nella più totale segretezza
da IL MISTERO DEL MAR MORTO (BAIGENT LEIGH)
libro sui rotoli di Qumram che spero tutti possano conoscere, in qualsiasi cosa credano. le note sul testo danno i riferimenti necessari per poter sostenere le cose scritte.
ringrazio robi, col cuore per aver condiviso e aver "passato l'informazione"
[...]
fra tutti i ministeri in cui è divisa la Chiesa, la Congregazione per la dottrina della fede è il più potente e probabilmente ratzinger è, fra i cardinali, quello più vicino al papa. sicuramente essi hanno molti lati in comune: ambedue desiderano restaurare alcuni valori preconciliari (concilio vaticano ii) e non amano i teologi, che ratzinger ritiene abbiano esposto la Chiesa all'azione corrosiva delle influenze secolari. uomo con un'impronta assai pessimistica, ratzinger ha la sensazione che la Chiesa stia crollando. pensa che solo la soppressione di qualsiasi dissenso possa assicurarne la sopravvivenza come fede unificata e giudica "ciechi o illusi" coloro che non condividono il suo pessimismo.
come in passato l'Inquisizione, anche la Congregazione è, in larga misura, un tribunale. la Congregazione ha i propri giudici, il capo dei quali è chiamato assessore. l'assessore è coadiuvato da un commissario e da due monaci domenicani che hanno il compito specifico di istruire qualunque indagine la Congregazione decida di intraprendere. generalmente le indagini riguardano le violazioni alla dottrina commesse da ecclesistici, o altri aspetti che possono rappresentare una minaccia per l'unità della chiesa. come avveniva nel medioevo, le indagini sono condotte nella più totale segretezza
da IL MISTERO DEL MAR MORTO (BAIGENT LEIGH)
libro sui rotoli di Qumram che spero tutti possano conoscere, in qualsiasi cosa credano. le note sul testo danno i riferimenti necessari per poter sostenere le cose scritte.
ringrazio robi, col cuore per aver condiviso e aver "passato l'informazione"
intermezzo rilassante
sarà arrivata a molti via mail..era una catena..non ho controllato se la questione della trasmissione alla radio sia effettivamente avvenuta..ma anche fosse solo uno spunto, mi sembrava una storiella interessante:
La dottoressa Laura Schlesinger é una famosa giornalista della radioa mericana; nella sua trasmissione dispensa consigli alle persone che telefonano. Qualche tempo fa, Laura ha affermato che l'Omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22) é un abominio, e non può essere tollerata in alcun caso. La seguente é una lettera spedita alla dott.ssa Laura Schlesinger.
cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò é un abominio. Fine della discussione.Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle
- Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce (Esodo 21:7).
Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
- Quando sull'altare sacrificale accendo un fuoco e vi ardo un toro, so
dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Lev.1.9).Il problema é con i miei vicini: loro, i blasfemi, sostengono che l'odore non é piacevole. Devo forse percuoterli?
- So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni(Lev.15: 19-24).Il problema é come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne s'offendono.
- Il Levitico ai versi 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi.Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?
- Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei é considerato un abominio (Lev. 11:10), lo sia meno dell'omosessualità. Non sono affatto d'accordo.
Può illuminarci sulla questione?
- Sempre il Levitico ai versi 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all'altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso gli occhiali per leggere...La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c'é qualche scappatoia alla
questione?
- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo é espressamente vietato dalla Bibbia (Lev 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
- Ancora nel Levitico (11:6-8) viene detto che toccare la pelle di maiale
morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
- Mio zio possiede una fattoria. E' andato contro Lev. 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. E'proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondere a queste semplici domande. Nell'occasione, la ringrazio ancora per essere così solerte nel ricordare a tutti noi che la parola di Dio é eterna ed immutabile.Sempre suo.
Un ammiratore devoto
La dottoressa Laura Schlesinger é una famosa giornalista della radioa mericana; nella sua trasmissione dispensa consigli alle persone che telefonano. Qualche tempo fa, Laura ha affermato che l'Omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22) é un abominio, e non può essere tollerata in alcun caso. La seguente é una lettera spedita alla dott.ssa Laura Schlesinger.
cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò é un abominio. Fine della discussione.Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle
- Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce (Esodo 21:7).
Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
- Quando sull'altare sacrificale accendo un fuoco e vi ardo un toro, so
dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Lev.1.9).Il problema é con i miei vicini: loro, i blasfemi, sostengono che l'odore non é piacevole. Devo forse percuoterli?
- So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni(Lev.15: 19-24).Il problema é come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne s'offendono.
- Il Levitico ai versi 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi.Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?
- Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?
- Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei é considerato un abominio (Lev. 11:10), lo sia meno dell'omosessualità. Non sono affatto d'accordo.
Può illuminarci sulla questione?
- Sempre il Levitico ai versi 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all'altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso gli occhiali per leggere...La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c'é qualche scappatoia alla
questione?
- Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo é espressamente vietato dalla Bibbia (Lev 19:27). In che modo devono esser messi a morte?
- Ancora nel Levitico (11:6-8) viene detto che toccare la pelle di maiale
morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?
- Mio zio possiede una fattoria. E' andato contro Lev. 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. E'proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondere a queste semplici domande. Nell'occasione, la ringrazio ancora per essere così solerte nel ricordare a tutti noi che la parola di Dio é eterna ed immutabile.Sempre suo.
Un ammiratore devoto
il sonno della ragione genera mostri
avvertenza: chiunque possa ritenersi offeso o turbato da queste immagini scorra velocemente avanti e prenda in mano un libro di storia.
l'oppio:
(1 e 2) i grandi leader salutano il popolo e lo conquistano con il carisma e le risposte ai problemi con facili parole d'ordine..credere ed obbidire..ora et labora..arbeit macht frei..libretti rossi tra le mani;
(3, 4 e 5) piccoli errori di valutazione.. il giudizio ai posteri, ( se non saranno già desaparecidos..suggerisco garage olimpo) quando il potere, la politica, gli interessi e le lobby non avranno più interesse ad inquinare l'opinione pubblica o non potranno più evitarlo;
(6 e 7) franco e gregorio 13..un volo pindarico un pò azzardato.. mi si sono richiamati alla mente per la mantellina porpora e la divisa da generale.. ogni regime ha i propri stemmi e le proprie divise sia che si travestano di rosso o di nero, sia che portino il verbo al popolo o una bomba nucleare nella stiva dell'aereo (suggerisco terra e libertà di loach)
(8) pio 12 non ha bisogno di presentazioni.
l'oppio:
(1 e 2) i grandi leader salutano il popolo e lo conquistano con il carisma e le risposte ai problemi con facili parole d'ordine..credere ed obbidire..ora et labora..arbeit macht frei..libretti rossi tra le mani;
(3, 4 e 5) piccoli errori di valutazione.. il giudizio ai posteri, ( se non saranno già desaparecidos..suggerisco garage olimpo) quando il potere, la politica, gli interessi e le lobby non avranno più interesse ad inquinare l'opinione pubblica o non potranno più evitarlo;
(6 e 7) franco e gregorio 13..un volo pindarico un pò azzardato.. mi si sono richiamati alla mente per la mantellina porpora e la divisa da generale.. ogni regime ha i propri stemmi e le proprie divise sia che si travestano di rosso o di nero, sia che portino il verbo al popolo o una bomba nucleare nella stiva dell'aereo (suggerisco terra e libertà di loach)
(8) pio 12 non ha bisogno di presentazioni.
martedì 28 agosto 2007
Rigurgito: la morte è insopportabile per chi non riesce a vivere
C'era tempo di canzoni e musiche cosi' forti che incontrarle ora in qualche traccia nascosta del pc fa ancora male.. c'era un tempo di musiche e parole così forti che incontrarle ora in qualche traccia sperduta della mente....
c'era il tempo tutte le notti tardi con gli amici a giocare a scala o a scacchi, con un po' di rosso.. e parole di rivoluzione che saltavano fuori dal cuore fresco..e pertini attaccato alla parete ci benediceva.
poi c'era il tempo delle corse in macchina a tarda notte..solo per rubare un bacio o l'amore.. per risolvere un problema che in quel momento era l'unica cosa che esisteva.. perchè la nostra amicizia era esattamente quello che eravamo.
E poi c'era il tempo delle sbornie sdraiata sul marciapiedi giurando su dio ogni volta che sarebbe stata l'ultima.. e c'erano le notti di droga.. a dormire in inverno davanti una stufa a gas nella taverna o cantina di qualcuno e muoversi a scossoni, ogni volta che il caldo superava il fascio di nervi impegnati a darmi benessere..sempre troppo tardi..e l'odore del gas.. e qualcuna che mi teneva fra le braccia..e c'era il pugno alzato ai concerti.. le parole d'ordine di lotta e ribellione.. c'erano i libri che ci prestavamo..e le citazioni che solo noi potevamo capire fra di noi..e il mondo era nostro.
e c'era la mia ammirazione per gli amici che suonavano o cantavano o giocavano..e ballavano.. mai invidia.. mi sentivo al mio posto, fra la mia gente..
e le notti a correre a piedi nudi per strada.. ringraziando un dio qualsiasi di averci dato gli uni agli altri..avendo l'assoluta certezza che non sarebbe mai finito, finchè la musica suonava nell'autoradio..
avevamo energia per vivere, e il piacere di farlo.
I boschi dove facevamo l'amore, in due, in tre, in quattro.. e se guardavamo le stelle vicini al fuoco era la stessa sensazione..
i sabati notte a milano..la macchina su zara..piena di entusiasmo che usciva dal finestrino assieme al fumo..e la domenica svegli tardi a fare due passi al laghetto..a leccare le ferite di un due di picche o gloriarsi della scopata che non era mai cosi' fantastica come era sembrata la notte prima.
com'è finito male tutto questo..che peccato..quante persone sulla strada..quante lacrime..come quelle di nostalgia..togliendo tutte le cose brutte che sono venute dopo...
solo per una canzone che non sentivo più da un tempo che sembra una vita..cosi' mi guardo le foto, riporto alla mente sensazioni e me le godo..dimenticando per stasera il male che ho provato nella distruzione di tutto questo..tappa della vita..come quella di tutti.. ma per me rimane speciale.. e mi sorprendo del mio sorriso in quella foto.
- io mi accorgo che si è giocato forte per i nostri nervi e così anche la sylvia che mi scrive un letterone che mi farà piangere e bestemmiare. dice che abbiamo pagato troppo caro il prezzo per la ricerca di una nostra autenticità, che tutto quanto abbiamo fatto era giusto e lecito e sacrosanto perchè lo si è voluto e questo basta a giustificare ogni azione, ma i tempi sono duri e la realtà del quotidiano anche e ci si ritrova sempre a fare i conti con qualche superego malamente digerito; che è stata tutta un'illusione, che non siamo mai state così libere come ora che conosciamo il peso effettivo dei condizionamenti....... ci ritroviamo con benedetto e la sylvia lungo il corrdioio mentre le fanno la lavanda gastrica e ci diciamo forza forza che gliela fa, ma c'è quasi nausea per quegli anni sbandati e quel passato che vorremmo anche noi rigettare insieme alla nanni, quel pomeriggio vuoto di febbraio- P.V. Tondelli (mimi e istrioni)
c'era il tempo tutte le notti tardi con gli amici a giocare a scala o a scacchi, con un po' di rosso.. e parole di rivoluzione che saltavano fuori dal cuore fresco..e pertini attaccato alla parete ci benediceva.
poi c'era il tempo delle corse in macchina a tarda notte..solo per rubare un bacio o l'amore.. per risolvere un problema che in quel momento era l'unica cosa che esisteva.. perchè la nostra amicizia era esattamente quello che eravamo.
E poi c'era il tempo delle sbornie sdraiata sul marciapiedi giurando su dio ogni volta che sarebbe stata l'ultima.. e c'erano le notti di droga.. a dormire in inverno davanti una stufa a gas nella taverna o cantina di qualcuno e muoversi a scossoni, ogni volta che il caldo superava il fascio di nervi impegnati a darmi benessere..sempre troppo tardi..e l'odore del gas.. e qualcuna che mi teneva fra le braccia..e c'era il pugno alzato ai concerti.. le parole d'ordine di lotta e ribellione.. c'erano i libri che ci prestavamo..e le citazioni che solo noi potevamo capire fra di noi..e il mondo era nostro.
e c'era la mia ammirazione per gli amici che suonavano o cantavano o giocavano..e ballavano.. mai invidia.. mi sentivo al mio posto, fra la mia gente..
e le notti a correre a piedi nudi per strada.. ringraziando un dio qualsiasi di averci dato gli uni agli altri..avendo l'assoluta certezza che non sarebbe mai finito, finchè la musica suonava nell'autoradio..
avevamo energia per vivere, e il piacere di farlo.
I boschi dove facevamo l'amore, in due, in tre, in quattro.. e se guardavamo le stelle vicini al fuoco era la stessa sensazione..
i sabati notte a milano..la macchina su zara..piena di entusiasmo che usciva dal finestrino assieme al fumo..e la domenica svegli tardi a fare due passi al laghetto..a leccare le ferite di un due di picche o gloriarsi della scopata che non era mai cosi' fantastica come era sembrata la notte prima.
com'è finito male tutto questo..che peccato..quante persone sulla strada..quante lacrime..come quelle di nostalgia..togliendo tutte le cose brutte che sono venute dopo...
solo per una canzone che non sentivo più da un tempo che sembra una vita..cosi' mi guardo le foto, riporto alla mente sensazioni e me le godo..dimenticando per stasera il male che ho provato nella distruzione di tutto questo..tappa della vita..come quella di tutti.. ma per me rimane speciale.. e mi sorprendo del mio sorriso in quella foto.
- io mi accorgo che si è giocato forte per i nostri nervi e così anche la sylvia che mi scrive un letterone che mi farà piangere e bestemmiare. dice che abbiamo pagato troppo caro il prezzo per la ricerca di una nostra autenticità, che tutto quanto abbiamo fatto era giusto e lecito e sacrosanto perchè lo si è voluto e questo basta a giustificare ogni azione, ma i tempi sono duri e la realtà del quotidiano anche e ci si ritrova sempre a fare i conti con qualche superego malamente digerito; che è stata tutta un'illusione, che non siamo mai state così libere come ora che conosciamo il peso effettivo dei condizionamenti....... ci ritroviamo con benedetto e la sylvia lungo il corrdioio mentre le fanno la lavanda gastrica e ci diciamo forza forza che gliela fa, ma c'è quasi nausea per quegli anni sbandati e quel passato che vorremmo anche noi rigettare insieme alla nanni, quel pomeriggio vuoto di febbraio- P.V. Tondelli (mimi e istrioni)
sabato 28 luglio 2007
tutto ciò in cui credo viene chiamato terrorismo
PRINCIPI FONDAMENTALI
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6.
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10.
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
TITOLO I
RAPPORTI CIVILI
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Art. 14.
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
Art. 17.
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Art. 18.
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Art. 22.
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.
Art. 23.
Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Art. 25.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
Art. 26.
L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
Art. 27.
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
[...]
La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.
Data a Roma, addì 27 dicembre 1947.
ENRICO DE NICOLA
Controfirmano:
Il Presidente dell’Assemblea Costituente :
UMBERTO TERRACINI
Il Presidente del Consiglio dei Ministri:
DE GASPERI ALCIDE
Visto: il Guardasigilli GIUSEPPE GRASSI
Art. 1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Art. 5.
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.
Art. 6.
La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Art. 8.
Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge.
Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.
I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con le relative rappresentanze.
Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Art. 10.
L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute.
La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali.
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11.
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Art. 12
La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.
PARTE I
DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI
TITOLO I
RAPPORTI CIVILI
Art. 13.
La libertà personale è inviolabile.Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Art. 14.
Il domicilio è inviolabile.
Non vi si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri, se non nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie prescritte per la tutela della libertà personale.
Gli accertamenti e le ispezioni per motivi di sanità e di incolumità pubblica o a fini economici e fiscali sono regolati da leggi speciali.
Art. 15.
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Art. 16.
Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.
Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.
Art. 17.
I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.
Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.
Art. 18.
I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.
Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.
Art. 19.
Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.
Art. 20.
Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d'una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative, né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.
Art. 21.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.
Art. 22.
Nessuno può essere privato, per motivi politici, della capacità giuridica, della cittadinanza, del nome.
Art. 23.
Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.
Art. 24.
Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.
Art. 25.
Nessuno può essere distolto dal giudice naturale precostituito per legge.
Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso.
Nessuno può essere sottoposto a misure di sicurezza se non nei casi previsti dalla legge.
Art. 26.
L'estradizione del cittadino può essere consentita soltanto ove sia espressamente prevista dalle convenzioni internazionali.
Non può in alcun caso essere ammessa per reati politici.
Art. 27.
La responsabilità penale è personale.
L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.
Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.
Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.
Art. 28.
I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti. In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
[...]
La Costituzione, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica.
La Costituzione dovrà essere fedelmente osservata come Legge fondamentale della Repubblica da tutti i cittadini e dagli organi dello Stato.
Data a Roma, addì 27 dicembre 1947.
ENRICO DE NICOLA
Controfirmano:
Il Presidente dell’Assemblea Costituente :
UMBERTO TERRACINI
Il Presidente del Consiglio dei Ministri:
DE GASPERI ALCIDE
Visto: il Guardasigilli GIUSEPPE GRASSI
giovedì 19 luglio 2007
milano come...
Ogni notte prima di andare a dormite, trovo un biglietto, vinco la lotteria..
mica è il primo che vedo: una volta ero nella campagna emiliana, ad una festa dell'unità dipersa e poco affollata.. che emozione..ho ancora i petali di rosa lanciati dal palco che qualcuno aveva preso per me..
il primo concerto di patti smith sono stata tutto il tempo da un lato del palco con una faccia inebetita, completamente assorbita della sua figura sul palco..
bhè anche questo concerto è stato lo stesso.. solo che le ero prorpio davanti e cantavo e saltavo e ballavo! io, che come massina espressività ho tenere il tempo con il piede o con le dita..
bhè lei ti tira prorpio fuori, ti coinvolge..è riuscita a scaldare quei morti di sonno che facevano da pubblico.. come non avere i brividi!!
una boccata di aria fresca nella milano della moratti, delle paure indotte a fini politici, del lavoro sopra ogni cosa, del girarsi della'altra parte.. perchè ci ostiniamo a farci andare bene una vita che non ci piace?
perchè non riusciamo a renderci conto che non ci piace? perchè tutti si lamentano ma non riusciamo ad organizzarci? perchè nessuno si ricorda più che c'è un'alternativa???
we dream, dream, dream for free.And when we dream it, when we dream it, when we dream it,Let's dream it, we'll dream it for free, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money,Free money, free money, free money, free.
The power to dream / to rule to wrestle the world from fools it's decreed the people rule it's decreed the people rule LISTEN I believe everything we dream can come to pass through our union we can turn the world around we can turn the earth's revolution we have the power People have the power ...
Il potere di sognare / di dettare le regole di lottare per cacciare dal mondo i folli è promulgata la legge della gente è promulgata la legge della gente Ascolta: Io credo che tutto quello che sogniamo può arrivare e può farci arrivare alla nostra unione noi possiamo rivoltare il mondo noi possiamo dare il via alla rivoluzione sulla terra noi abbiamo il potere La gente ha il potere ...
raccolgo ancora i petali.. prima o poi fioriranno rose.... SO EASY...
l'autore di questo post crede nella libera circolazione di cultura, idee, parole e suoni in quanto patrimonio di tutta l'umanità. Utilizza queste immagini non a scopo di profitto.
giovedì 21 giugno 2007
faceva veramente caldo.. la democrazia annaspava
non mi ricordo se era sabato o domenica, avevamo preso uno dei treni speciali.. come mille altre manifestazioni.. stazione centrale di milano, quando l'architetttura è un presagio.. forse erano le 9.. sicuramente mi ero alzata presto. il treno, ammassati uno sull'altro, con le birre, il fumo, le chitarre e gli amici..avrebbe potuto essere una delle mille altre manifestazioni.. però io lo sentivo che l'aria non era la stessa, niente risate sguaiate, nessuno che si dimenava.. si sarebbe quasi potuto dire che eravamo una caravona piuttosto composta. carlo era morto. l'impegno era più forte della paura.l'idea di esserci, li esattamente, dove si prendevano le decisioni..era come essere molto vicini al poter dire la mia..ed essere ascoltata. carlo era morto. si sentiva già il profumo del mare.
poco prima di entrare in stazione il treno si era fermato in una di quelle gallerie che si incontrano lungo tutta la costa. e li si era proprio visto che non eravamo tranquilli. subito voci allarmate che dicevano che non ci volevano far entrare in città, l'odore di qualcosa in gallerie mi aveva rimandato subito la mente ai lacrimogeni. i nervi erano già a spillo..e probabilmente non era neacnhe mezzogiorno. mi ricordo (ma non vorrei sbagliarmi) che il treno era passato per la toscana, un giro lunghissimo..
faceva veramente caldo.ero con un'amica che portava il collarino, avevamo fatto un incidente in macchina la settimana prima.io non lo portavo. sul treno vevo visto tanti vecchi amici, con qualcuno parlavo, mentre seguivo la massa di gente senza sapere esattemente dove stessi andando, verso la città.. all'inizio era piacevole, la gente ballava, i genovesi lanciavano secchiate d'acqua dai balconi e noi li si ringraziava applaudendo e gridando..la massa di gente era impressionante, mi ricordo di aver pensato che se fosse successo qualcosa non avrei avuto nessun posto dove correre..e che probabilmente ci saremmo calpestati, tanto era la ressa..
le notizie arrivavano veloci..hanno caricato la testa.. ci sono scontri lungo questa via o lungo quella..si facevano cordoni per impedire ai black block di passare.. un gruppo era passato vicino a noi..erano stati respinti a fischi e imprecazioni..io avevo sudore freddo che mi colava lungo la schiena.faceva veramente caldo..saranno state le 2 o le 3 quanod il sole è a picchio..eravamo fermi mi ricordo che c'era un benzinaio vicino..cercavamo ombra, acqua, forse c'era una fontanella..le voci dicevano che avevano spezzato il corteo in 2 o piu parti..e stavano picchiando quelli isolati..da lontano si sentiva arrivare l'odore dei lacrimogini..i telefoni non andavano..non riuscivo a chiamare erika, che anche lei era li..ma ci eravamo già lasciate..so che i miei stavano morendo di paura ma non riuscivo a chiamarli a casa per tranquillizzarli..forte ricordo gli elicotteri che ronzavano sopra.. e qualcuno che alzava il medio..poi mi ricordo una famiglia, coi bambini, che mi aveva colpito perchè la situazione stava diventando tesa..bloccati, nel caldo, una ressa mai vista (forse solo a firenze..qualche tempo dopo)senza sapere niente, senza sapere quando sarebbe toccato a noi, i nervi iniziavano a logorarsi.. e io pensai che il padre doveva avere una bella forza per far sembrare ai bambini che era tt ok..così ce ne stettimo fino a quando la mia amica non iniziò a svenire per il caldo credo..la paura..mi ricordo che le avevo fatto un cappello di carta con un foglio di giornale..o forse glielo aveva fatto qualcun'altro. riuscimmo a fermare uno di quei furgoncini su cui passavano i medici volontari a raccogliere i feriti.dopo qualche minuto..forse 15..forse 20 non saprei ci lasciarono in una scuola, sopra c'era il media center, un sacco di stranieri, ricordo che qualcuno parlava spagnolo, dei monitor con delle immagini di indymedia, dei computer..molti giornalisti con dei bambini..probabilmente figlio loro bho. noi eravamo state messe in palestra..c'erano delle brandine..molte occupate..molti sembravano addormentati o morti..mi ricordo ad un certo punto una ragazza che camminava in qs palestra mi pare ci fosse una specie di scrivania con dei medicinali o cose cos'..era un pò tarchiata..forse era romana dall'accento ed era senza naso. aveva una cavità grumosa, scura in mezzo alla faccia.. una manganellata, uno scarpone in pieno viso...qualcuno era passato a dirmi di far riposare la mia amica e di farla bere e forse avevo bagnato una maglietta da passarle addosso. di fanco a noi c'era un uomo sulla 50ina, genovese, anarchico, con una bandana sulla testa, sembrava un pirata..ed effettivamente faceva il marinaio..bruno era conciato male.. ci aveva raccontato che era vicino a pza alimonda venerdi..e che quando era stato il momento di correre, lui era caduto, era stato calpestato e poi raggiunto era stato massacrato. mi ricordo bene il segno dello stivale sulla sua schiena..non riusciva ad alzarsi..l'aiutavo a portargli le cose e a metterlo seduto..con lui siamo stati in contatto anche dopo..poi verso il 2003, quando è morto suo padre, l'ho completamente perso. ciao bruno, spero tu stia bene.
la mia amica dormì la maggior parte del tempo..io andai in giro li intorno, ma avevo paura e non mi allontanava, andai dentro il cortile della scuola di fronte. verso sera lei stava meglio, ma io non volevo andare in stazione io e lei da sole.. decidemmo di passare li la notte e l'indomani si sarebbe visto che fare. in teoria saremmo dovute andare nella scuola di fronte, che era il dormitorio, per lasciare liberi i posti in infermeria, ma verso sera la gente aveva smesso di affluire ed eravamo rimasti in pochi.rimanemmo dove eravamo e cercammo di dormire..mi ricordo di essermi addormentata..esausta.
nella notte mi svegliarono dei rumori concitati.. la gente correva, venivano spostate sedie, scrivanie..molti urlavano. gli sbirri avevano accerchiato la scuola e stavano per entrare. la mia amica era in panico, non si muoveva..io non sapevo che fare. conoscete la sensazione di essere in trappola, di non poter scappare da nessuna parte? presi la mia mica sotto braccio e me la tirai su per le scale, seguendo un gruppetto che andava da quella parte, sopra, forse, c'era dove dormivano i giornalisti..ma non ho fatto in tempo a vedere perchè quelli avanti stavano correndo indietro, gli sbirri erano dentro, ed erano sopra. corremmo indietro, presi dentro con la maglieeta nella gamba di un tavolo divelto..una barricata. tornammo nella palestra e con un gruppo di ragazzi ci mettemmo dentro lo stanzino degli attrezzi. bruno era con noi. qualcuno fece girare dei caschi gialli da lavoro, non erano abbastanza per tutti..diedi il mio alla mia amica, che differenza poteva fare. aspettammo in silenzio. vicini tra noi. un minuto forse neanche..io pensai solo che era un'eternità..ma non riuscivo a pensare a niente..sentivo il rumore fuori di tavoli trscinati e sedie sbattute. sentivo il mio cuore forte. ad un punto pensai che potevo pisciarmi sotto, ma non successe. successe invece che arrivarono e ci dissero di uscire. nessuno di noi si mosse. lo ripeterono più volte più forte e mi ricordo che qualcuno degli sbirri disse che se facevamo come dicevano loro non ci avrebbero fatto del male.uscimmo uno alla volta. ci sdraiarono faccia a terra mani sulla testa. non ci toccarono. bruno non riusciva asdraiarsi perchè era troppo conciato, si inginocchio e più tardi ottenne di sedersi su una sedia.anche la mia amica, visto che portava il collarino.io me ne stavo li..sentivol'odore di plastica del pavimento della palestra. sentii quella di fianco a me che diceva cabrones..pensai a terrà e libertà e mi venne da ridere..una risata isterica. buttarono all'aria tutto..non so se stavano cercando qualcosa e se fosse gratuito. non ci toccarono.. non so quanto tempo sono stata così. poi mi ricordo che quello che doveva essere il capo disse qualcosa alla radiolina e si ritirarono e io respirai.
qualcuno parlò con me..uno mi parlò delle associazioni animaliste.. o forse vidi solo l'adesivo da qualche parte, o forse ne faceva parte lui. la mia amica si consolò con un francese belloccio dimentivandosi che ci fossi anch'io li e che avessi una paura fottuta anch'io.
credo che quell'animalista cercasse di distrarmi o distrarsi. ricordo di ver camminato avanti e indietro per un corridoio, senza riuscire a mettermi giu. ricordo di essermi alzata e seduta 20 volte in 20 posti diversi..
non mi ricordo se qualcuno mi disse che fuori c'era ancora tanto movimento o se sentii io i rumori o se entrambe le cose.. mi affacciai fuori e vidi la stradina stretta stretta piena di sbirri, in semicerchio avanti una 20 di metri, dovec'era l'entrata al dormitorio. feci 3 passi fuori dal cancello della mia scuola ma ebbi paura e tornai indietro, in fondo si vedevano un sacco di luci..ambulanze..polizia..forse molti erano giornalisti.. credo di aver camminato dentro la scuola, lungo la cancellata per avvicinarmi..forse i ricordi sono andati insieme con le immagini che si sono viste dopo nei telegiornali..
poco prima di entrare in stazione il treno si era fermato in una di quelle gallerie che si incontrano lungo tutta la costa. e li si era proprio visto che non eravamo tranquilli. subito voci allarmate che dicevano che non ci volevano far entrare in città, l'odore di qualcosa in gallerie mi aveva rimandato subito la mente ai lacrimogeni. i nervi erano già a spillo..e probabilmente non era neacnhe mezzogiorno. mi ricordo (ma non vorrei sbagliarmi) che il treno era passato per la toscana, un giro lunghissimo..
faceva veramente caldo.ero con un'amica che portava il collarino, avevamo fatto un incidente in macchina la settimana prima.io non lo portavo. sul treno vevo visto tanti vecchi amici, con qualcuno parlavo, mentre seguivo la massa di gente senza sapere esattemente dove stessi andando, verso la città.. all'inizio era piacevole, la gente ballava, i genovesi lanciavano secchiate d'acqua dai balconi e noi li si ringraziava applaudendo e gridando..la massa di gente era impressionante, mi ricordo di aver pensato che se fosse successo qualcosa non avrei avuto nessun posto dove correre..e che probabilmente ci saremmo calpestati, tanto era la ressa..
le notizie arrivavano veloci..hanno caricato la testa.. ci sono scontri lungo questa via o lungo quella..si facevano cordoni per impedire ai black block di passare.. un gruppo era passato vicino a noi..erano stati respinti a fischi e imprecazioni..io avevo sudore freddo che mi colava lungo la schiena.faceva veramente caldo..saranno state le 2 o le 3 quanod il sole è a picchio..eravamo fermi mi ricordo che c'era un benzinaio vicino..cercavamo ombra, acqua, forse c'era una fontanella..le voci dicevano che avevano spezzato il corteo in 2 o piu parti..e stavano picchiando quelli isolati..da lontano si sentiva arrivare l'odore dei lacrimogini..i telefoni non andavano..non riuscivo a chiamare erika, che anche lei era li..ma ci eravamo già lasciate..so che i miei stavano morendo di paura ma non riuscivo a chiamarli a casa per tranquillizzarli..forte ricordo gli elicotteri che ronzavano sopra.. e qualcuno che alzava il medio..poi mi ricordo una famiglia, coi bambini, che mi aveva colpito perchè la situazione stava diventando tesa..bloccati, nel caldo, una ressa mai vista (forse solo a firenze..qualche tempo dopo)senza sapere niente, senza sapere quando sarebbe toccato a noi, i nervi iniziavano a logorarsi.. e io pensai che il padre doveva avere una bella forza per far sembrare ai bambini che era tt ok..così ce ne stettimo fino a quando la mia amica non iniziò a svenire per il caldo credo..la paura..mi ricordo che le avevo fatto un cappello di carta con un foglio di giornale..o forse glielo aveva fatto qualcun'altro. riuscimmo a fermare uno di quei furgoncini su cui passavano i medici volontari a raccogliere i feriti.dopo qualche minuto..forse 15..forse 20 non saprei ci lasciarono in una scuola, sopra c'era il media center, un sacco di stranieri, ricordo che qualcuno parlava spagnolo, dei monitor con delle immagini di indymedia, dei computer..molti giornalisti con dei bambini..probabilmente figlio loro bho. noi eravamo state messe in palestra..c'erano delle brandine..molte occupate..molti sembravano addormentati o morti..mi ricordo ad un certo punto una ragazza che camminava in qs palestra mi pare ci fosse una specie di scrivania con dei medicinali o cose cos'..era un pò tarchiata..forse era romana dall'accento ed era senza naso. aveva una cavità grumosa, scura in mezzo alla faccia.. una manganellata, uno scarpone in pieno viso...qualcuno era passato a dirmi di far riposare la mia amica e di farla bere e forse avevo bagnato una maglietta da passarle addosso. di fanco a noi c'era un uomo sulla 50ina, genovese, anarchico, con una bandana sulla testa, sembrava un pirata..ed effettivamente faceva il marinaio..bruno era conciato male.. ci aveva raccontato che era vicino a pza alimonda venerdi..e che quando era stato il momento di correre, lui era caduto, era stato calpestato e poi raggiunto era stato massacrato. mi ricordo bene il segno dello stivale sulla sua schiena..non riusciva ad alzarsi..l'aiutavo a portargli le cose e a metterlo seduto..con lui siamo stati in contatto anche dopo..poi verso il 2003, quando è morto suo padre, l'ho completamente perso. ciao bruno, spero tu stia bene.
la mia amica dormì la maggior parte del tempo..io andai in giro li intorno, ma avevo paura e non mi allontanava, andai dentro il cortile della scuola di fronte. verso sera lei stava meglio, ma io non volevo andare in stazione io e lei da sole.. decidemmo di passare li la notte e l'indomani si sarebbe visto che fare. in teoria saremmo dovute andare nella scuola di fronte, che era il dormitorio, per lasciare liberi i posti in infermeria, ma verso sera la gente aveva smesso di affluire ed eravamo rimasti in pochi.rimanemmo dove eravamo e cercammo di dormire..mi ricordo di essermi addormentata..esausta.
nella notte mi svegliarono dei rumori concitati.. la gente correva, venivano spostate sedie, scrivanie..molti urlavano. gli sbirri avevano accerchiato la scuola e stavano per entrare. la mia amica era in panico, non si muoveva..io non sapevo che fare. conoscete la sensazione di essere in trappola, di non poter scappare da nessuna parte? presi la mia mica sotto braccio e me la tirai su per le scale, seguendo un gruppetto che andava da quella parte, sopra, forse, c'era dove dormivano i giornalisti..ma non ho fatto in tempo a vedere perchè quelli avanti stavano correndo indietro, gli sbirri erano dentro, ed erano sopra. corremmo indietro, presi dentro con la maglieeta nella gamba di un tavolo divelto..una barricata. tornammo nella palestra e con un gruppo di ragazzi ci mettemmo dentro lo stanzino degli attrezzi. bruno era con noi. qualcuno fece girare dei caschi gialli da lavoro, non erano abbastanza per tutti..diedi il mio alla mia amica, che differenza poteva fare. aspettammo in silenzio. vicini tra noi. un minuto forse neanche..io pensai solo che era un'eternità..ma non riuscivo a pensare a niente..sentivo il rumore fuori di tavoli trscinati e sedie sbattute. sentivo il mio cuore forte. ad un punto pensai che potevo pisciarmi sotto, ma non successe. successe invece che arrivarono e ci dissero di uscire. nessuno di noi si mosse. lo ripeterono più volte più forte e mi ricordo che qualcuno degli sbirri disse che se facevamo come dicevano loro non ci avrebbero fatto del male.uscimmo uno alla volta. ci sdraiarono faccia a terra mani sulla testa. non ci toccarono. bruno non riusciva asdraiarsi perchè era troppo conciato, si inginocchio e più tardi ottenne di sedersi su una sedia.anche la mia amica, visto che portava il collarino.io me ne stavo li..sentivol'odore di plastica del pavimento della palestra. sentii quella di fianco a me che diceva cabrones..pensai a terrà e libertà e mi venne da ridere..una risata isterica. buttarono all'aria tutto..non so se stavano cercando qualcosa e se fosse gratuito. non ci toccarono.. non so quanto tempo sono stata così. poi mi ricordo che quello che doveva essere il capo disse qualcosa alla radiolina e si ritirarono e io respirai.
qualcuno parlò con me..uno mi parlò delle associazioni animaliste.. o forse vidi solo l'adesivo da qualche parte, o forse ne faceva parte lui. la mia amica si consolò con un francese belloccio dimentivandosi che ci fossi anch'io li e che avessi una paura fottuta anch'io.
credo che quell'animalista cercasse di distrarmi o distrarsi. ricordo di ver camminato avanti e indietro per un corridoio, senza riuscire a mettermi giu. ricordo di essermi alzata e seduta 20 volte in 20 posti diversi..
non mi ricordo se qualcuno mi disse che fuori c'era ancora tanto movimento o se sentii io i rumori o se entrambe le cose.. mi affacciai fuori e vidi la stradina stretta stretta piena di sbirri, in semicerchio avanti una 20 di metri, dovec'era l'entrata al dormitorio. feci 3 passi fuori dal cancello della mia scuola ma ebbi paura e tornai indietro, in fondo si vedevano un sacco di luci..ambulanze..polizia..forse molti erano giornalisti.. credo di aver camminato dentro la scuola, lungo la cancellata per avvicinarmi..forse i ricordi sono andati insieme con le immagini che si sono viste dopo nei telegiornali..
la memoria storica
questori, uffici politici, "mobile", calabresi, sacco, vanzetti, bresci, de lorenzo, stato di polizia, desaparecidos, pza fontana, pza della loggia, valpreda, pinelli - suicidato, peppino impastato, junio valerio borghese, feltrinelli, italicus, fausto, jaio, carlo..
aiutatemi a continuare...
aiutatemi a continuare...
domenica 17 giugno 2007
ogni ammassamento di capre puzza
Un’ora qualsiasi di notte tra la seconda guerra del golfo e la guerra usa-russia contro ceceni.
questo è un annuncio funebre
16 giugno 2007 grandi gangli storici: qualche sbirro ha parlato della diaz. quasi ho pianto, a sentire quell'angoscia nelle parole dei testimoni.
(purtroppo come tutte le cose che mi fanno male tendo a dimenticarmene, per questo, ne scriverò qui presto)
8 febbraio 2004: in cecenia è presente al quaeda.. davvero. Continuano a prenderci per il culo e non facciamo niente. Io farò causa all’industrie di cicche per avermi slogato la mandibola. Mi farò risarcire, come quelle del tabacco. Porci.. andranno a colonizzare la cecenia..l’unica speranza è che ci distruggiamo tutti presto.. per questa notizia ho pianto.
Se si incazzase la gente che guarda domenica in sarebbe la rivoluzione.. ma quelli. Lasciamo stare..
zona franca: estemporanea.Voglio andare a sentire janis cantare in paradiso.pensa che figata..voglio buona musica, un buon sentire..buone vibrazioni.voglio il caldo e il sole..
Che strippo.ho davanti ancora 10 anni di giovinezza. Come li affronto?quando divento grande?quando posso riposarmi?quandoce l’ho fatta..è zona sicura?come cazzo funziona il mondo?
Voglio diventare buddista.. sturm und drang solo per autoisolamento
questo è un annuncio funebre
16 giugno 2007 grandi gangli storici: qualche sbirro ha parlato della diaz. quasi ho pianto, a sentire quell'angoscia nelle parole dei testimoni.
(purtroppo come tutte le cose che mi fanno male tendo a dimenticarmene, per questo, ne scriverò qui presto)
8 febbraio 2004: in cecenia è presente al quaeda.. davvero. Continuano a prenderci per il culo e non facciamo niente. Io farò causa all’industrie di cicche per avermi slogato la mandibola. Mi farò risarcire, come quelle del tabacco. Porci.. andranno a colonizzare la cecenia..l’unica speranza è che ci distruggiamo tutti presto.. per questa notizia ho pianto.
Se si incazzase la gente che guarda domenica in sarebbe la rivoluzione.. ma quelli. Lasciamo stare..
zona franca: estemporanea.Voglio andare a sentire janis cantare in paradiso.pensa che figata..voglio buona musica, un buon sentire..buone vibrazioni.voglio il caldo e il sole..
Che strippo.ho davanti ancora 10 anni di giovinezza. Come li affronto?quando divento grande?quando posso riposarmi?quandoce l’ho fatta..è zona sicura?come cazzo funziona il mondo?
Voglio diventare buddista.. sturm und drang solo per autoisolamento
giovedì 15 marzo 2007
è volgare il mio annaspare
che scarsa autonomia
e io che pensavo di non riuscire a sentire più niente
non è male restare impantanate in una condizione di non-amore non-interresse-non
sentire niente, condizione di lucida castrazione, come rinnegarsi alla terra stessa, staccare le radici e affogare in un caos fetido e umido
metà uomo metà salamandra metà particella
meno della metà di due. il pi greco inevitabilmente..come infinito tormento
eppure ho odio, ho rancore, ho possesività
e anche un discreto mal di stomaco
se fosse domenica, domani si morirebbe
aspetto lunedi
e io che pensavo di non riuscire a sentire più niente
non è male restare impantanate in una condizione di non-amore non-interresse-non
sentire niente, condizione di lucida castrazione, come rinnegarsi alla terra stessa, staccare le radici e affogare in un caos fetido e umido
metà uomo metà salamandra metà particella
meno della metà di due. il pi greco inevitabilmente..come infinito tormento
eppure ho odio, ho rancore, ho possesività
e anche un discreto mal di stomaco
se fosse domenica, domani si morirebbe
aspetto lunedi
martedì 13 marzo 2007
un incontro casuale
lo schermo spento rimanda la mia immagine grigiastra e appannata. viso malato come gli occhi
specchio veritiero.. che contrasto con le figure patinate e i colori scintillanti di solo un momento fa! cerco la mia storia come se fosse un film e mi aspetto che le parole escano facili e comprensibili come un copione..
eppure non vedo happy end. sarà una nuova tendenza del cinema giovanile.
guarda che coincidenza.. mi sono incontrata tra mille personaggi imbellettati e mi sono ascoltata tra fiumi di parole vuote..un possibilità tra un milione.
basterebbe trovare l'interruttore per spegnermi. in attesa, cercherò di far scaricare le pile del telecomando o magari cercherò un film in bianco e nero.
specchio veritiero.. che contrasto con le figure patinate e i colori scintillanti di solo un momento fa! cerco la mia storia come se fosse un film e mi aspetto che le parole escano facili e comprensibili come un copione..
eppure non vedo happy end. sarà una nuova tendenza del cinema giovanile.
guarda che coincidenza.. mi sono incontrata tra mille personaggi imbellettati e mi sono ascoltata tra fiumi di parole vuote..un possibilità tra un milione.
basterebbe trovare l'interruttore per spegnermi. in attesa, cercherò di far scaricare le pile del telecomando o magari cercherò un film in bianco e nero.
lunedì 12 marzo 2007
Rimprovero al mio cervello.
“Ben Arrivati al consueto appuntamento settimanale con le vostre seghe mentali preferite.
Anche oggi come tutte le settimane abbiamo il nostro ospite della giornata. Per cui facciamo pure entrare il cervello di ali. (applausi)
buona sera a tutti, grazie.
benarrivato, si accomodi pure sul nostro divano mentre facciamo un piccolo stacco per la reclam."
ehi, non scherziamo, signori. state parlando del mio cervello.. non è un varietà.
Non sono io il pupazzo della giornata. L’attenzione morbosa della gente che aspetta solo che sbagli non è per me.. non sono il protagonista di un film,non addossatemi ruoli che non voglio. Io sono io, punto. E, cosa più grandiosa ancora, esisto. E in questa apoteosi di presa di coscienza vi stupirò col dirvi che mi prendo anche il mio tempo, tutto quello per sbagliare.
La programmazione serale mi annoia, spengo la tele, mi fumo un cannone e me ne vado a dormire.
“Ben Arrivati al consueto appuntamento settimanale con le vostre seghe mentali preferite.
Anche oggi come tutte le settimane abbiamo il nostro ospite della giornata. Per cui facciamo pure entrare il cervello di ali. (applausi)
buona sera a tutti, grazie.
benarrivato, si accomodi pure sul nostro divano mentre facciamo un piccolo stacco per la reclam."
ehi, non scherziamo, signori. state parlando del mio cervello.. non è un varietà.
Non sono io il pupazzo della giornata. L’attenzione morbosa della gente che aspetta solo che sbagli non è per me.. non sono il protagonista di un film,non addossatemi ruoli che non voglio. Io sono io, punto. E, cosa più grandiosa ancora, esisto. E in questa apoteosi di presa di coscienza vi stupirò col dirvi che mi prendo anche il mio tempo, tutto quello per sbagliare.
La programmazione serale mi annoia, spengo la tele, mi fumo un cannone e me ne vado a dormire.
tributo all'adolescenza
Il bello dello scrivere è che non ci sono stacchi pubblicitari.
Un’ora qualsiasi di notte
Un magnifico crollo notturno
“Amore,non trovi che l’alba sia maliziosa e sibillina nel suo avanzare. Non ti da l’idea di ineluttabile..è malvagia e stordisce.toglie ai viaggiatori l’intensità del cammino, li distoglie dalla vera strada. Li confonde e li travolge con banalità.vuole togliermi il respiro del corpo e si insinua nella testa per capire il segreto che nascondo a fatica. Vuole togliermi un riparo sicuro.. tra poco non riuscirò più a resistere alla nuova violenza. amore.”
Inverno, la stanza gelata, la finestra aperta per non far stagnare l’odore del tabacco. Ste non ci faceva più caso al freddo, ma decise lo stesso di chiudere la finestra: le piaceva la sensazione di poter escludere il mondo. Si prese l’ultimo goccio di birra dalla bottiglia, accese lo stereo, non a volume troppo alto, le orecchie erano stanche per l’incredibile quantità di chiacchiere sentite nella giornata, rumore ovunque intorno a lei. Solo la piccola bajour di tela mandava un po’ di luce e calore.
Non aveva voglia di mangiare ma si preparò qualcosa di bollente e speziato, per scaldare il corpo e il sangue. Si lasciò andare sul vecchio cuscino che faceva da divano, aveva un odore talmente familiare che si ricordò di essere a casa, nel suo territorio. Li era invincibile, non doveva temere nessuno. Se non sé stessa. Chiuse gli occhi e cercò di pensare.
Niente.
Si alzò pigramente, cercò il tabacco e si arrotolò una sigaretta. Cercò di nuovo di pensare.
Ancora niente.
(Solo qual fastidioso brusio della giornata nelle orecchie, un po’ metallico.. chiacchiericcio insignificante sgradevole. Spense la radio). Si accese la sigaretta, inspirò forte e poi lasciò uscire il fumo lentamente a segmenti sincopati. Restò immobile in modo che i piccoli turbini di fumo prendessero forma intorno a lei, per poter almeno giocare un po’ con l’ immaginazione. Per passare il tempo.
Dopo un po’ ci provò ancora, a pensare; pensò all’ultima volta che si era sentita davvero felice.. sghignazzò.. Che parolone aveva tirato fuori dalla testa! Si figurò una donna bellissima, familiare che si avvicinava a lei tenendo una grande parola “felicità” tra le braccia. Anche se emanava qualcosa di sfumatamente angosciante, per la verità. Ma decise di non badarci e ne diede la colpa alle echi di tutte le voci della giornata che ancora rimbombavano tra le orecchie. Decise che l’immagine le piaceva tutto sommato. Era simpatico (un po’ sarcastico abbinare donna e felicità). Si tirò su dal divano, cercò nel cassetto un po’ di erba e tabacco…; e in ogni caso la sua testa era troppo stanca e i nervi troppo logori per concedersi il lusso di pensare a qualcos’altro.. decise che quella donna andava bene sarebbe stata la sua compagna per quella notte, avrebbe giocato con lei e si sarebbero fatte compagnia. Soprattutto non avrebbero dovuto emettere un solo fiato, neanche una parola, era un gioco silenzioso in un mondo muto.
Ste si fumò il suo cannone con respiri lunghi e riverenziali. Sapeva bene che bisogna sempre essere riverenziali quando l’erba non manca. Richiuse gli occhi.
Non ci volle molto, la donna le riapparve davanti; il corpo aveva una posizione stanca,languida come se la stesse attendendo da un po’. Non avrebbe saputo proprio dire quanto. (La dimensione temporale spariva in queste occasioni,pensare a quando nella sua testa era decifrabile tanto quanto la parola m,dnf.) Ste sentiva nell’osservarla avanzare lo stesso piacere che si prova a torturare una gengiva infiammata o far sanguinare di nuovo una vecchia crosta. Poi tutto accelerò. Il cuore accelerò, sentì le dita della donna allungarsi, fino a sfiorarla, con ritmi sfrontati di chi conosce bene il suo corpo. I capelli scuri la avvolsero sempre più stretti, in principio era un’intimità rassicurante, ma presto non era più una sensazione piacevole, la strozzavano e soffocava, le bruciava la gola, a tratti sincopati .. si sentì annegare nel liquido nero. Ancora Ste la lasciò fare, lasciò che quella donna prendesse spazio dentro lei, non dipendeva più dalla sua mente e se ne sentì un po’ sorpresa, piacevolmente; lasciò che diventasse così forte da lacerare i suoi muscoli dall’interno..si lasciò possedere, brandelli di carne intorno a loro che si univano con scossoni e tremiti. Non importava, era la loro notte. Si sentì dilaniare gli organi.. si lasciò vincere dalla sua bellezza. Ste cercava con curiosità angosciata il suo sguardo ma solo il perimetro del corpo si poteva distinguere, non riusciva a riconoscerla nell’intreccio di corpi, come avvolta da un alone strano a fior di pelle, la sfuocava... l’aria intorno era mortifera e pestilenziale ma Ste non si spaventò anzi si lasciò cullare dalla sua bassa, tetra voce.... non poteva distinguere le parole.. All’improvviso raggelò, qualcosa non andava: il gioco del silenzio era rotto, era spaventoso e bestiale.. tremò. Cercò improvvisamente di riprendere il controllo della sua mente, di pensare a qualcos’altro ma non ne ebbe la capacità, si rese conto di non esistere più, era risucchiata dal suo ventre. Quando le fu abbastanza vicina le scrutò il viso e la riconobbe nel mentre in cui i suoi organi pareva non potessero più trattenere la forza.. tutto di fila nel suo viso, caroselli: inconsapevoli attori della sua farsa, mille volti di uomini e donne, possedute, amate, pianti, cento sorrisi,le decisioni giuste, quelle sbagliate, quelle mai fatte e quelle che non avrebbe dovuto fare, il cuore che batteva.. e non batteva più..gli schiaffi, i pugni di rabbia e d’odio; le voci.. ancora quel terribile fastidioso rumore di gente che cerca di comunicare.. bestie, energia sprecata.. molesto.. rumore.. fracasso.. cattiveria.. parole marcio ancora violenza.. e vendetta e paura..occhi iniettati, carogne in tutta la stanza, corpi fetidi
Corse in bagno, Ste, e vomitò fino all’ultimo goccio di bile.. si guardò di sfuggita allo specchio e si sedette sul cesso per prendere fiato. Sospirò con un po’ di stanchezza, e si disse che in fondo andava bene così.. semplicemente doveva essere così.. si sciacquò e ci fumò su.
Nella stanza neanche un segno della violenza appena consumata, era tutto nella testa di Ste. Questa consapevolezza la tranquillizzò.
Accese di nuovo la radio, bassa bassa, e poteva riaprire la finestra, il peggio era passato, aveva fatto un passo avanti, era qualcosa, e il fumo stagnava dolciastro. Alla fine non era stata una cattiva notte.
Ma adesso incominciava il tormento della giornata. Che orrore l’alba, che cosa triste.
Un’ora qualsiasi di notte
Un magnifico crollo notturno
“Amore,non trovi che l’alba sia maliziosa e sibillina nel suo avanzare. Non ti da l’idea di ineluttabile..è malvagia e stordisce.toglie ai viaggiatori l’intensità del cammino, li distoglie dalla vera strada. Li confonde e li travolge con banalità.vuole togliermi il respiro del corpo e si insinua nella testa per capire il segreto che nascondo a fatica. Vuole togliermi un riparo sicuro.. tra poco non riuscirò più a resistere alla nuova violenza. amore.”
Inverno, la stanza gelata, la finestra aperta per non far stagnare l’odore del tabacco. Ste non ci faceva più caso al freddo, ma decise lo stesso di chiudere la finestra: le piaceva la sensazione di poter escludere il mondo. Si prese l’ultimo goccio di birra dalla bottiglia, accese lo stereo, non a volume troppo alto, le orecchie erano stanche per l’incredibile quantità di chiacchiere sentite nella giornata, rumore ovunque intorno a lei. Solo la piccola bajour di tela mandava un po’ di luce e calore.
Non aveva voglia di mangiare ma si preparò qualcosa di bollente e speziato, per scaldare il corpo e il sangue. Si lasciò andare sul vecchio cuscino che faceva da divano, aveva un odore talmente familiare che si ricordò di essere a casa, nel suo territorio. Li era invincibile, non doveva temere nessuno. Se non sé stessa. Chiuse gli occhi e cercò di pensare.
Niente.
Si alzò pigramente, cercò il tabacco e si arrotolò una sigaretta. Cercò di nuovo di pensare.
Ancora niente.
(Solo qual fastidioso brusio della giornata nelle orecchie, un po’ metallico.. chiacchiericcio insignificante sgradevole. Spense la radio). Si accese la sigaretta, inspirò forte e poi lasciò uscire il fumo lentamente a segmenti sincopati. Restò immobile in modo che i piccoli turbini di fumo prendessero forma intorno a lei, per poter almeno giocare un po’ con l’ immaginazione. Per passare il tempo.
Dopo un po’ ci provò ancora, a pensare; pensò all’ultima volta che si era sentita davvero felice.. sghignazzò.. Che parolone aveva tirato fuori dalla testa! Si figurò una donna bellissima, familiare che si avvicinava a lei tenendo una grande parola “felicità” tra le braccia. Anche se emanava qualcosa di sfumatamente angosciante, per la verità. Ma decise di non badarci e ne diede la colpa alle echi di tutte le voci della giornata che ancora rimbombavano tra le orecchie. Decise che l’immagine le piaceva tutto sommato. Era simpatico (un po’ sarcastico abbinare donna e felicità). Si tirò su dal divano, cercò nel cassetto un po’ di erba e tabacco…; e in ogni caso la sua testa era troppo stanca e i nervi troppo logori per concedersi il lusso di pensare a qualcos’altro.. decise che quella donna andava bene sarebbe stata la sua compagna per quella notte, avrebbe giocato con lei e si sarebbero fatte compagnia. Soprattutto non avrebbero dovuto emettere un solo fiato, neanche una parola, era un gioco silenzioso in un mondo muto.
Ste si fumò il suo cannone con respiri lunghi e riverenziali. Sapeva bene che bisogna sempre essere riverenziali quando l’erba non manca. Richiuse gli occhi.
Non ci volle molto, la donna le riapparve davanti; il corpo aveva una posizione stanca,languida come se la stesse attendendo da un po’. Non avrebbe saputo proprio dire quanto. (La dimensione temporale spariva in queste occasioni,pensare a quando nella sua testa era decifrabile tanto quanto la parola m,dnf.) Ste sentiva nell’osservarla avanzare lo stesso piacere che si prova a torturare una gengiva infiammata o far sanguinare di nuovo una vecchia crosta. Poi tutto accelerò. Il cuore accelerò, sentì le dita della donna allungarsi, fino a sfiorarla, con ritmi sfrontati di chi conosce bene il suo corpo. I capelli scuri la avvolsero sempre più stretti, in principio era un’intimità rassicurante, ma presto non era più una sensazione piacevole, la strozzavano e soffocava, le bruciava la gola, a tratti sincopati .. si sentì annegare nel liquido nero. Ancora Ste la lasciò fare, lasciò che quella donna prendesse spazio dentro lei, non dipendeva più dalla sua mente e se ne sentì un po’ sorpresa, piacevolmente; lasciò che diventasse così forte da lacerare i suoi muscoli dall’interno..si lasciò possedere, brandelli di carne intorno a loro che si univano con scossoni e tremiti. Non importava, era la loro notte. Si sentì dilaniare gli organi.. si lasciò vincere dalla sua bellezza. Ste cercava con curiosità angosciata il suo sguardo ma solo il perimetro del corpo si poteva distinguere, non riusciva a riconoscerla nell’intreccio di corpi, come avvolta da un alone strano a fior di pelle, la sfuocava... l’aria intorno era mortifera e pestilenziale ma Ste non si spaventò anzi si lasciò cullare dalla sua bassa, tetra voce.... non poteva distinguere le parole.. All’improvviso raggelò, qualcosa non andava: il gioco del silenzio era rotto, era spaventoso e bestiale.. tremò. Cercò improvvisamente di riprendere il controllo della sua mente, di pensare a qualcos’altro ma non ne ebbe la capacità, si rese conto di non esistere più, era risucchiata dal suo ventre. Quando le fu abbastanza vicina le scrutò il viso e la riconobbe nel mentre in cui i suoi organi pareva non potessero più trattenere la forza.. tutto di fila nel suo viso, caroselli: inconsapevoli attori della sua farsa, mille volti di uomini e donne, possedute, amate, pianti, cento sorrisi,le decisioni giuste, quelle sbagliate, quelle mai fatte e quelle che non avrebbe dovuto fare, il cuore che batteva.. e non batteva più..gli schiaffi, i pugni di rabbia e d’odio; le voci.. ancora quel terribile fastidioso rumore di gente che cerca di comunicare.. bestie, energia sprecata.. molesto.. rumore.. fracasso.. cattiveria.. parole marcio ancora violenza.. e vendetta e paura..occhi iniettati, carogne in tutta la stanza, corpi fetidi
Corse in bagno, Ste, e vomitò fino all’ultimo goccio di bile.. si guardò di sfuggita allo specchio e si sedette sul cesso per prendere fiato. Sospirò con un po’ di stanchezza, e si disse che in fondo andava bene così.. semplicemente doveva essere così.. si sciacquò e ci fumò su.
Nella stanza neanche un segno della violenza appena consumata, era tutto nella testa di Ste. Questa consapevolezza la tranquillizzò.
Accese di nuovo la radio, bassa bassa, e poteva riaprire la finestra, il peggio era passato, aveva fatto un passo avanti, era qualcosa, e il fumo stagnava dolciastro. Alla fine non era stata una cattiva notte.
Ma adesso incominciava il tormento della giornata. Che orrore l’alba, che cosa triste.
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